Un altro Consiglio monotematico sull’Ospedale di Battipaglia. Interrogato il “morto” il morto non risponde. Quale è il destino del DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide?
La partita della Sanità prossima ventura che prevede in provincia di Salerno una rete di strutture: Case di comunità (33 in provincia); Ospedali di Comunità (8 in provincia); Centri Operativi Territoriali (13 in provincia); In che misura coinvolge gli Ospedali di Battipaglia, Eboli, Roccadaspide? Le reazioni della Cisl-Fp e Battipaglia Radici e Valori.
POLITICAdeMENTE
BATTIPAGLIA – Ieri si è consumato un ulteriore consiglio Comunale monotematico con all’Ordine del Giorno le Criticità dell’Ospedale di Battipaglia del DEA che coinvolge i PO di Eboli-Battipaglia-Roccadaspide e più in generale i problemi della Sanità in generale del territorio. Ma se Battipaglia piange Eboli e Roccadaspide non ridono e non sono bastate 4 ore di discussioni e una sospensione per risolvere le divergenze che si contrappongono tra minoranza e maggioranza, e per risolvere una questione senza che vi sia presente il principale interlocutore il Direttore Generale dell’ASL Salerno per tramite della Regione Campania.
“Una situazione che si trascina da anni” ha ricordato la Sindaca Cecilia Francese quando l’Ospedale aveva circa 400 posti letto a fronte dei circa 110 di oggi, preoccupata di quello che potrebbe accadere con la chiusura del Reparto di Cardiologia e la conseguente perdita dei relativi posti letto, mettendo in pericolo l’intera struttura Ospedaliera se va al di sotto del numero stabilito perché possa continuare ad essere aperto. Tra l’altro si ricorderà che questo problema fu affrontato già quando si traserirono i reparti materno-infantili dall’Ospedale di Eboli a quello di Battipaglia. Allora se ne scongiuró la chiusura, e sebbene in quella operazione si prevedeva anche il trasferimento della Cardiologia da Battipaglia ad Eboli, quel trasferimento non si effettuó mai proprio per evitare che scendendo al di sotto dei 100 posti letto si sarebbe dovuto chiudere l’intero Ospedale. E ora? Il problema della cardiologia si è ripresentato più drammatico di allora.
Purtroppo ancora, i problemi se non si affrontano alla radice si presentano sempre e si aggravano fino a diventare irrisolvibili. Tuttavia in questa vicenda, indipendentemente alle decisioni scaturite dal Consiglio Comunale che ha raccolto le ennesime denunce e preoccupazioni del Sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe, dell’ex Sindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio, del Presidente dell’Ordine Professioni Infermieristiche Cosimo Cicia, della rappresentanza sindacale della Cisl-Fp capitanata da Pietro Antonacchio e di tutti gli altri che a vario titolo sono intervenuti, oltre ai Consiglieri di Opposizione, passano attraverso una seria programmazione che deve coinvolgere anche i territori e di qui la Conferenza dei Sindaci che non sia genuflessa a poteri superiori. Insomma la così detta Valle del Sele che avrebbe dovuto raccogliere in un unico Ospedale di 450 posti letto, le spoglie di Eboli, Battipaglia e Roccadaspide, oggi con le nuove programmazioni si corre il rischio che quei complessi si trasformino a Case di Comunità, e quei 1100 posti letto di 30 anni fa saranno solo un ricordo, come un ricordo resterà l’Ospedale Unico della Valle del Sele, per il quale si stanziarono 350 milioni di euro per la sua realizzazione, rapinati e dirottati a Napoli per realizzare l’Ospedale del Mare, nel mentre sorge il mega Ospedale di Salerno con oltre 750 posti letto.
E di ricordo in ricordi, si va avanti al buio aspettando che un giorno si accorpa e si chiude un reparto a Eboli, il giorno dopo se ne chiude un’altro a Battipaglia e così di volta in volta si assiste al depotenziamento dei nostri Ospedali. Depotenziamento che di tanto in tanto giunge anche nei Palazzi comunali come in questo ultimo consiglio monotematico che si conclude chiedendo un incontro al DG dell’ASL, di essere Ascoltati dalla Regione, e di aprire alla Conferenza dei Sindaci la partecipazione dei Capigruppo consiliari..
Spiace dover sottolineare che quello che si è consumato è un ulteriore consiglio che non produrrà nessun effetto concreto se non quello di poter dare l’alibi alle forze politiche e agli amministratori, ricordando da qui al prossimo incontro: “Lo avevamo detto“.
Interrogato il “morto” il morto non risponde. Se il “morto” è una Direzione strategica che ha solo il compito di eseguire le politiche sanitarie della Regione. La domanda vera è un’altra, e va rivolta all’Organismo istituzionale che è deputato alla programmazione Sanitaria. Infatti è la Regione che redige il Piano Sanitario Regionale, sulle direttive del Ministero della Salute, è alla Regione e ai suoi rappresentanti istituzionali che va posta la domanda: “Quale è il destino del DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide?“
Si ricorda inoltre che nelle programmazioni sanitarie territoriali di cui alle direttive UE accolte dal Ministero della Salute per poter accedere ai fondi stanziati con il Pnrr vi sono Le Case di Comunità, 33 in provincia 18 sono da edificare e 15 già esistenti che prevedono l’attivazione, lo sviluppo e l’aggregazione di servizi di assistenza primaria oltre alla realizzazione di centri di erogazione dell’assistenza; Gli Ospedali di Comunità (strutture sanitarie destinate a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica 8 in provincia); I COT (Centri Operativi Territoriali) che avranno la funzione di collegare e coordinare i servizi domiciliari con vari servizi territoriali, sociosanitari e ospedalieri e con la rete di emergenza (13 in Provincia di Salerno). Questa programmazione come coinvolge la Valle del Sele, Battipaglia, Ebili, Roccadaspide?
Le reazioni
Basta con gli zuccherini e le passerelle. Si legge nella nota pervenutaco dal Movimento Battipaglia Radici e Valori sul Consiglio monotematico Ospedale S. Maria Della Speranza. – Non abbiamo certo di che essere soddisfatti del modo in cui si è svolto il monotematico di sabato mattina relativo alla situazione in cui versa il nostro Ospedale.
Tra l’ ipocrisia di molti dei presenti, l’assenza grave degli organi dirigenziali e rappresentativi di Regione e ASL i battipagliesi hanno assistito all’ ennesima farsa su come spesso si affrontano i problemi in questa città. – prosegue la nota – Un monotematico dove il coraggio di dire veramente le cose come sono non è appartenuto a nessuno o comunque a pochi e dove certo l’evidente imbarazzo di tutta la sinistra a trattare certi temi si è palesata ed addirittura è andata oltre, con interventi disperati quasi a rappresentare che in Campania siamo di fronte alla migliore Sanità d’ Italia.
Perché solo ora la Sindaca Francese convoca questo tavolo? – si chiede e chiede Battipaglia Radici e Valori – Già solo l’ anno scorso per dare una prima data, il nostro coordinatore si fece promotore di un sit-in di protesta all’ ingresso del S. Maria Della Speranza denunciando la chiusura della Tin.
Altri capitoli e gridi di allarme il nostro Movimento li ha poi lanciati a Febbraio, Marzo e Maggio di quest’anno.
Comunicati nei quali denunciavamo esattamente i problemi palesati sabato e dei quali alcuni sembravano prenderne atto solo ieri. Una farsa! Aggiunde BReV – Come una farsa sono state le parole della Sindaca che aveva preannunciato nei mesi scorsi la partecipazione a tavoli importanti e soluzioni dietro l’ angolo.
La gestione della Sanità in questa Regione è fallimentare.
L’ incapacità di questa amministrazione, priva di ogni peso politico, ad imporsi sui tavoli che contano è appurata. Il coraggio e la preparazione di medici e personale sanitario e para sanitario l’ unica certezza. A loro va il nostro grazie. – conclude la nota stampa del Movimento Battipaglia Radici e Valori – Gli unici che continueranno a vedere e subire questo scempio sulla propria pelle saranno i cittadini di Battipaglia. E nell’ ipocrisia di molti anche l’ Ospedale… muore!
CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO SUL FUTURO DELL’OSPEDALE
La CISL FP ha partecipato al Consiglio Comunale monotematico sul futuro dell’Ospedale di Battipaglia, intervenendo sia con il Segretario Azienda CISL FP del nosocomio battipagliese Pepe Gaspare che il Segretario Regionale Pietro Antonacchio. Le criticità che ora viviamo – dichiara Pepe – erano state attenzionate dal nostro sindacato in tempi non sospetti e forse una direzione strategica aziendale avrebbe potuto trovare soluzioni ed evitar chiusure anche se temporanee di reparti e sevizi. D’altra parte l’assenza di programmazione da parte dell’ASL Salerno che ha causato da ultimo la chiusura della cardiologia di Battipaglia, chiusura temporanea secondo la direzione strategica la quale anche su carta ha dichiarato che dovrebbe rientrare a breve, si inquadra in una situazione complessiva di grave ritardo sul potenziamento dei servizi, atteso che le difficoltà sul mantenimento dei livelli essenziali d’assistenza si sono mostrate anche per il reparto di ostetricia, pediatria anche con la chiusura della TIN e sulla impossibilità di attivare servizi nonostante l’acquisto di macchinari come è il caso dell’apparecchiatura per la tomografia assiale computerizzata (TAC) . Secondo Antonacchio l’attuale momento impone scelte concrete e coerenti per garantire una sanità all’altezza dei bisogni delle persone e contemporaneamente mettere in tutela e in sicurezza i livelli di prestazioni assistenziali, adeguando gli organici al fabbisogno i personale. Bisogna costituire un comitato a partire dai sindaci di tutti i comuni, allargato ai capigruppo di ogni componente politica, includendo tutti i portatori di intesse, dai sindacati alle parti sociali interessate ed avviare una difesa di trincea, in assoluta trasparenza, a difesa del progetto dell’ospedale unico Dipartimento di Emergenza Urgenza DEA Battipaglia/Eboli/Roccadaspide. Se e qualora gli atti di programmazione aziendale prevedano tale riorganizzazione, allora bisogna prendere atto che l’ospedale unico è già una realtà e quindi lavorare affinché sia già operativo attraverso una politica di riorganizzazione dei servizi sanitari nella Piana del Sele, a tutela e garanzia del diritto alla salute degli oltre 300.000 persona che vivono nel territorio di riferimento. L’ospedale unico non è solo un contenitore da costruire ma è una organizzazione che in chiave dipartimentale e funzionale può essere governata in ogni momento a partire da subito e sempre che tale progetto si integra con la costruzione di una rete territoriale efficiente ed efficace. Ovviamente un buon governo della cosa pubblica ha bisogno di buoni governanti e da buoni politici che li controllino. Noi faremo la nostra parte, come da sempre abbiamo fatto.
Battipaglia, 24 luglio 2022