Sinistra e Libertà: per risolvere il problema degli immigrati è necessario un tavolo politico che affronti contestualmente l’emergenza, la legalità, la sistemazione, la formazione e l’integrazione.
L’Europarlamentare Vincenzo Aita, il Consigliere Regionale Gerardo Rosania e Carmine Caprarella, hanno convocato una Conferenza Stampa sulla nota vicenda di San Nicola Varco, che nei giorni scorsi ha fatto registrare un vero e proprio scontro istituzionale Comune-Regione, ma anche per precisare la posizione assunta da Sinistra e Libertà e per formulare alcune proposte che vanno nella direzione di abbassare i toni e trovare una soluzione condivisa per risolvere definitivamente la questione.
Nei giorni scorsi l’assessore Regionale ai Servizi Sociali De Felice, armata di pale meccaniche, ha fatto irruzione nell’ormai campo degli immigrati di S. Nicola Varco di Eboli, per bonificare l’area e per installare prefabbricati e roulottes della Protezione civile per risolvere l’emergenza sanitaria in quell’area che ospita più di 700 extracomunitari.
L’On. Aita e il Consigliere Regionale Rosania hanno svolto un’attenta disamina sulle vicende legate a S Nicola Varco e agli immigrati che vivono in quella struttura, evidenziando che la il problema va affrontato nella sua complessità, abbassando i toni politici e collaborando con i vari livelli istituzionali, politici e umanitari: Regione, Comune partiti politici associazioni e sindacati che su S. Nicola Varco hanno dedicato il loro interesse, ricordandosi anche che l’80% della forza lavoro nella nostra piana è formata da extracomunitari.
La prima questione da risolvere secondo Aita, Rosania e Caprarella è quella sanitaria e umanitaria, con la bonifica dell’area e pensando ad una sistemazione sul territorio, senza per questo spendere soldi acquistando altri suoli, come proponeva l’Amministrazione. si potrebbero utilizzare tutte le strutture dismesse o in via di dismissione, di proprietà della Regione Campania (l’Ersac di Cioffi o Gromola o altre strutture presenti sul territorio), alcune delle quali sono state occupate abusivamente da persone del luogo, in modo tale, che non diventi impossibile e disastrosa una eventuale sistemazione, facendo anche attenzione alle varie etnie.
Risolta l’emergenza bisogna affrontare la legalità. il vero problema della legalità è rappresentato dal fenomeno del caporalato, per niente debbellato e che è il vero ostacolo alla legittimità del fenomeno dell’immigrazione clandestina. Contestualmente invece, bisogna convocare un tavolo politico al quale dovranno partecipare gli Assessori all’Agricoltura Cozzolino, alla Protezione Civile Ganapini, alle Politiche Sociali De Felice, al Lavoro Gabriele, l’Amministrazione Comunale di Eboli e dei Comuni interessati al fenomeno, insieme alle organizzazioni umanitarie, che si sono già dichiarate disponibili.
Mentre per quanto riguarda la proposta provocatoria di dislocare i prefabbricati nell’Azienda sperimentale Improsta, Vincenzo Aita si è dichiarato disponibile ad utilizzare l’azienda stessa, ma per i compiti e le finalità che ad essa sono proprie. Pertanto avviato quel tavolo, l’Azienda Improsta potrebbe collaborare nella formazione degli extracomunitari, anche perchè, nella maggior parte dei casi, gli immigrati appena hanno acquisito le minime competenze si dirigono verso altre destinazioni.
Questa è una proposta intelligente e abbastanza moderata. Sicuramente non è praticabile la soluzione indicata da Melchionda di comprare altre terre.
Per evitare i ghetti si devono realizzare più strutture sul territorio e controllare che non siano sfruttati.
credo che la colpa di tutto questo è sicuramente da attribbuire anche a rosania aita ecc ecc 9 anni di govero e ke ha fatto rosania??? niente!!! aita finoa ieri dove sei stato? tutti all’indomani delle elezioni….ma come siete bravi!!!!