Le problematiche dei Balneari e lo snodo cruciale per la Marina di Eboli! proposto da “InEboli” e POLITICAdeMENTE.
Master Plan Salerno Sud ai nastri di partenza: ma sul tavolo rimangono anche sicurezza, erosione e concessioni, i consolidati nodi gordiani per un comparto in perenne affanno.
Marco Naponiello per POLITICAdeMENTE
EBOLI – Estate 2022, uno snodo cruciale per la Marina di Eboli! Al via finalmente il “Masterplan Salerno Sud” che dovrebbe concretizzarsi in una poderosa riqualificazione strutturale di tutta la fascia costiera, da Pontecagnano fino oltre ad Agropoli, dunque il Cilento. Un progetto mastodontico caldeggiato fortemente dal vice sindaco Vincenzo Consalvo, nelle vesti di presidente del Distretto Turistico Sele-Picentini, e che si avvarrà di finanziamenti copiosi quanto di professionisti di caratura internazionale (in primis l’archi-star Stefano Boeri) in varie compendiose discipline. Il tutto, si auspica, sarà accompagnato da infrastrutture potenziate, le quali potrebbero nel giro di pochissimi anni, agevolare la stabilizzazione di un comparto che è un eterna promessa incompiuta. Difatti la nostra Eboli, dopo Capaccio-Paestum possiede il litorale più esteso, costituito di ben 8 chilometri, ma da 40 anni abbandonato a se stesso.
Una litoranea che langue in un degrado prolungato, quasi rassegnato, viziato da un monitoraggio manchevole del territorio che ne ha fatto di Campolongo (Marina di Eboli) una zona franca per attività illecite, ed astretto da normative limitanti di Sito di Interesse Comunitario (SIC) nella zona pinetata, che di certo hanno immobilizzato alcune iniziative messe in campo, almeno sulla carta, e rispettose della fauna e della flora indigena. Tuttavia i balneari nostrani sono dei veri e propri “capitani coraggiosi” 3.0, imprenditori che rischiano ogni anno di tasca propria, e non deflettono nonostante previsioni sfavorevoli, di investire e d’impegnarsi in prima persona; e reiteratamente si registra un litorale (arricchito da una sabbia vellutata rarissima in tutto il globo), che va sempre più consumandosi a causa dell’erosione marina, la quale fa il paio alle annose problematiche appena summenzionate, oltre alla difficoltà organizzativa di reperire manodopera stagionale, da molti addebitabile al Reddito di Cittadinanza, che invoglierebbe il cosiddetto “ dolce far niente!” .
Ma il settore soffre in special modo della burocrazia elefantiaca di Bruxelles, ovverosia della “Direttiva Bolkestein” inerente la concorrenza: dal 1 gennaio 2024 questa decreterà che gli arenili tricolori ritornano “liberi”, acciocché chiunque fosse interessato, potrà concorrere all’assegnazione di una o più concessioni in base a nuove specifiche normative sui lotti messi a gara. A tal proposito il Consiglio dei Ministri ha approvato recentemente un emendamento con nuove regole, che entrerà nel ddl Concorrenza, ma sugli indennizzi per chi rimarrà escluso sarà scontro certo, forte ed a lungo termine. Dunque il settore cittadino potrà subire, se non ci saranno dei correttivi da parte del governo nazionale ed un supporto da quello locale, una forte contrazione dei fatturati, con il rischio che molte imprese si troveranno espunte dal mercato, collegato ad una conseguente perdita di posti di lavoro, un servizio striminzito per l’utenza ed un automatico minor gettito per le casse comunali.
Ad ogni modo, dalla nascita di questo spazio comunicativo noi di “InEboli” in collaborazione con POLITICAdeMENTE, siamo convintamente al fianco della classe mercantile ed esortiamo coloro che rivestono ruoli di competenza ad ascoltare gli imprenditori del comparto, affinché si interloquisca fattivamente con essi e viepiù tramite gli enti sovraordinati per salvare il salvabile, in tale convulsa ed angosciante fase d’assestamento normativo. In conclusione, noi italiani/ebolitani, stiamo vivendo un cruciale momento storico, di rinnovi di concessioni nella Mariofattispecie, ma specialmente dai tanto decantati fondi strutturali “Next Generation Ue”, i quali attraverso un fondamentale e mai derogabile monitoraggio della qualità delle acque ed il non depauperamento degli stabilimenti già operanti, possano divenire il volano per nuovi investimenti, magari di profilo alberghiero, con una particolare cura dell’Ordine Pubblico, che conducano ad un definitivo rilancio turistico cittadino e parimenti del comprensorio del Sele.
Eboli 21 giugno 2022