Inclusione sociale e soggetti fragili e vulnerabili, assegnate importanti risorse all’azienda consortile Agorà S10 di Palomonte
Finanziati sei interventi, cinque con 4,8 milioni, grazie all’associazione con i Piani di zona di Salerno e Cava; uno da 715 mila euro in forma singola
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
PALOMONTE – L’azienda consortile Agorà S 10 di Palomonte, l’ambito più piccolo della provincia, fa bingo portando a casa un risultato eccellente, il finanziamento di sei interventi che riguardano l’inclusione sociale di determinate categorie di soggetti fragili e vulnerabili come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza dimora. I fondi sono quelli del Pnrr.
Agorà ottiene 4 milioni e 800 mila euro, grazie a progetti presenti insieme agli ambiti di Salerno e di Cava dei Tirreni ; e 750mila euro con una partecipazione singola.
Si rivela vincente la strategia messa in atto dall’Azienda consortile di partecipare in associazione con gli ambiti più grandi della provincia, questo ha consentito di accedere a tutte le linee di investimento. Il Consorzio Sociale ha infatti partecipato a tutte e tre le linee di investimento dell’avviso e si vede approvati 6 sub-investimenti.
Eccoli nel dettaglio
Autonomia degli anziani non autosufficienti: € 2.460.000,00;
Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per le dimissioni anticipate e protette: € 330.000,00;
Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del burn out: € 210.000,00;
Povertà estrema housing first: € 710.000,00;
Povertà estrema-stanzioni di posta: € 1.090.000,00.
Inoltre, come Ambito Territoriale Sociale (ATS), in forma singola, vedono finanziato anche il sub-investimento
“Percorsi di autonomia per persone con disabilità, con € 715.000,00.
Infine, la partecipazione al sub-investimento Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei minori, ritenuto idoneo ma non finanziato (importo richiesto è € 211.500,00).
“Il nostro ambito ottiene un risultato importante, significativo che ci consente di sostenere le aree più fragili e con maggiori bisogni”, – dichiara più che soddisfatto il Direttore dell’Azienda Giovanni Russo – che ha fortemente voluto la partecipazione con gli ambiti di Salerno e di Cava. “E’ stata una scelta dettata dalla necessità di creare le condizioni per assicurarci il risultato dal momento che si competeva con 600 ambiti nazionali ed il nostro è il più piccolo della provincia, il secondo più piccolo della regione”.
Una scelta da bingo! Verrebbe da dire, e sicuramente lo è, questo significa che oltre a saper accedere ai finanziamenti è importante anche saper individuare i temi predominanti dei bisogni di un territorio, così come ha tecnicamente progettato il Direttore dell’Azienda Consortile Agorà S10 Giovanni Russo. Eppure lo stesso Russo era il Dirigente del Piano di Zona S3 ex S5 con capofila Eboli, di qui la domanda, come mai, sebbene fu l’ispiratore del progetto cje istotuova il Consorzio e sebbene diverse delibere di Consiglio Comunale che individuava anche l’organismo di coordinamento, non si è mai proceduto in quella direzione? Non lo ha fatto l’Amministrazione Cariello, sebbene ne avesse sostenuto e approvato le suddette delibere, non lo ha fatto il Commissario Prefettozio De Jesu che al contrario smontó, irresponsabilmente, quel poco che c’era, lasciando al proprio destino una platea numerosissima di persone senza servizi, non lo ha fatto nemmeno la neo-Amministrazione Conte, sebbene nelle sue intenzioni vi è quella di realizzare l’Azienda Consortile partendo d’accapo, talmente d’accapo, che non ha ripreso nemmeno le delibere che già lo avevano costituito, procurando un notevole ritardo e progettuale e di servizi. Forse non si è voluto? Forse era troppo legato all’Amministrazione Cariello? Forse non si è stati capaci di organiezare una proposta? Forse non si è voluto interpellare nemmeno per un consulto il Dott. Russo per paura di essere accusati di non avere un’idea? Troppi forse. Intanto il Piano di Zona S3 ex S5 è fuori dai finanziamenti Pnrr, aspetteremo una nuova Pandemia e un nuovo Pnrr, magari quello post confmitto ucraino. Intanto forse e senza forse, si potrebbe affidare il settore a qualche eserto vero.
Palomonte, 11 maggio 2022