Intorno alle disabilità sprechi, ritardi e inefficienze, come una struttura RSA pubblica di 60 posti letto a Eboli, mai operativa e destinata ad altri usi.
De Vita (FOAI): “Il commissariamento consente al Governatore Bassolino di prendere visione dei fatti in maniera diretta”.
SALERNO – A parlare è Cosimo De Vita, Presidente del Nuovo Elaion e Coordinatore Regionale del FOAI (Federazione degli Organismi di Assistenza delle Persone Disabili. De Vita, sta conducendo una vera e propria battaglia contro la Regione Campania, contestando con tutte le sue forze la famosa delibera 1267/2009, che prevede la compartecipazione delle famiglie, ai costi per la erogazione delle prestazioni integrate, di natura socio-sanitarie delle persone con handicap permanente grave, dei soggetti ultrasessatacinquenni e di quelli affetti da demenza.
Un provvedimento che non tiene conto del contesto in cui spesso si vengono a trovare quelle persone che hanno bisogno di questo tipo di assistenza. Contesto spesso socialmente degradato o semmai di abbandono sociale e di rifiuto da parte delle famiglie che comunque non riescono, nella stragrande maggioranza dei casi, nemmeno al loro personale sostentamento.
Cosimo De Vita si rifiuta nella maniera più categorica di pensare che una persona con disabilità possa caricarsi sul proprio bilancio, spesso magro, una spesa del genere e fa notare – “con questo sistema può aspirare all’assistenza solo chi è ricco, chi ha danaro a sufficienza per garantirsi cure dignitose, ma poiché è sempre il contrario, bisogna creare le condizioni che tutti possono ricevere cure adeguate, professionali ed amorevoli” -.
Le disabilità sono l’occasione con la quale uno Stato si misura e misura la sua civiltà. Mettendo in essere la capacità di offrire un servizio, che sia anche una “missione”, senza per questo non essere una importante opportunità per produrre anche lavoro e profitto, per quanti si dedicano a questa “missione”, perché di missione si tratta.
In effetti Cosimo De Vita con la sua tenacia applica un principio che è stato della scuola di John Kenneth Galbraith, un economista statunitense, che sosteneva – “è dovere di una Società opulenta e organizzata, che i più forti (il mondo economico, finanziario, lo Stato) si facciano carico di quelle persone più sfortunate (pensando alle disabilità) che devono essere assistiti dalla nascita e per tutto il corso della loro vita, traendone per questo anche un adeguato profitto” -. Un concetto dell’assistenza che viene da un mondo che fa del profitto la sua massima ragione, che calzandolo al nostro caso basta solo “condirlo” dell’amore per renderlo più nobile e vincente come principio.
De Vita cerca di applicare il massimo, come per il Nuovo Elaion di Eboli di cui è Presidente, una creatura “con i Baffi”, nel senso che rappresenta nel suo genere un vero e proprio punto di riferimento, un fiore all’occhiello della Sanità privata. Una struttura di eccellenza e di questi tempi che se ne sentono di tutti i colori, non può che far piacere.
Il Nuovo Elaion opera in una Città, che per certi versi è capofila per il mondo delle disabilità. Infatti sul territorio operano diverse strutture: due strutture Sanitarie riabilitative (ex art. 26), Nuovo Elaion e Ises; una struttura di eccellenza sanitaria, Campolongo Hospital; impegnando complessivamente un tetto di spesa convenzionata pari a 55 milioni di euro all’anno (40 per Campolongo, 10 per l’Elaion e circa 5 per l’Ises). A queste va aggiunto una struttura di RSA (Ricovero Sanitario Assistito) pubblica di 60 posti letto ma che non è operativa.
Quella struttura viene adibita ad un altro uso, quando invece avrebbe potuto coprire ulteriormente il fabbisogno previsto dalla Legge 8/2003, dando assistenza a diversi portatori di handicap. Per questo De Vita sostiene – “Bisogna operare una riconversione delle strutture Sanitarie (ex art. 26), per una più concreta e appropriata prestazione rivolta al mondo della disabilità in generale e degli anziani” – e ancora a mettere in luce cifre e dati – “La Regione Campania a fronte del fabbisogno, che al momento è di circa 320.000 persone da assistere, offre una risposta che è vicina solo a 1250 posti letto, praticamente solo l’1,5% a fronte della media nazionale che è pari all’11%, pur impegnando notevoli risorse. Questo vuol dire che la spesa e il danaro vengono utilizzati inappropriatamente” -.
Ecco perché secondo il Presidente dell’Elaion di Eboli il Commissariamento della Sanità in Campania rappresenta un fatto positivo, che consente al Governatore Antonio Bassolino, di prendere visione diretta dei fatti e consente di approfondire le relative problematiche del mondo delle disabilità. Per questo secondo De Vita – “Urge un censimento reale dei fabbisogni per poi arrivare all’accreditamento definitivo entro il 31/12, e così evitare quel taglio del 20% dei posti letto, che il Governo ha predisposto” – altri nodi che si potrebbero sciogliere – “Con una buona gestione dei servizi (censimento delle strutture), si eviterebbero sprechi per le assistenze extraregionali, (i così detti viaggi della speranza) che rappresentano la spesa più grande fino ad ora registrata. Così come andrebbero valorizzate le professionalità esistenti nella sanità, spesso utilizzati inappropriatamente e in lavori ripetitivi” -.
Lo sforzo che cerca di compiere il Presidente Cosimo De Vita, sia come responsabile di una struttura che funziona, sia come rappresentante della FOAI Campania sezione Onlus, è quello: di rivedere il Piano Sanitario regionale; di riconvertire i posti letto; di dare ai cittadini servizi qualificati e appropriati; di qualificare la spesa; di evitare “viaggi delle speranze” per le famiglie; di evitare il ripetersi di strutture similari sul territorio a discapito di altre specialistiche.