Pubblicato sul n° 14 del Newsletter cartaceo/digitale “InEboli”, liberamente tratto da un omologo editato su POLITICAdeMENTE all’indomani della sua morte.
Sono passati quasi otto anni dalla prematura dipartita, ma l’affetto dei cittadini rimane saldo nel Ricordo come nella Preghiera. Don Cosimo Corrado resta un fulgido esempio per credenti ed agnostici, un ebolitano di altissimo profilo.
Marco Naponiello per POLITICAdeMENTE
“Coloro che ci hanno lasciati – scriveva Sant’Agostino d’Ippona dottore della Chiesa Cattolica – non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime”.
EBOLI – Il Parroco della Chiesa della Madonna delle Grazie si spense quel fatidico 19 dicembre 2014, dopo un malore avvertito mentre si accingeva a tenere lezione ai suoi studenti salernitani dell’I.S.S. Focaccia”. Con lui purtroppo se ne andò assai prematuramente un figlio nobilissimo dell’antica Eburum, ed invero tutti indistintamente lo piansero allora come lo rimpiangono tutt’oggi, con il medesimo sgomento che attraversò come un fulmine la nostra città, quando si apprese la ferale notizia. Don Cosimo Corrado aveva soltanto 64 anni, amatissimo parroco della centrale chiesa della Madonna delle Grazie, pilastro religioso e sociale di una comunità intera, aveva lasciato questa terra! Il tamtam della disgrazia corse veloce per le strade del centro come delle periferie, increduli furono gli abitanti tutti della comunità eburina.
Padre Cosimo aveva trovato Dio, in età matura, intorno ai cinquanta, ed entrò da subito nell’ordine dei frati francescani per transitare nel 2012 in ambito diocesano per sopperire alle croniche carenze di “organico”, con l’incarico gravoso di sostituire, in qualità di reggente della parrocchia della Madonna delle Grazie, quel Don Paolo Castaldi che l’aveva diretta magistralmente per circa un novennio. “Don Cosimo”, per tutti i fedeli è rimasto sempre e solo Padre Cosimo per i suoi trascorsi francescani, si fece sin da subito ben volere (del resto credenti e non lo avevano in stima e riguardo), occupandosi prevalentemente dei giovani e delle persone in condizione di fragilità, nella perfetta incarnazione del messaggio evangelico.
Un presbitero accorto, assai simpatico nei modi, non uso a pontificare con grevi morali, ma spontaneo con coloro a cui svolgeva il suo nobile ministero. In definitiva una persona semplice, sempre sorridente, rassicurante e disponibile al dialogo, parimenti all’aiuto materiale. Anche sotto la reggenza susseguitesi del nuovo parroco della Madonna delle Grazie, Don Rocco Ferrara, in questi ultimi anni si sono celebrate partecipate Sante Messe in suffragio dell’anima di Padre Cosimo, e con la stessa intensità emozionale i fedeli lo ricordano mestamente. Del resto le esequie svoltesi nel lontano 2014, per l’enorme partecipazione popolare, rimarranno negli annali cittadini. Ebbene cosa rimane di quest’alta figura etica, viepiù quanto Egli potrebbe essere utile nei tempi difficili che stiamo vivendo adesso? Certamente i suoi consigli, la sua esperienza, la sua Fede incrollabile, sarebbero di supporto in specie alle nuove generazioni, che appaiono sempre più smarrite in una società quanto meno caotica nei suoi affastellati modelli di riferimento. Ma Padre Cosimo Corrado rappresenta, anche da morto, quel valore aggiunto cui la nostra comunità, nei marosi dell’esistenza odierni può e deve “aggrapparsi”, in virtù di ciò che lui ha rappresentato ad Eboli, nel suo impegno sociale per Eboli, ed infine, la sua presenza paterna e costante…. In Eboli!
Eboli, 14 luglio 2022