Un blog per giocare pulito, Ma “io gioco pulito” è anche il libro di Antonio Padellaro edito da Baldini Castoldi Dalai editore.
Giocare pulito significa rispettare gli impegni presi, non scaricare su altri la colpa dei propri errori. Non giochi pulito se il giorno dopo ti dimentichi dei tuoi elettori, se ti metti d’accordo sottobanco con i tuoi avversari del giorno prima. Io gioco pulito nasce un anno fa dalla sconfitta storica del centrosinistra e vuole dare una risposta a quei milioni di persone che hanno assistito al trionfo di ciò che avevano sempre combattuto e sono rimaste sole.
di Antonio Padellaro
“Voi predicate la legalità e il rispetto delle regole, ma in quest’Italia serve a qualcosa giocare pulito..?”
Chi mi scriveva – ero allora direttore dell’Unità – si definiva un non più giovane ricercatore alla ricerca di un lavoro. Dopo anni di concorsi universitari vinti e di pubblicazioni apprezzate, così raccontava, al momento giusto si era visto passare avanti chi come merito prevalente aveva avuto l’appoggio di qualche grosso barone o di qualche ingombrante politico. E tutto questo, spiegava, non in qualche sperduto ateneo meridionale ma in una prestigiosa università di una grande città del nord.
Di storie come queste ne abbiamo lette ( e viste) tante. Resta la domanda iniziale: in quest’Italia serve a qualcosa ‘giocare pulito’?
Una questione che non riguarda solo la politica, anche se alla politica che non gioca pulito è dedicato il libro di cui sopra. Giocare pulito è qualcosa di più grande e profondo. E’ l’insegnamento che abbiamo ricevuto da ragazzi in case e in scuole in cui si praticava il rispetto per il prossimo. Sono gli ideali di giustizia a cui abbiamo ispirato la nostra giovinezza. E’ l’essenza stessa del Vangelo, valida anche per chi non ha la fede Sono quelle poche ma fondamentali regole di vita a cui cerchiamo di uniformarci come ogni bravo cittadino dovrebbe fare. Le tasse si pagano. Le leggi si rispettano. Il merito va premiato…
Mi rendo conto mentre scrivo di quanto possano apparire patetiche queste frasi. Sento già il sarcasmo di chi irride alle anime belle, di chi ci invita a non fare retorica e a tornare con i piedi sulla terra. Ma è proprio contro questa idea che soltanto a furia di colpi bassi, scorciatoie, furbate e scorrettezze varie che si va avanti nella vita che dovremmo finalmente ribellarci. Perché giocare pulito non solo è giusto ma conveniente come ho cercato di raccontare nel mio libro. Perché è proprio nella fasi di crisi come quella che stiamo vivendo che si deve fare appello alle energie pulite e rinnovabili.
Cominciamo a parlarne su questo spazio, su questo blog. Mettiamo a disposizione di tutti le nostre esperienze di vita, le nostre idee, le nostre delusioni e anche le storie positive che possono restituirci la speranza e la fiducia di cui abbiamo bisogno. Diamo notizie. Scambiamoci informazioni. Giocare pulito significa anche riflettere su chi non lo fa e perché.
dal blog www.iogiocopulito.it
Intanto buona fortuna al “Fatto”. Egregio Padellaro, i soldati di Napoleone morivano contenti se, mentre affogavano nelle gelide acque dei fiumi russi,il loro generale, dall’alto del suo cavallo ,li vedeva scomparire per sempre tra i flutti, col volto rigato di lacrime. Ebbene, se con il suo nuovo giornale anche un solo cittadino italiano in più avrà aperto gli occhi, per capire che non è giusto avere un generale ;che non è giusto morire per lui nè per le sue cause; che la vita è un diritto e non il favore di chicchessia ;che quel generale e il soldato sono uguali , anzi, che quel generale i suoi collaboratori sono stati scelti da lui per provvedere a lui , allora il suo giornale avrà ragione d’essere nato. Secondo il mio modesto parere. Di nuovo in bocca al lupo!
La ringrazio per Blog intiresny
imparato molto
IL Fatto Quotidiano e’ UN GIORNALE DI “RETROPENSIERO” positivo, che stimola i lettori a non chiudersi dentro paratoie stagne, a sfidarsi e ad sfidare la pseudo-informazione imperante. Racconta cose scomode come il “vero” giornalismo dovrebbe fare: l’INDAGINE SUI FATTI, e non come capita commenti preconfezionati x “quello o l’altro”.Trovo stupenda la similitudine di Claudia-Ts, tra Napoleone ed il “Generale” odierno, abbinata al bisogno di indipendenza e coscienza individuale! « Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni » (The Tempest) (atto IV)
– W.Shakespeare