La Regione ha commissariato il Piano di Zona S3

Il Piano di Zona S3 ex S5 è stato commissariato dalla Regione Campania per inadempienza progettuale ed inerzia operativa.

Commissariato il PdZ: tra responsabilità e colpe delle varie Amministrazioni e degli uffici. Da Cariello a Conte, passando dalla disastrosa gestione commissariale De Jesu nel corso del quale a settembre 2020 è giunta: uno schiaffo ai bisogni, alla povertà e alle persone fragili.

piano di zona S3 Eboli

POLITICAdeMENTE

EBOLI – Quello che si temeva è successo: Il Piano di Zona S3 ex S5 è stato commissariato per inadempienza progettuale ed inerzia operativa. La vicenda coinvolge 3 amministrazioni: Quella di Cariello; Quella del Commissario De Jesu; Quella di Conte; il provvedimento di Commissariamento della Regione giungeva il 1 giugno u.s., proprio nello stesso giorno in cui l’Ambito Territoriale Sociale di Eboli, con il rappresentante del Comune di Campagna che si asteneva, deliberava il parere contrario alla richiesta di quest’ultimo di cambiare Piano di Zona. 

Cosa dice, tra le tante cose il provvedimento regionale che si richiama alla legge regionale n. 11 del 2007, che si occupa di “Vigilanza e poteri sostitutivi”? Dice che: «La Regione esercita il potere sostitutivo nei confronti degli enti locali in presenza di accertata e persistente inattività nell’esercizio delle funzioni conferite, con grave pregiudizio per la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali. Dice ancora che l’esercizio del potere sostitutivo riguarda gli enti locali che non adempiono alle disposizioni di Legge e gli enti locali che non assicurano, come responsabili preposti alla gestione dei servizi la realizzazione degli interventi e la erogazione dei servizi programmati nel piano di zona e dei servizi che costituiscono i livelli essenziali delle prestazioni sociali, nonché gli enti locali che non assicurano, il rispetto della carta dei servizi da parte dei soggetti erogatori. Dice che la Giunta regionale, constatata l’inottemperanza da parte degli enti locali, assegna un termine per provvedere, alle inadempienze. E dice ancora che decorsi inutilmente i termine di e verificata la mancata giustificazione del ritardo, la Regione, con provvedimento del presidente, previa delibera della Giunta, interviene, sentiti gli enti locali inadempienti, in via sostitutiva anche attraverso la nomina di un commissario ad acta» così come è avvenuto.

Invece, secondo l’Amministrazione Comunale: La Regione Campania ha deciso di commissariare gli atti dell’esercizio 2020 del Piano di Zona di Eboli. Gli atti relativi a quell’anno, infatti, – secondo la nota stampa dell’Amministrazione comunale – non sono stati inviati nei tempi previsti la cui scadenza era maggio 2021, – data in cui il Comune era retto dal Commissario Prefettizio Antonio De Jesuquando l’attuale amministrazione non era in carica. – solamente un anno dopo e a 8 mesi dal suo insediamento – Il 12 maggio di quest’anno il Comune di Eboli ha chiesto una proroga dei termini. Gli atti in questione sono in realtà pronti, sebbene non siano stati ancora trasmessi. – e non si comprende per quale motivo non sono stati inviati se non solo – Martedì, infatti, saranno sottoposti al coordinamento per l’approvazione.

Chi non ha inviato gli atti e chi ha impedito a chi di non inviarli nei tempi giusti atteso che le linee guide del 2019 che sarebbero dovute uscire nel 2020 e a causa della Pandemia da covid fino a settembre 2020 non erano ancora uscite? 

«Scontiamo un ritardo pregresso. Ma quando ci siamo insediati abbiamo trovato una serie enorme di problemi, dalla carenza di personale, alle numerose assenze causa covid, alle inchieste giudiziarie con coinvolgimento non solo dei  livelli politici ma anche dei funzionari.  Tant’è che non era stata approvata neppure la programmazione 2019 per la quale siamo riusciti a completare l’iter giusto in tempo – ha spiegato l’assessore al Piano di zona Massimiliano CurcioNel frattempo i servizi, pur in assenza della formalizzazione della programmazione che avviene comunque a rendiconto come per tutti i piani di zona, sono stati egualmente erogati. In ogni caso il commissariamento del  2020 non blocca l’iter per la costituzione dell’azienda consortile che va avanti spedito. Siamo ormai alle ultime fasi. E vorrei aggiungere che all’atto dell’insediamento l’Amministrazione Conte, proprio a causa di quanto accaduto, si è trovata di fronte a comuni completamente sfiduciati che volevano fuoriuscire dall’ambito. E’ stato necessario un lungo lavoro per far percepire il cambiamento in atto e riuscire a non perdere pezzi. Nell’ultimo coordinamento, infatti, tutti i Comuni hanno approvato gli atti per procedere verso la nuova azienda».

Se fosse così semplice chiuderemmo ogni partita e riapriremmo subito le altre per modo tale da farle andare meglio. Ma purtroppo non è così in generale, in particolare riscontriamo che se si fosse rispettato i tempi non ci sarebbe stato nessun commissariamento. E quando le cose non vanno non sempre bisogna trovare sempre la colpa negli altri. Quando si amministra le cose pubbliche, indipendentemente dagli indirizzi politici, prerogativa di chi ha la responsabilità di amministrare avendo ricevuto mandato dagli elettori, bisogna far camminare le carte, osservare la legge, rispettare i tempi, specie quando si va ad intervenire sui diritti dei cittadini, e qui si tratta dei cittadini più deboli, più fragili. E se ripercorriamo i tempi e leggendo le carte, scopriamo che la Giunta Regionale (Delibera n. 138 del 22 marzo 2022) ha avviato il procedimento, nei confronti dell’Ambito Territoriale S03 ex S05 con Comune Capofila Eboli, per la mancata presentazione del Piano di Zona II annualità IV PSR e Piano Attuativo Locale 2020.

La nota del 22 marzo 2022 assegnava 30 giorni di tempo per provvedere al perfezionamento dell’iter amministrativo volto all’adozione degli atti indispensabili di pianificazione Piani di Zona e PAL, adottati i quali andavano trasmessi alla Regione tramite la piattaforma SIS; trascorsi i termini sarebbe stato attivato l’esercizio dei poteri sostitutivi attraverso la nomina da parte del Presidente di un commissario ad acta, così come è avvenuto, per la presentazione degli atti di pianificazione non adottati e presentati.

Nel provvedimento regionale si è appreso anche che la Direzione Generale politiche sociali ha richiesto infruttuosamente al PdZ gli atti conseguenziali:

  • prima il 19 aprile 2019 (Amministrazione Cariello), ma va anche aggiunto che Le linee guide del 2019 dovevano uscire nel 2020 tuttavia a causa della pandemia da covid fino a settembre 2020 non erano ancora uscite.
  • poi il 12 ottobre 2021 (Fine Amministrazione De Jesu, inizio Amministrazione Conte)
  • e di seguito il 21 marzo 2022 (Amministrazione Conte),

di implementare, nella piattaforma del SIS, l’applicativo relativo al monitoraggio dei Piani di Zona, conferendo i dati relativi all’avanzamento finanziario del Fondo Unico di Ambito in riferimento alla III annualità III PSR e I’annualità IV PSR.

Inoltre sempre nel nella nota del 21 marzo 2022 u.s., si fissava un ulteriore  termine ultimo del 15 aprile 2022 (Amministrazione Conte), anche questo inascoltato.

Il mancato perfezionamento dell’iter di presentazione del Piano di Zona e PAL riferito alla II annualità 2020 per l’Ambito S03 ex S05, con capofila Eboli, ha ostacolato, la piena attuazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali territoriali, costituendo un impedimento al monitoraggio delle attività e costituendo, per contro, un sintomo di inefficace azione amministrativa e/o finanche mancata erogazione dei servizi ai cittadini dell’Ambito con grave pregiudizio per la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali. Per queste motivazioni, e non altre, è stato disposto l’esercizio del potere sostitutivo della Regione nei confronti del PdZ S03 ex S05 con Comune Capofila Eboli, demandando, al Presidente della Giunta regionale la nomina di una Commissione composta da tre componenti ad acta – ovviamente a spese dell’Ente inadempiente, i quali nei tempi di 60 giorni assegnati loro dovranno predisporre tutti gli atti conseguenziali.

Che dire se non che questa situazione è veramente assurda se non irresponsabile, che coinvolge, nostro malgrado le tre ultime amministrazioni: Cariello, De Jesu, Conte; sottolineando la irresponsabile gestione del Commissariamento De Jesu, il quale pur racchiudendo in se tutti i poteri addirittura inopinatamente sospese ogni servizio. Purtroppo andando alla ricerca delle responsabilità non aiuta, aiuta semmai mettersi al tavolo e fare chiarezza, e se si ha gli “zebedei” bisogna assumersene ogni responsabilità piuttosto di scosciarsi a fare lo scaricabarile, semmai rapportandosi agli uffici competenti e comprendere se anche questi hanno avuto un peso decisivo in questo “schiaffone” e se è il caso rimuovere qialcuno se mostra limoti ed inadeguatezza.

Insomma anziché di andare a ritroso fino a giungere agli “Orazi e i Curazi” chi doveva vigilare sugli atti ed evitare che scadessero i tempi?

Eboli, 9 giugno 2022 (articolo aggiornato alle ore 11.00 del 9 giugno 2022) 

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