La vicenda di Battipaglia, per l’ex Assessre Bruno: “è una città nel caos, merita di più”
Battipaglia non può essere governata in questo modo, ha bisogno di scelte, di una visione, di uniformità e certezza di regole per tutti senza distinzioni.
di Davide Bruno
per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «C’è un problema serio sia politico che amministrativo in una città che rappresenta una parte importante della Campania. – scrive in un articolo per POLITICAdeMENTE Davide Bruno ex Assessore alla programmazione e alle attività produttive dell’Amministrazione Francese – Un problema di classe dirigente che attualmente occupa le istituzioni. Battipaglia non può rimanere senza una guida, rimanere allo sbando. Oggi, nel 2022, il piano urbanistico è un documento programmatico che si compone di 2 parti: una parte a tempo indeterminato, il Piano strutturale che fornisce le indicazioni le regole generali sulla classificazione del territorio e il Piano operativo che ha durata di 5 anni e indica le modalità delle trasformazioni. La Regione ti dà la possibilità di approvare questi due atti in tempi diversi e non quindi insieme.
Tutto questo per dire ma una città può stare senza programmazione?
Indipendentemente se un intervento venga fatto secondo il piano urbanistico o per una legge straordinaria come il Piano Casa, si può avere un’amministrazione pubblica che programma e ha una visione delle cose da fare? Io penso di sì e che sia un diritto sacrosanto di una comunità. Il fatto che non si capisce il piano urbanistico cosa prevede e che ci sia stata una gestione non condivisa e non razionale a partire dalla visione per non parlare di scelte che i cittadini non conoscono, fa venire fuori una situazione grottesca politicamente. Ha portato alle mie dimissioni e dopo 7 mesi si dimette un altro assessore all’urbanistica. Due assessori che si dimettono in 7 mesi non sono un episodio isolato o personale, il sindaco ha il dovere di rispondere e di chiarire in quanto primo responsabile politico dell’amministrazione. Io mi sono scontrato su cose oggettive, ho sollevato problemi e questioni che ad oggi non sono stati affrontati né risposti.
Ma sono problemi e questioni che stanno sbandando una città intera nel suo futuro: i fondi comunitari bloccati, il PUC non approvato, la mancanza degli standard per garantire una migliore vivibilità.
Da assessore proposi e portai in consiglio comunale il regolamento sulla monetizzazione fino a 200 mq, oltre si decideva in Consiglio comunale
In pratica fino a 200 mq si poteva monetizzare, per dimensioni superiori decideva il consiglio comunale e c’era l’obbligo di istituire capitoli di bilancio per reperire nella stessa zona dell’intervento gli standard più funzionali. Il regolamento fu ritirato senza motivo. Una ferita per la città e una miopia evidente da parte di chi guida l’amministrazione. Ecco in questo episodio c’è un esempio generale. Battipaglia non può essere governata in questo modo, ha bisogno di scelte, di una visione, di uniformità e certezza di regole per tutti senza distinzioni».
Battipaglia, 10 maggio 2022