Lioi (Associazione 360°) esulta per l'affossamento della "Legge bavaglio"

E’ una vittoria storica per il potere delle persone in Italia, ma bisogna ancora combattere.

Rodotà: “tra la politica e le persone è stato aperto un canale, una distanza che pareva incolmabile per un momento è stata colmata”.

Vincenzo Occhiofino

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo lo sfogo “liberatorio” di Antonio Lioi Componente, cofondatore e animatore della nuova “Associazione  politico-culturale 360°” di cui è Presidente il Dottor Vincenzo Occhiofino. Lioi fonda la sua esultanza riferiendosi all’affossamento della così detta “Legge bavaglio“, che il Governo Berlusconi insieme ad altre proposte di legge antidemocratiche, si ostinava a proporre e voler approvare in Parlamento.

A tale proposito, e solo per informazione, giova ricordare che il blog POLITICAdeMENTE è stato tra i promotori  Nazionali di questa grande battaglia di civiltà, e per questo non si può che non essere orgogliosi, ma i pericoli non sono del tutto scongiurati, sono sempre dietro l’angolo.

Avanza a tutti i livelli una idiosincrasia nei confronti della informazione e della critica. Questa condizione non è solo il gruccio di Silvio Berlusconi e dei suoi “gaglioffi“, ma prende un poco tutti quelli che a vario titolo rappresentano qualche cosa o che vorrebbero rappresentare qualcosa. Prende uomini di destra e di sinistra poco avvezzi a mettere in discussione le proprie iniziative e quindi non digeriscono nessun tipo di intromissione riguardo solo alla discussione, figurarsi poi alle critiche.

Purtroppo questa insofferenza prende anche quelli che sono in buona fede, oltre a quelli che pensano di sedersi sempre dalla parte dei giusti o di chi ha ragione, e prende anche alcuni dell’Associazione 360°, tra l’altro nata per discutere e stimolare il dibattito politico e per affermare le libertà.

Infatti il Presidente della novella “Associazione 360°“, proprio per aver subito una critica da POLITICAdeMENTE e dallo scrivente, ha mostrato di somigliare in qualche modo a quelli che Lioi ritiene siano stati battuti, non salutando e non rivolgendo la parola a chi si è permesso di associarlo solo alla critica.

Occhiofino Sgroia

Poichè conosco da tempi immemorabili sia Lioi che il dott. Occhiofino, non riesco a comprendere il suo comportamento. Immaginando non si sia dimenticato frequentazioni e conoscenze dello scrivente, posso attribuire al suo modo di rapportarsi diverse cause: Le nuove frequentazioni politiche? Una condotta illiberale? Maleducazione?

Ad excludendum, non credendo che le sue nuove frequentazioni, tra l’altro ottime persone, abbiano influito negativamente sull’Occhiofino, restano le altre due: una sarebbe da inquadrare nelle persone da cui dobbiamo difenderci perchè illiberali e sostenitori di principi liberticidi, che Lioi e la nuova “Associazione 360°” vorrebbe combatte; l’altra,  solo nella maleducazione.

Tutte e tre le condizioni stridono con il ruolo. Ma sotto questi fiumi scorre tanta di quell’acqua e si spera che prima o poi ci sia un bagno di modestia e di civiltà.

Noi aspettiamo.

……………  …  …………….

di Antonio Lioi
Associazione 360°

legge-bavaglio

Ce l’abbiamo fatta: la “legge bavaglio” per ora è stata affossata, e alcuni osservatori dicono che sia stata definitivamente stralciata!

Abbiamo assistito a una sbalorditiva inversione di marcia: solo 2 settimane fa sembrava inevitabile che questa legge liberticida passasse, aggiungendosi ai tanti oltraggi alla democrazia del regime di Berlusconi. Ma dopo una mobilitazione mai vista prima di oltre 340.000 cittadini on-line e tanti altri nelle piazze, il vento politico ha cominciato a soffiare dalla parte opposta, e Berlusconi si è dovuto arrendere.

Si tratta di una vittoria storica per il potere delle persone in Italia: è la prima volta che la mobilitazione popolare è riuscita a cambiare l’agenda parlamentare. Il Prof. Stefano Rodotà ha detto che “tra la politica e le persone è stato aperto un canale, una distanza che pareva incolmabile per un momento è stata colmata”.

Insieme siamo riusciti a mettere alle strette Berlusconi e la sua politica fondata sull’interesse privato. Ora dobbiamo cogliere l’occasione di questa vittoria per moltiplicare i nostri sforzi: pretendere leggi efficaci per debellare la corruzione, far venire alla luce le forze oscure che tramano nell’ombra per controllare lo stato, difendere la libertà di stampa e assicurarsi che vengano finalmente adottate le riforme per una giustizia giusta e non asservita all’interesse di pochi.

Grazie alle firme on-line, ed alcuni di noi sono stati firmatari, la legge bavaglio “per ora” è stata fermata. Speriamo in tempi migliori .

Antonio Lioi

3 commenti su “Lioi (Associazione 360°) esulta per l'affossamento della "Legge bavaglio"”

  1. L’esultanza è del tutto giustificata ed eticamente corretta,del resto le conseguenze di una sua eventuale approvazione, al di là degli impedimenti alle indagini per forze dell’ordine e magistratura, sarebbero indegne di un Paese democratico. In estrema sintesi, la nuova normativa avrebbe imposto alla stampa il silenzio su importanti vicende di interesse generale che, proprio per questo, la categoria dei giornalisti ha non soltanto il diritto, ma il dovere deontologico di rendere note.In questi anni, diverse importanti vicende sono state rese note proprio grazie alla pubblicazione di materiale che la nuova legge avrebbe voluto tenere nascosto. E’ vero, in qualche caso si è andati oltre, rendendo di dominio pubblico informazioni di carattere personale e non d’interesse generale. Addio al giornalismo come servizio al lettore e all’opinione pubblica. Scampato l’ addio alle cronache che consentono di osservare da vicino come funzionano i poteri, lo Stato, i controlli, le autorità, la società. È vero, in alcuni casi l’ostinazione a raccontare le opacità del potere ha convinto il giornalismo ad andare oltre i confini del codice penale violando il segreto. È il suo mestiere, in fondo, perché la libertà di stampa è nata nell’interesse dei governati e non dei governanti e quindi non c’è nessuna ragione decorosa per non pubblicare documenti che raccontano alla pubblica opinione – ricordate un governatore della Banca d’Italia? – come un’autorità di vigilanza protegge (o non protegge) il risparmio e il mercato. Ciò nonostante, e visto che l’attuale legislazione già punisce tali abusi, credo che non si possa far prevalere il diritto alla ‘privacy’ di chi ha scelto di ricoprire un ruolo pubblico su quello d’informare e di essere informati.

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  2. Caro Massimo, confermo che ci conosciamo da molto tempo, io più avanti negli anni di te.Ti ho sempre “osservato” con attenzione. Sai chi porta un cognome “importante” per i rapporti di parentela con politici di rango, non ha vita facile, perchè noi meridionali in particolare abbiamo sempre un pò “di puzza sotto il naso” e non ci rapportiamo con le persone per quelle che sono ma spesso – meno male non sempre e non per quanto mi riguarda da parte mia nei tuoi confronti- per quello che appaiono e per i loro “cognomi”. Non conosco i motivi perchè Vincenzo Occhiofino ha dei comportamenti nei tuoi confonti, che giudichi molto negativamente, posso dirti a proposito della sua Presidenza e della mia vice-presidenza della neo 360 di Eboli che abbiamo condiviso insieme ( con molte altre persone) il fatto che TrecentoSessanta , nata a Roma nell’estate 2007, ” con l’intento di aggregare uomini e donne con la voglia di impegnarsi nell’attività politica e culturale, nelle istituzioni a livello centrale e locale,intende affermarsi come luogo di approfondimento politico, con la metodologia di lavoro che in qualche modo le è costitutiva. Vale a dire: sguardo aperto a 360 gradi, tensione costante a un riformismo coerente, capacità di lasciarsi alle spalle schemi ideologici superati dalla storia”.
    Mi conosci e sai che quando sposo una causa con convinzione mi impegno con fervore e lealtà. Guardo con attenzione ai partiti di oggi, ma NON MI PIACCIONO.
    I rapporti personali, sai, sono poi condizionati da tanti fattori umani e non prendertela. Voglio ricordarti una frase che mi diceva spesso un carissimo AMICO che dal 1979 non c’è più. Tanino Petraglia diceva: sai Antonio io ho avuto un sacco di Amici ed un sacco di Compagni, ma POCHISSIMI AMICI-COMPAGNI. Questo vale anche per me, no sò se vale anche per te………………..! Ad maiora, antonio

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