Tagli alla Sanità per finanziare lo Sport. L’On. Piero De Luca (PD) alla Lega: “La sanità pubblica va rafforzata, non tagliata. Scriteriata la Proposta della Lega”.
La campagna elettorale è partita, è partito anche il “piazzismo” elettorale della “nuova” Destra. Ormai siamo a chi offre di più e a chi la spara più grossa. Intanto ancora si deve votare e già si vorrebbero spartire l’Italia, Berlusconi poi ha già mandando un messaggio al Presidente Mattarella.
POLITICAdeMENTE
ROMA – “La sanità pubblica è un bene prezioso e per questo dobbiamo tutelarla e migliorarla. Purtroppo la destra ha un’idea diversa, visto che la Lega ci fa sapere che “si può finanziare lo sport facendo tagli alla sanità”. – ha dichiarato l’on. Piero De Luca vice capogruppo dei Deputati PD alla Camera dei Deputati che ha aggiunto – Lo sport è un settore vitale per la nostra società che merita il massimo delle attenzioni e del sostegno.
Ma pensare di farlo tagliando fondi alla sanità è semplicemente folle e scriteriato. – aggiunge l’On. Piero De Luca – È propaganda di basso livello, che danneggia peraltro il settore sportivo stesso, contrapposto in modo incomprensibile alla tutela della salute dei nostri cittadini.
La nostra sanità non ha bisogno di tagli: ha bisogno di fondi e di maggiori investimenti pubblici, di potenziamenti, come quelli previsti dal Pnrr che la destra vuole cestinare. – conclude il vice capogruppo PD alla Camera dei Deputati Piero De Luca – Sostenere e rafforzare la sanità pubblica è una nostra priorità come Partito Democratico. Tagliarla è il programma della destra”.
Purtroppo la campagna elettorale è partita, e con essa è partito anche il “piazzismo” dei vari leader della “nuova” Destra futura di Governo.
Ormai siamo a chi offre di più e a chi la spara più grossa.
Oggettivamente se Silvio Berluscoli è il Re dei Piazzisti, Matteo Salvini nonostante il grado di “Capitano”, lo segue a Ruota, la Giorgia Meloni, sebbene più fantasiosa e in questa fase più prudente, ma sempre “spiritata”, e rispetto al programma del centrodestra per nulla definito e convergente, accenna i titoli, aspetteremo, purtroppo, i veri titoli: Quelli di coda; Allorquando, se dovesse vincere le elezioni leggeremo, per capire come l’Italia dichiarerà il fallimento ancor prima di presentare il Bilancio dello Stato, sempre che i primi due non l’accappotteranno, ma non prima di essere divenuti l’ultima legione “dell’impero” sovietico.
Tornando alle preoccupazioni dell’On. De Luca rispetto all’allarmate dichiarazioni di Luigi Mastrangelo ex pallavolista e responsabile dello Sport della Lega oltre che candidato alla Camera dei Deputati, queste oltre ad essere immediatamente bocciate, va ricordato a Mastrangelo e alla Lega che la Sanità, lo Sport, come la Scuola e i servizi non possono essere messe in concorrenza tra loro e che la politica non può seguire fantasie. Ma evidentemente egli è abituato al suo leader Salvini che in questa fase fa a gara con Berlusconi e che magari da “piazzista” quando si è trova in un contesto sportivo propone subito miliardi di investimenti, e magari poi quando andrà in visita in qualche Ospedale dirà l’esatto contrario e cioè che è inutile finanziare lo Sport, tanto l’Italia ha vinto tante di quelle medaglie, mentre è più utile finanziare la Sanità. Quale Sanità? Gli chiederemo: Quella privata? Intanto bisogna poi vedere come la Lega si comporta in Lombardia, laddove la Sanità è per circa il 50% nelle mani dei privati a scapito di quella pubblica, che al contrario si sobbarca, affaticando, tutte le problematiche della Sanità di base e la salute dei cittadini.
La verità, e va ricordata al Capitano buontempone, non tanto a Mastrangelo che già ha fatto capire le sue intenzioni e le sue capacità, che da oltre un ventennio, le politiche sanitarie della Regione Lombardia, sono state ad appannaggio del centrodestra a trazione Lega, e per carità di patria non ne vogliamo ricordare i trascorsi, a partire da Roberto Formigoni a Roberto Maroni, per finire ad Attilio Fontana, e ci piace invece ricordare il disatro causato da quelle scelte durante il corso della pandemia da Covid 19. Disastro conseguenza della mancata rispondenza di quelle strutture sanitarie private alla medicina di base e di urgenza che hanno scelto “l’elezione” (non eccellenza, cioè quella che fa fare i soldi) e non la medicina generalista.
Ci sarebbero stati tutti quei morti se la Sanità fosse stata solo pubblica o se anche le strutture sanitarie private anziché scegliere di intervenire solo in elezione avessero avuto le stesse caratteristiche di quelle pubbliche?
Certo cosa dirà ai proprietari di quelle Società Multinazionali della Salute, facenti capo all’Olanda se propone di tagliare i fondi alla Sanità? Sicuramente si giustificherá dicendo che si riferiva alla Sanità pubblica. Aspetteremo che vada ad un raduno di persone anziane così prometterá più fondi e l’aumento delle pensioni. Speriamo che più che andare dai 108 allevatori “Padani doc”, multati dall’Europa per la vicenda delle quote latte, che per accontentarli all’epoca scipparono i fondi FAS del Sud, e a spese degli italiani e dell’’Italia, che in quella circostanza si accollò 1,36 miliardi di euro, Salvini vada in qualche fabbrica per promettere di aumentare gli stipendi e i salari.
Insomma la campagna elettorale tutta “orale” dei leaders del “nuovo” centrodestra è il tutto e il suo contrario, elastica ed estensibile con “doppio scappellamento a destra“. Intanto ancora si deve votare e già si vorrebbero spartire l’Italia, e quando si mettono, lo fanno veramente bene. Vale per tutti? Noo basta ricordare la Sanità privata Lombardo-Veneta e la vicenda degli allevatori multati, per il resto ci ha già provato apertamente Berlusconi, mandando un messaggio al Presidente Mattarella. Che DIO ci aiuti.
Roma, 28 agosto 2022