Ancora un plauso all’equipe del reparto di Gravidanza a Rischio dell’AOU Ruggi di Salerno, diretto dal dottore Mario Polichetti.
Il “miracolo”, è avvenuto nel giorno di San Matteo, l’equipe del Dott. Polichetti ha salvato la vita a una donna marocchina e alla sua bambina. Un intervento eccezionale, che si esegue in pochi centri al mondo, tangibili competenze mediche, per una pratica operativa non priva di complicazioni.
POLITICAdeMENTE
SALERNO – Ancora un plauso all’equipe del reparto di Gravidanza a Rischio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, diretto dal dottore Mario Polichetti, responsabile provinciale dell’area materno-infantile della Uil Fpl e composta da Maria Antonietta Castaldi, ginecologa, Patrizia Santoro, ostetrica del reparto “Gravidanza a rischio”, Angela Caccavale, anestesista e rianimatrice, Florindo Laurino e Michele Iannelli, radiologi interventisti, Carmine Pecoraro, tecnico radiologo, Davide Giardini, tecnico di radiologia, Domenico Sorrentino, infermiere di sala operatoria, Antonella Genettasio, infermiere di sala operatoria, Renato Saponiero, capo dipartimento di Scienze radiologiche e dai neonatologi guidati dal dottor Nicola Todisco e coordinati dalla primaria, dottoressa Graziella Corbo, ha effettuato un altro intervento straordinario.
Nel giorno di San Matteo, ha salvato la vita a una donna marocchina e la sua bambina. Un intervento eccezionale, che si esegue in pochi centri al mondo, tangibili competenze mediche, per una pratica operativa non priva di complicazioni. Il taglio cesareo al quale è stata sottoposta la suddetta donna, era prevedibilmente arduo, a causa della natura sospetta della placenta, (displasia mesenchimale), con possibilità di acretismo, della prematurita’ della gravidanza (32esima settimana), del severo ritardo di crescita fetale(800g), e della completa assenza di liquido amniotico, una serie di problematiche cioè, legate a diverse patologie ostetriche.
L’equipe multidisciplinare guidata dal dottore Polichetti, nello specifico, ha inizialmente posizionato dei cateteri arteriosi nelle ipogastriche, successivamente si è proceduto al taglio cesareo, esteriorizzando l’intero utero(procedura molto rara), ed estraendo in seguito la neonata. I medici, hanno potuto verificare, con incredulità, che il campo operativo era completamente esangue, con perdite di sangue attivo, eccezionalmente contenute, al netto di quelle connesse ai normali parti cesarei, gestite di solito con consuete tecniche chirurgiche. Terminata la sutura uterina, si è potuto constatare la totale integrità dell’utero, e il completo dominio di sanguinamento. La neonata, nella criticità estrema del caso, sta bene, é stata infatti stabilizzata dall’equipe di neonatologia che continuerà a seguirla in terapia Intensiva. L’intervento in questione è di solito ad elevata incidenza di mortalità, in quanto, dopo la rimozione della placenta, si scatenano emorragie tali, che se non domate, possono causare la morte delle partorienti.
Soddisfazione e gioia da parte del dottore Mario Polichetti che nel lodare medici, ostetriche ed infermieri protagonisti del difficile parto cesareo, ringrazia anche la Direzione Generale del Ruggi Vincenzo D’Amato per la collaborazione, la disponibilità e il sostegno dimostrati durante le tante situazioni di emergenza.
Salerno, 23 settembre 2022