Quattro mesi per effettuare una visita nelle strutture pubbliche in Campania. È quanto è capitato ad una paziente disabile di 14 anni.
Lupi (PRC): ” In Campania la Sanità è allo sbando: liste d’attesa interminabili, LEA non rispettati, interventi sospesi, carenza di personale, disfunzioni nella sanità territoriale e carico di cura sempre più pesante per le famiglie, ricorso alla Sanità privata. Curatsi è un diritto”.
POLITICAdeMENTE
CAVA DEI TIRRENI – «Una paziente disabile (art.3 comma 4) di anni 14 con problematiche polmonari effettua una visita presso il Bambino Gesù, suggeriscono di fare approfondimenti medici e l’ortopedico prescrive per non aggravare la situazione ginnastica posturale: prima visita disponibile gennaio 2023. Per trattare la ragazzina bisogna rivolgersi al privato con trattamento a seduta di euro 40. – si legge in una nota stampa a firma di Francesco Lupi, Portavoce del Circolo di Rifondazione Comunista Francesco Gagliardi di Cava de’ Tirreni – In Campania siamo di fronte ad una Sanità allo sbando: liste d’attesa interminabili, livelli essenziali di assistenza non rispettati, interventi sospesi, carenza di personale, disfunzioni nella sanità territoriale e un carico di cura sempre più pesante per le famiglie.
Non è più possibile osservare inermi al disfacimento del sistema sanitario campano ed è inutile che il Governatore continua a fare proclami asserendo che in Campania la sanità funziona. – prosegue la nota di Rifondazione Comunista che punta il dito su Vincenzo De Luca – La legge parla chiaro e prevede tempi massimi da rispettare per le liste d’attesa di numerose prescrizioni mediche ma, nonostante le regole, la teoria si scontra spesso con una realtà fatta di tempi molto lunghi.
Il ricorso alla sanità privata deve essere complementare, non sostitutivo della sanità pubblica, e per questo vi deve essere un impegno della Regione a costruire i percorsi di salute efficienti ed equi per evitare che ci siano malati di serie A e malati di serie B. – aggiunge Francesco Lupi – La responsabilità consapevole di questa situazione è di Vincenzo De Luca e della sua amministrazione, che continuano a cedere presìdi alla Sanità privata e a macinare rotocalchi di propaganda raccontando come tutto funzioni alla perfezione.
L’assenza di una sanita territoriale rappresenta il fallimento di De Luca. – si aggiunge ancora nella nota di Rifondazione Comunista che pone alcune domande – Quando si riordinerà la medicina territoriale? Quando si creeranno i Presidi Territoriali di Assistenza? Quando si avrà un collegamento stretto tra offerta sanitaria e offerta di servizi socio-assistenziali attraverso gli Ambiti Sociali? – e conclude – Le lunghe liste di attesa rendono il diritto alle cure un privilegio: chi ha i soldi prenota subito tutti gli altri attendono o rinunciano. Curarsi è un diritto».
Cava de’ Tirreni, 22 settembre 2022
Le strutture territoriali, i medici di base la burocrazia, medicinali salvavita stanno diventando un miraggio, famiglie in ginocchio, i servizi di riabilitazioni domiciliari per chi è impedito si sono ridotti a numeri ed interventi solo sulla carta.
Io credo che è tempo che i responsabili non solo politici, ma i dirigenti sanitari i capo struttura, i capi dipartimenti, primari operatori sanitari che sbagliano incomincino a pagare e non nascondersi sempre additando la politica e la scarsità di personale di mala sanità si muore!