L’Ospedale sta chiudendo, Verrioli lo utilizza e guadagna 651.343 € all’anno

20 commenti su “L’Ospedale sta chiudendo, Verrioli lo utilizza e guadagna 651.343 € all’anno”

  1. ELIMINARE SPRECHI PER CONVENZIONI ESTERNE CONSULENZE E STIPENDI INAPPROPRIATI ALLA GESTIONE,NON SI FACCIA PAGARE AL CITTADINO COME D’ABITUDINE GLI SPRECHI DELLA PARTITOCRAZIA…

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  2. @ e’ sotto gli occhi di tutti lo schifo , pare auspicabile l’iniziativa della magistratura in casi cosi’ degenerativi e fuori di qualsiasi regola contrattuale.Caso gia’ fatto discusso 15 giorni fa’ in Commissione Trattante ASL SALERNO con i dirigenti della medesima. Questo non e’ l’unico caso c’e’ ne sono molti altri spero che questo blog con questa denuncia non si fermi

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  3. Finalmente un buon articolo di politicademente,vuol dire che la gente si sta svegliano davnti al bisogno ,ma non bisogna arivare per forza a situazioni cosi sofferenti per far valere i propri diritti.
    Quello che è accaduto ed accade tutti i giorni nel sistema sanitario nazionale non è una novità,la cosa peggiore è che lo si nasconde sotto l’indifferenza di tutti, aspese del cittadino piu sebole e aime sfortunato nell’avere bisogno di queste strutture.
    Negli anni ottanta l’ospedale di eboli acquistò il macchinario della “Tac” tenuto chiuso per anni perche mancavano i tecnici specializzati e nessuno sapeva niente ,mentre tra medica nova a battipaglia ,la CEDISA di pellezzano ,la rinnovabile RMN di Pozzuoli la seconda in Italia meridionale ,facevano soldi a palate con le convenzioni dell’ASL e nessuno diceva niente .Molti di questi responsabili sono ancora ammanigliati bene nelle strutture pubbliche e private facendo il doppio giocoe nessuno dice niente. CHI ha parlato lo scorso anno dei Baroni dell’università è la stessa destra,Nomi come DE DEVITIS Elefante e tanti altri legati all’università di Napoli come docenza e come ricercatori in piu consulenti e proprietari di strutture sanitarie private finanziate con fondi pubblici. Anche eboli ha pagato consulenze sanitarie di costoro sotto lo struscio dei politici locali, e nessuno diceva niente. Non mi importa se si ccancellano i nomi, tanto anche a farli vedere non c’è pericolo lo sanno anche i morti queste cose e nessuno dice niente . Allora anche quando si tenta di denunciare questi fatti ncon prove particolari e nomi ,si abbavagliano le persone ,questa è mafia e camorra ,questi sono stati i presupposti dei debiti della mala sanità. Se in un qualche modo si apre un varco alla gente per fare testimonianza molte cose cambiano.Tante teste cadono se si ha voglia non aspettiamo la fine per alzarci.
    PS . alla redazione Complimenti per l’articolo

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  4. Eboli svegliati voi giovanio non avete colpe ne potete ereditare gli errori dei vostri politici. Ribellatevi no al piano sanità di caldoro ,zuccatelli , o cirielli.
    Cardiello,Vignola , Conte Carmelo ,Pezzullo,Aida V, sono ebolitani che hanno attraverso i voti anche degli ebolitani ,avuto responsabilità notevoli a livello nazionale e percepiscono stipendi e pensioni da super ricchi per aver fatto cosa?
    Allora Eboli svegliati fai sentire la tua voce non puoi continuare a farti violentare in questo modo.
    Giovani ebolitani prima di andarvene a trovare lavoro altrove lottate per eboli ve lo chiede un vero dei pochi ebolitani tentate potete farcela unitevi indipendentemente dai partiti riconosciuti quelli sono coloro che ci hanno fregato.
    VIVA EBOLI,
    VIVA la GIOVENTU di eboli
    VIVA LA LIBERTA DI EBOLI:

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  5. pensiero poetico : auguri di buon ferragosto a tutti i responsabili della sanita pubblica che sta chiudendo. Auguro a questi di sentirsi biosognosi di assistenza sanitaria proprio in questo periodo. Chi non ha la coda lunga non teme scongiure.

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  6. Ok ha guadagnato tanto, beato lui. Però è bravo, anzi diciamo tutta la verità, Verrioli è uno di quelli che ce lo contendono in tutta la regione. Ma mi chiedo, solo una cosa: è legale che abbia guadagnato tanto? No, perchè se è tutto legale e tutto alla luce del sole, e immagino che abbia pagato anche tutte le tasse fino all’ultimo cent, allora non capisco questo accanimento contro di lui. Non solo, invito il manutentore di questo Blog a chiedere di visionare tutti gli stipendi dei medici dell’ospedale di Eboli e di dare uno sguardo anche al sito ASL SA3 dove è pubblicata la lista degli stipendi dei medici che a causa della cronica mancanza di personale sufficiente a coprire le ore per tenere aperti i servizi che negli anni la politica politicante demagogica ha voluto aprire, vengono autorizzati a fare turni massacranti ma molto ben pagati. Allora ecco che, caro Admin, la cura dimagrante che va sotto il nome di razionalizzazione del piano Caldoro, e non di chiusura degli ospedali (come tu erroneamente ripeti in tutti i tuoi articoli) potrebbe rappresentare un buon sistema per mettere fine a questi guadagni da nababbi senza incidere con la qualità dell’assstenza Purtuttavia, vorrei ricordare a tutti che nessuno di noi si scandalizza quando sentiamo quanto percepiscono alcuni ragazzotti in pantaloncini corti che corrono dietro una sfera di plastica rotonda, mentre impieghiamo pochi secondi a “lapidare” un professionista di rara bravura e che ci invidiano in tutta Italia. Per carità. se vi sono state delle illegalità, queste siano accertate dagli organi competenti e vengano perseguite come prescrive la legge. Ma, se tutto è legale, allora caro Admin, indichiamo ai nostri figli il dott. Verrioli come esempio di professionalità cristallina retribuito per il lavoro svolto. Ripeto, temo però che l’indagine vada estesa a tutti i medici degli ospedali della ASL Salerno, perchè troveremmo enormi sorprese e forse comprenderemmo anche l’accanimento contro il piano di razionalizzazione di Caldoro che anche tu stai avallando. Caro Admin, comprendo la tua posizione e comprendo la logica denigratoria nei confronti dell’altra parte politica, che accompagna l’opera dei giornalisti schierati, tuttavia, ti invito a non distorcere troppo la realtà dei fatti e di dare la giusta informazione circa il piano di razionalizzazione della rete ospedaliera, territtoriale e di emergenza prevista dal piano Caldoro. Admin, ripeto ancora una volta il piano Caldoro non prevede la chiusura dell’Ospedale di Eboli ma una sua integrazione e complementarietà con gli altri 3 ospedali. Un’ultima domanda, Admin, ma tu come vedi la costruzione di una nuova struttura ospedaliera di 300 posti letto da realizzare a sud, molto più sud di Eboli? Buon Ferragosto a tutti, e un caro saluto a tutti i colleghi medici che oggi stanno lavorando per assicurare l’assistenza a tutti noi.

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    • Per Lazzaro Lenza –
      Non ho capito quale logica denigratoria mi attribuisci. Sinceramente sono esterrefatto per il contenuto del tuo post. Tu vorresti far passare che la mia visione è una visione di parte, tanto di parte, fino a diventare denigratoria nei confronti di un piano Sanitario che è un vero aborto e lo dimostra la fumosità nei confronti di nomine future di persone che dovrebbero gestire i percorsi e di nascenti “mega Ospedali” come quello ipotizzato della Valle del Sele, senza soldi e senza prospettive, nascoondendo una verità che lo stesso copmmissario De Simone ha detto che si dovranno avviare le procedure della chiusura o della riconversione degli Ospedali e tra questi quello di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra, Roccadaspide.
      Caro Lazzaro, tu sei di parte, perché sei consigliere Comunale del PdL, io non sono iscritto a nessun partito, ma sono per il mio passato, appassionato conoscitore e attento osservatore dei processi politici, e quando mi interesso di alcuni argomenti, non guardo alle mie simpatie, che tu mi attribuisci, e quello che c’è in questo blog lo dimostra, quindi bando alla denigrazione, che voglio credere tu abbia fatto una scivolata, confermo in toto il contenuto dei miei articoli, e l’episodio del dottor Verrioli ne è una conferma.
      Senza mettere in discussione la bravura di chicchessia, i compensi che il dipendente dell’Ospedale di Eboli dott. Verrioli, sono la vera strada per evitare gli sprechi, a cui si faceva riferimento. Pensa solo per un attimo, se nella stessa situazione del dottor Verrioli ce ne stanno solo altri 100, ma siccome sono di più e i dirigenti delle ASL se ne guardano bene dal pubblicarne gli elenchi, ti assicuro che una buona fetta di euro, si sarebbero potuti risparmiare, parliamo di milioni di euro.
      Ma mettendo da parte il dottor Verrioli, la sua bravura e le sue convenzioni con le strutture non dotate dello stesso reparto, rinnovo gli interrogativi che ho posto e a cui non è stata data una risposta, e torniamo al discorso madre: la Sanità.
      La sanità, come l’istruzione, come alcuni servizi essenziali per l’uomo e più in generale per la società, deve rispondere ai bisogni del territorio, e lo deve fare in maniera “liquida” per intendere alla portata istantanea e non deve rispondere a logiche di pareggio di bilanci semmai di pareggio di domande.
      La conquista che negli ultimi 50 anni abbiamo raggiunto, con la presenza delle scuole, degli ospedali, di ogni forma concreta, ivi compreso i carabinieri, rappresentavano lo stato e attraverso la presenza fisica il legame istituzionale.
      La nostra Provincia è una delle più estese d’Italia e le risposte da dare ai nostri cittadini sono diverse e variegate a seconda di dove fisicamente risiedono, per caso ti risulta che il Piano “sciangato” di Zuccatelli prima e di Caldoro dopo, con i suggerimenti rovinosi di Cirielli, abbia affrontato queste tematiche? ti risulta che abbia operato scelte che andavano nella direzione di soddisfare alcune richieste del territorio, come per esempio gli anziani, o alcune patologie insorgenti in determinate aree, o in relazione alla riabilitazione? abbia mai affrontato il problema della risposta della emergenza concreta o della ricerca o di rapporti tecnologici che facessero “guadagnare”, per usare un termine che è caro ad alcuni, alle strutture privati servizi e soldi? La scelta scellerata del passato o di alcuni passati che non ha dotato le nostre strutture di macchinari come per esempio la Risonanza Magnetica o alcuni esami particolari, e reiterando queste scelte, negli anni si è continuato così, permettendo ad alcune strutture private di gonfiarsi di soldi e mortificando continuamente le strutture pubbliche che invece non avevano i minimi requisiti tecnici. Queste scelte non sono state affrontate dal Piano Zuccatelli e non le ha affrontate nel comparto della Sanità privata, e così tu assisti che si chiude o si converte l’Ospedale di Agropoli e si tiene in vita nella stessa zona, tra l’altro infelice, una clinica privata; oppure si consente ancora di avere nel territorio ebolitano una struttura privata con 3 sale operatorie senza una sala di rianimazione. La stessa scure che si è utilizzata per il pubblico perché non la si è utilizzata per il Privato? E queste sono le nostre critiche che tu chiami denigrazione.
      Caro amico, vuoi sapere che penso dell’Ospedale unico? te lo dico subito: è una stupidata e allo stesso tempo una presa per i fondelli.
      Questa fusione fa perdere 241 posti letto, in tutta la provincia il piano prevede la perdita di 221 posti letto (significa che li perdiamo solo noi), e la perdita di centinaia di posti di lavoro, pochi tra i medici moltissimi tra infermieri e altre manzioni, vedi un pò tu.
      Questo piano parte per evitare sprechi finisce per farli, è come se tu a casa tua, essendo mutate le necessità familiari, qualche figlio sposato che vive conte, o semplicemente volendo ricavare qualche ambiente in più per la tua privaci o per il tuo studio, demolisci la tua casa di 120 mq. con 5 stanze e accessori, ne costruisci una più grande in superficie, ma con 4 camere.
      Caro Lazzaro, se vuoi sapere tutta la mia verità, la nostra sanità, in Campania e nel resto d’Italia, non funziona da quando se ne stanno occupandoi i medici anziché fare i medici.
      La migliore legge Urbanistica, che questo paese ha avuto, manco a farlo apposta, l’ha fatta un medico (Bucalossi), mica un urbanista. Per dire che la politica non ha bisogno del medico, dell’ingegnere, e così via, semmai ha bisogno di idee, che interpretino i bisogni e le facciano diventare realtà, non di tecnici che impongono le loro soluzioni che non rispondono ai desiderata dei cittadini. Se fosse così si farebbero i concorsi per Sindaci, Onorevoli ecc..
      La salute e le strutture che offrono questi servizi essenziali per la società, non possono non tenere conto dell’aspetto umano di cui la società stessa è “intrisa”, la “deportazione” di un ammalato, che dalla sua deve essere trasportato in un’altra realtà, psicologicamente non favorisce la guarigione, oltre a sentirsi abbandonato alla sua malattia. Quando il paziente non riconosce nell’Inferrmire l’inquilino della porta accanto; nel medico il figlio della tale signora; e magari a loro volta essi stessi ti riconoscono e amorevolmente ti chiedono come stai e ti rassicurano, l’ammalato motiva le sue ragioni e accellera senza volerlo le sue difese protese alla guarigione, in quel caso non si è somministrato nessun farmaco, ma solo “amore”.
      Le componenti umane e psicologiche hanno dimostrato e dimostrano sono la chiave della sopravvivenza e gli studi hanno definito che una struttura Ospedaliera può rispondere a questi requisiti non superando i 150-200 posti letto, e sempre per creare le condizioni ottimali di autorecupero, gli stessi studi prevedevano anche l’intervento sistematico dei familiari, coinvolgendoli nei protocolli e non cacciandoli fuori, prevedendo altresì anche l’utilizzo di spazi e di strutture idonee ad ospitare i familiari.
      Questo progetto attuato in tutta Europa, fu commissionato in Italia dall’allora Ministro della Salute Bindi ad un famoso maestro e grande interprete dell’architettura mondiale: Renzo Piano; ai me rimasto nel cassetto.
      Questo progetto, non può tenere conto di soldi. Ma quando vale una guarigione rispetto ai soldi che si spendono?
      Caro Lazzaro, ho studiato scienze politiche ad indirizzo sociologico e sono esperto in comunicazione e marketing, sono un curioso e sono assetato di notizie, ma soprattutto sono un appassionato di politica amo la mia terra e contribuisco a modo mio, nel difenderla da quattro galletti che nella loro presunzione poco per volta facendo i ragionieri ci stanno distruggendo il Paese. Di fronte a queste realtà non c’è politica che tenga e tu che sei un medico, sai bene che non è mai troppo e non si spende mai troppo per assistere e risolvere problemi legati alla salute. Quando si vuole fare altro io diffido.
      Massimo Del Mese

  7. Il problema è che sia in Parlamento che in Consiglio Regionale siedono tanti, troppi, Medici e Avvocati.
    E’ chiaro che fin quanto sarà così sia la Sanità che la Giustizia (veri cancri della nostra società) saranno sempre e solo visti con gli occhi di Medico e di Avvocato e pertanto non si arriverà mai ad una soluzione che veda al centro dell’attenzione il cliente CITTADINO.

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  8. “Il tipo di spreco più pericoloso è quello che non siamo in grado di riconoscere,Quando comprate una banana volete il frutto, non la buccia. Però dovete pagare anche per quella. Si tratta di uno spreco e voi, i clienti, non dovreste pagare per questo” Shigeo Shingo…la buccia oltre il frutto la paghiamo sempre noi…

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  9. Caro Massimo,
    Mi interessa molto capire perchè sei contrario all’Ospedale UNICO .
    L’alternativa , che tu “sposeresti” credo che sia il mantenimento degli attuali Presidi, seppur organizzati diversamente .
    Vorrei provare a a convincerti che questa non E’ LA SOLUZIONE MIGLIORE.
    Ribadisco cose che ho già detto in tante altre occasioni, compreso convegni internazionali, l’ultimo all’Università di Marsiglia quando ho presentato il progetto hub-spoke sull’emergenza infettivologica e medicina dei popoli migranti.
    Non serve avere tanti posti letto, diversi ospedali VIICINI fra loro, con Unità operative doppioni, infatti il tasso occupazionale di questi PP.OO. è molto basso, ma devono avere comunque standard di personale e di mezzi tecnologici oltre che di spese per le manutenzioni varie e per i servizi vari TUTTI presenti in tutti i Presidi.
    Certo, credo che tu condividi, l’errore più grave del passato remoto e recente, è stato quello di aprire Ospedali “doppioni” di tipo generalistico. Non faccio i nomi ma tu li conosci bene sia nell’agro nocerino-sarnese che nella Valle del Sele.
    Pertanto io credo che FINALMENTE, programmare un Ospedale degno di questo nome, SERVITO da una buona assistenza sanitaria di base ( forse anche un UNICO grande Distretto Sanitario) che faccia da filtro ai ricoveri ( abbattendo l’alto numero di quelli inutili) sia la cosa più logica.
    Il PROBLEMA – ed il dr. Lenza non se ne rende conto vivendo obnubilato dalla difesa di parte e dalla voglia di denigrare tutto ciò che è stato fatto nel passato, anche le poche cose buone- è la FUMOSITA’ del piano Caldoro-Zuccatelli che nella PRIORITA’ delle PRIORITA’ di dover RISPARMIARE ORA, ADESSO, gioca al massacro perchè l’unica cosa certa e che De Simone, non solo non fornirà personale ai 4 ospedali dell’alta e bassa valle del Sele, ma continuerà nella politica del blocco del turnover, con la OVVIA E FATALE conseguenza degli accorpamenti di Unità Operative, non solo più all’interno dei singoli Presidi Ospedalieri, ma anche fra Unità Operative di Ospedali Diversi. Es. gli attuali 110 pp.ll. delle Medicine di ( Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccdaspide) dovranno scendere a QUARANTA. Mi chiedo in quale Ospedale saranno allocati ? Con quale Personale medico e paramedico ?
    La cosa più ovvia da fare dovrebbe essere:
    a- Costituzione di un tavolo tecnico – politico fra i quattro comuni direttamente interessati, presieduto dai 4 Sindaci.
    b- La conseguente richiesta urgente a Caldoro di individuare fra i fondi previsti nel Patto di Stabilità ( triennio 2010-2012 da sbloccare 24 milioni di euro e quelli previsti dall’ ex art.20 della L67/88). I fondi sono bloccati ma ci sono.
    c.La individuazione della localizzazione più idonea capace di essere la più centrale possibile all’Alta e Bassa Valle del Sele, nonchè dei Calore;
    d- La individuazione di un TECNICO-SANITARIO che gestisca la fase dei 60 mesi previsti per la DISMISSIONE/RICONVERSIONE/RIORGANIZZAZIONE, e COSTRUZIONE del nuovo, che NON PROVENGA DALLE ASL SALERNITANE, ma che sia veramente di provata esperienza gestionale e che venga da esperienze possibilmente nazionali( In altra occasione ti parlerò delle esperienze di Mestre, Baggiovara, Ospedale del Mare, Maratea etcc..)
    e. INFINE, convincere il Dr. de Simone, a non mettere in atto nessun ACCORPAMENTO di unità operative fra i nostri 4 Ospedali, fino a quando non viene tolta la NEBBIA, sulla costruzione del nuovo Ospedale, al più insieme si possono trovare soluzioni di accorpamenti FUNZIONALI di SERVIZI.
    ABBANDONIAMO TUTTI LA DIFESA CAMPANILISTICA E LE POSIZIONI DI PARTE troppo evidenti, confusionarie e poco utili.

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    • Per Antonio Lioi –
      Era nel 1968, quando il Ministro Lauricella venne a depositare la prima pietra del nuovo Ospedale in località acquarita di Eboli, l’attuale sede dell’ASL e dell’Hospice, ero un teen ager. I lavori furono appaltati e se li aggiudicò il Comm. Edmondo Esposito, ero un giovanotto allora e benchè studente universitario ma diplomato Geometra, andai a lavorare in quel cantiere. Ero uomo quando successivamente ho rielaborato i progetti per conto dei progettisti di allora, sulla base delle difficoltà geologiche emerse in fase di esecuzione, ma immaginabili tenendo conto del toponimo “acquarita”. Ho 60 anni e sono vecchio ormai, e quella struttura prima progettata come Ospedale con 5 padiglioni più alcune palazzine di servizi, successivamente indirizzata come polo pediatrico, di seguito indicato come polo geriatrico, ora ha la destinazione mista che tu sai e di tutti i programmi fatti nessuno è andato in porto.
      Tralascio gli errori del passato, che riguardano la scelta infelice del luogo, strategica sicuramente, ma inopportuna tecnicamente, e tralascio anche le varie destinazioni-indicazioni, che nel tempo hanno accompagnato molti di noi alla vecchiaia e pochi verso successi politici i cui effetti per la nostra città sono stati inesistenti, deleteri e addirittura hanno fatto regredire la nostra comunità, e passo senza tediarti alla tua domanda: “perché sono contrario all’Ospedale Unico”.
      Innanzi tutto non sono contrario, ma sono seriamente preoccupato, visti i risultati del passato e viste le proposte presenti e le premesse del futuro, inopportune, inadeguate e fumose.
      Tre condizioni che mi fanno rabbrividire, ma che al tempo stesso mi preoccupano.
      Ma chi è questo scemo che smantella, ora e subito, una struttura come l’Ospedale di Eboli e gli altri malcapitati, per realizzarne uno di cui non si ha il becco di un quattrino, ma che nel contempo blocca la normale attività quotidiana?
      Ma tu veramente credi che con le tecnologie che sono ormai disponibili a tutti non è possibile mettere in rete gli sforzi organizzativi, potenziando le attuali strutture esistenti, con mezzi e strumenti tecnologici di avanguardia in sinergia tra loro?
      Un bravissimo medico Cardiologo salernitano, che opera in una clinica privata affossata, angusta e fuori da tutti i parametri dell’avellinese, trovandosi in America per un seminario ed insorgendo una difficoltà in un suo paziente, con il computer dall’america intervenne sul suo paziente e ne hanno parlato anche i giornali.
      Alcune scelte del passato, che noi ora e allora abbiamo criticato, in ogni caso rispondevano alla domanda di base essenziale, il servizio, e nonostante tutto, e lo dico anche a Lenza medico, che è più giovane ed ora si cimenta nel dispensare giudizi vestendo i panni freschi di politico, il compito è stato assolto.
      Ma chi ha detto che realizzando una struttura più grande, si fa per dire (che somma i bisogni delle utenze ma non fa la stessa operazione di sommatoria in termini strutturali), si ha un servizio migliore?
      Queste grandi realtà che già sono esistenti sul territorio, credi che rispondano generalmente al requisito della qualità dal punto di vista delle prestazioni?
      Queste grandi realtà hanno ridotto gli sprechi? Hanno fermato per caso i famosi viaggi della speranza?
      Le scelte politiche del passato erano misurate sulle necessità di allora quelle di oggi non sono molto cambiate, si continua ad abdicare nei confronti di alcuni servizi erogati da privati con i soldi pubblici, fornendo risposte nemmeno adeguate.
      Il mio timore è che si punta su una cosa che non sarà realizzabile e se pure sarà possibile, ci vorranno tempi biblici, fornendo nel contempo, l’alibi ai RAGIONIERI della Sanità, per depotenziare e annullare le realtà esistenti privando i territori dei minimi servizi essenziali e le strutture delle attrezzature minime.
      Un mio amico (che non vuole essere citato), una persona perbenissima, per svolgere la sua funzione quotidiana di medico in una struttura pubblica “grande” come piace ai megalomani, ricorre, non come Verrioli che utilizza attrezzature, luoghi e dipendenti, e si prende i soldi, alla sua tasca per acquistare garze sterili, siringhe, ovatta ecc. ecc..
      Ti potrei raccontare di diverse mie esperienze personali, negative e positive, ma te le risparmio.
      Chi vuole scegliere Garattini, Solero, Veronesi o altri lo farà sempre.
      Invece di smantellare quello che c’è sarebbe il caso di potenziare e specializzare quello che c’è, e le convenzioni con i più bravi, perché ci sono e ci saranno sempre i più bravi, che non sono legati alle strutture grandi, si dovrebbero fare per fare scuola.
      Caro Antonio, con la scusa della produttività, ci stanno distruggendo tutte le nostre conquiste civili e sociali.
      Ma la più bella rivincita sai quale è: quando giri in un reparto di un Ospedale Pubblico e trovi magari uno come Gianni Agnelli.
      Allora, per finire cerco di difendere il mio, come un padre che difende il figlio, ma che nello stesso tempo lo critica perché si aspetta di più. E mi aspetto di più.
      Purtroppo si deve fare anche i conti con la realtà, e come la realtà ci dice che a governarci in questo momento, a tutti i livelli nazionale, regionale, provinciale e comunale, sono persone inadeguate (usando il più dolce degli aggettivi), non mi aspetto niente.
      E che Dio ci aiuti.
      Massimo Del Mese

  10. Lo scandalo è, che oltre a guadagnare in maniera spropositata, il dott. Verrioli tratta i suoi dipendenti come schiavi, li fa lavorare in condizioni da terzo mondo (in totale dispregio della legge 626: una dipendente intossicata è in malattia da diversi mesi e probabilmente non potrà più tornare a svolgere le proprie mansioni). I referti delle indagini eseguite, per i ricoverati presso l’Osp di Eboli, si hanno dopo 1-2 mesi: con ritatdi diagnostici gravissimi (tumori quali il melanoma, cancro colon, carcinoma epatico, carcinoma polmonare, ecc. – dove è importantissima la diagnosi precoce – sono diagnosticati dopo mesi!!)… E poi provate a chiedere i vetrini dei materiali esaminati: dovete raccomandarvi a… San Pio, altrimenti non li otterrete e, se ci riuscite, portateli da un altro anatomo patologo così potrete constatare davvero la bontà delle diagnosi:
    siete davvero convinti che sia un professionista da 700000 euro?? Molti nutrono dei più che motivati dubbi: certo è che il nostro fa parte della solita cricca dei “furbetti dell’ospedale” che si arricchiscono a suon di consulenze, ALPI, lavoro straordinario, consulenze esterne, ecc. mentre i “fessi”, quelli che lavorano per davvero, prenono lo stipendio base “sic et simpliciter” pur essendo in possesso di notevoli doti scientifiche ed umane.
    Ben venga la pubblicazione – che non è in rete ancora nonostante le leggi – dei lavoratori della ex ASL SA2 (compresi vari attuali ed ex direttori)
    Buona giornata

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  11. Ah dimenticavo: provate a cercare il dott. Verrioli in Ospedale – dice di lavorare anche di notte – solo un miracolo vi permetterà di incontrarlo: compreso oggi che era in barca!!! Io ho provato a parlargli senza successo per molti giorni, ottenedo solo vaghe scusanti dai suoi più stretti collaboratori

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  12. @ Per tutti
    Se volete farvi un’idea dell’estensione dei 5 distretti sanitari in Provincia di Salerno, potete vedere qui: http://www.aslsalerno2.it/web/index.cfm?id=1AACC5EC-FAE5-579A-20D8B8DB21DEAEFD
    E’ facile confrontare l’estensione dei diversi distretti e, quidni, constatare come sia di gran lunga maggiore, fra tutti, quello di Eboli.
    Ora i presidi ospedalieri sono i seguenti:

    “Giovanni da Procida” di Salerno

    “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia

    “Maria SS. Addolorata” di Eboli

    Ospedale Amico “Gaetano Fucito” di Mercato S.Severino

    “San Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra

    Spiegatemi come non sia opportuno procedere ad una razionalizzazione sul territorio dell’assetto complessivo della Sanità salernitana.
    Non credo sia auspicabile polarizzare la spesa pubblica verso il Nord della Provincia. Abbiamo bisogno di una struttura importante anche a sud di Salerno che raccolga tutto il bacino di utenza che , per distanza, non può raggiungere il “Giovanni da Procida”.
    E’ una scelta logica, che pensa alla situazione reale e guarda al futuro.

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  13. Per Sandra,
    mi complimento con te per le assolute verità che hai detto.
    e questo è solo una parte delle scorrettezze e delle immoralità che contraddistinguono il direttore del servizio di anatomia patologica di eboli.
    spero solo questa vicenda possa essere la spinta per far venir fuori anche tutto il resto e per mettervi fine.

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  14. è si una vergogna “la storia del new dott.house “ma + vergognoso è lo schifoso direttore sanitario e il suo Harem” delle sue (belle) ha .ha.

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  15. Per Verba Volant:
    Per te razionalizzare è creare un’ospedale/icchio a sud di Salerno – così vogliono farci credere – con perdità di professionalità e reparti mentre ospedali come quello di Nocera vengono incrementati? Dai un’occhiata al piano di rientro: la riduzione dei posti letto nella provincia colpisce quasi esclusivamente gli ospedali del Sud Salerno. Poveri quelli che avranno bisogno di Sanità.
    PS non molti anni fa il PO di Eboli era un’Ospedale di rilievo Provinciale e Regionale con reparti di primaria importanza……… vedi i ns politici cosa sono stati capaci di combinare dando gli incarichi – nepotisticamente – a degli inetti

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  16. Cara Sandra hai perfettamente ragione su tutto, ricordo bene quando il PO di Eboli era un punto di riferimento importante, vedi ad esempio i reparti di ortopedia , oculistica ed anche l’ostetricia ,negli ultimi anni c’è stato un appiattimento ed un diffondere della mediocrità, per usare un eufemismo, che ha tolto tutto il prestigio e anche l’orgoglio ai dipendenti di lavorare con professionisti capaci ed invidiati.L’unica cosa che si è accresciuta è la capacità di tanti di imbrogliare il prossimo sentendosi persone furbe .E in tutto ciò i sindacati non esistono !

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