Il Movimento Battipaglia Radici e Valori è seriamente preoccupato dai dati demografici che vedono la città sotto i 50mila abitanti.
E “ri”spunta per BReV la storia dell’identità: “Urge ridare identità e dignità ad una comunità, urge il ritorno ad un sistema di valori e di cultura che troppo spesso sono stati dimenticati e messi in discussione”.
POLITICAdeMENTE
BATTIPAGLIA – «Il dato impietoso che configura Battipaglia come Comune sotto i 50.000 abitanti non significa, per noi, solo perdita di autonomia finanziaria e progettuale, ma testimonia ciò che da tempo sosteniamo: l’incapacità di chi ci governa a contrastare lo spopolamento e la fuga delle nuove generazioni.- si legge in una nota stampa pervenutaci dal Movimento Battipaglia Radici e Valori che dal suo punto di vista lancia l’allarme – Urge ridare identità e dignità ad una comunità, urge il ritorno ad un sistema di valori e di cultura che troppo spesso sono stati dimenticati e messi in discussione.
La fotografia impietosa di una maggioranza incapace di avere e dare una linea progettuale e politica unitaria, frutto delle tante anime che la compongono e della mancanza di leadership in capo al sindaco, rimandano il cuore del problema, preferendo iniziative ad personam, l’oggi al domani, ad una prospettiva di sviluppo. – prosegue la nota di Battipaglia Radici e Valori che attribuisce al fenomeno responsabilità politiche e incapacità politiche a non saper interpretare i tempi piuttosto che a un fenomeno nazionale legato alla denatalità, perché non si fanno più figli, e perché la nostra società è sempre più anziana, ma anche perché le regioni del Mezzogiorno sono interessate ad una forte emigrazione dei nostri giovani, i quali scelgono percorsi universitari in Città e Paesi diversi dai nostri, e quasi sempre poi, completati i corsi di studio, scelgono, nostro malgrado, di non tornare più nei luoghi originari di residenza. Una scelta che penalizza due volte il Sud: La prima perché per formare i figli mediamente si spendono risorse che si aggirano tra gli 80 e i 120mila euro, risorse che impoveriscono il Sud; La seconda che il bagaglio di conoscenze acquisite dai nostri ragazzi viene messo a disposizione laddove rimangono contribuendo ad arricchirli a totale sfavore del Sud.
Di qui Battipaglia Radici e Valori si chiede e chiede:
- Perché un giovane dovrebbe rimanere a Battipaglia?
- Quale politica incentivante viene adottata per aiutare le famiglie ad avere e crescere i figli?
- Quali i progetti messi in campo per intercettare i molteplici fondi messi a disposizione dall’Europa e dal Governo?
- Si è capaci di curare le continue ferite perpetrate ai danni dei cittadini e del territorio e che riguardano, per esempio, i rifiuti e la sanità?
Domande invero interessanti ma che in qualche modo con le varie legislazioni ordinarie ed emergenziali si è provveduto a rispondere come ad esempio vale per tutte “Torno al Sud” o le varie risorse ed incentivi dati alle giovani famiglie e ad i figli per Scuole, awili, libri, computer ecc. Certo si può fare sempre qualcosa in più, anche pretenderlo, e qui sembra che si stia intervenendo con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, tra l’altro si pone come principale obiettivo, quello di risolvere il Gap economico e sociale che negli ultimi anni si è visto crescere tra il Nord e il Sud, soprattutto per le politiche di un Parlamento sempre più nordizzato a forte trazione di partiti populisti, che pur di rastrellare risorse per pochi della così detta “Padania” hanno fatto man bassa di risorse economiche ordinarie e straordinarie, a scapito del Sud, (vedi gli 82miliardi del Pnrr a fondo perduto proprio per annullare il divario Nord-Sud, dei quali solo 40 sono stati indirizzati al Sud) ha trovato sponda in altri parlamentari silenti, incapaci e senza “zebedei” che hanno preferito ubbidire per conservare il loro scranno piuttosto che difendere le ragioni del Mezzogiorno.
Con forza – conclude la nota del Movimento Battipaglia Radici e Valori che fa riferimento a diverse valutazioni, alle quali noi ci permettiamo di ricordare che il saldo non è ancora disatroso solo perché hanno compensato i tanti bambini figli di immigrati ed extracomunitari, quelli che lavorano, spesso sfruttati dai nuovi padroni della Piana, che popolano le nostre scuole – poniamo sul tavolo questi argomenti, ritenuti da noi gli unici degni di nota e strategici per invertire la tendenza verso la totale deriva del nostro territorio, in termini politici, economici e sociali».
Battipaglia, 14 giugno 2022