Il PD di Pontecagnano sfiducia Ernesto Sica

PONTECAGNANO – Riceviamo e pubblichiamo il seguente Comunicato Stampa del Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Pontecagnano Faiano, al quale sono allegati anche altri due documenti: La lettera ai Consiglieri Comunali, e la richiesta ufficiale di Sfiducia al Sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica.

I documenti pubblicati integralmente, rappresentano l’affondo finale che il Gruppo Consiliare del PD fa nei confronti di Sica, sempre più coinvolto nelle indagini della così detta “Loggia P3”. Nella Vicenda come si Ricorderà, sono coinvolti a vario titolo dicersi personaggi della politica e del mondo degli affari a livello nazionale, tra cui: Denis Verdini, Coordinatore del PdL; Marcello Dell’Utri; Nicola Cosentino; Il Governatore della Sicilia Cappellacci; Il Faccendiere Flavio Carboni e a personaggi.

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COMUNICATO STAMPA DEL 4 AGOSTO 2010

Ernesto Sica

VIA LA FASCIA AD ERNESTO SICA: I CONSIGLIERI DEL PD FIRMANO LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO DI PONTECAGNANO FAIANO

E’ stata protocollata stamane, presso il Comune di Pontecagnano Faiano, una mozione di sfiducia al Sindaco Ernesto Sica.

Il documento porta la firma del gruppo consiliare del Partito Democratico, costituito dai seguenti membri: Giuseppe Lanzara, Francesco Longo, Vincenzo Sabatino, Lorella Sabbatino ed Enrico Vergato.

Nell’atto si adduce, come motivazione della richiesta, “il coinvolgimento del Sindaco di Pontecagnano Faiano nell’inchiesta nella quale la magistratura configura un comitato affaristico a largo raggio d’azione che ha portato la nostra città alle cronache nazionali ed Ernesto Sica alle dimissioni da assessore regionale”.

Si legge, inoltre, che: “non è una leggerezza tentare di distruggere la buona reputazione di un uomo, per di più compagno di partito, esponendolo alla vergogna dei familiari, degli amici, dei conoscenti (Caldoro); non è una leggerezza essere amico di un pregiudicato (Martino) che continua a delinquere; non è una leggerezza avere tenuto nella giunta comunale (la nostra) un assessore, Umberto Accettullo, che il 23.9.2009 conversava con lo stesso Martino a proposito dell’affare eolico in Sardegna; non è una leggerezza accettare la carica di assessore regionale dalle mani di colui che si è cercato di diffamare; non è una leggerezza sedergli accanto come se nulla fosse, finché non si è stati scoperti”.

Sulla base di tali fatti, i consiglieri comunali del Pd di Pontecagnano Faiano hanno ritenuto sottolineare che “Ernesto Sica non è più degno di rappresentare e di amministrare la nostra città”.

Per formulare, agli organi di competenza, la richiesta di una “convocazione, entro i termini previsti dalla legislazione vigente, del consiglio comunale al fine di mettere in discussione e deliberare la superiore mozione di sfiducia”, occorre la sottoscrizione di 8 consiglieri comunali (i 2/5 dell’assise). Per tanto i firmatari della nota hanno, consegnato una lettera destinata ai rimanenti componenti del consiglio comunale affinché “spinti dal senso di responsabilità e dall’onestà intellettuale, sottoscrivano la mozione di sfiducia al sindaco in modo che si possa rimettere il mandato ai cittadini per il bene della nostra città”.

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Ai Consiglieri comunali
E p.c.
Al  Presidente del consiglio comunale

Oggetto: richiesta di sottoscrizione per la MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO

Il coinvolgimento del sindaco Ernesto Sica nell’inchiesta sul dossier diffamante il governatore della Campania Stefano Caldoro, i suoi rapporti con un pregiudicato, la mala gestione che ha avviato il Comune di Pontecagnano Faiano al dissesto finanziario rendono necessario il nostro appello.

Ti chiediamo, spinto dal senso di responsabilità e dall’onestà intellettuale, di sottoscrivere la mozione di sfiducia al sindaco affinché si possa rimettere il mandato ai cittadini per il bene della nostra città.

Pontecagnano Faiano, lì 4 agosto 2010

IL GRUPPO CONSILIARE PD
Giuseppe Lanzara, Francesco Longo, Vincenzo Sabatino, Lorella Sabbatino, Enrico Vergato

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MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO

ai sensi dell’art 52 T.U. Enti Locali ed art. 54 Statuto Comunale

Al  Presidente del Consiglio Comunale
Al Segretario Comunale

E p.c.
Al  Prefetto della Provincia di Salerno

I sottoscritti firmatari della presente, Consiglieri Comunali di Pontecagnano Faiano, propongono la mozione di sfiducia al Sig. Sindaco Ernesto Sica per i motivi appresso indicati.

PREMESSO CHE

il 6 luglio 2010 il Tribunale ordinario di Roma, Sezione giudici per le indagini preliminari, Ufficio 21, ha emesso una ordinanza di arresto nei confronti di Carboni Flavio, nato a Sassari il 14.1.1932; Lombardi Pasquale, nato a Montesarchio (Benevento) il 19.8.1933; Martino Arcangelo, nato a Napoli il 20.2.1947. Essi sono accusati di associazione a delinquere di natura segreta allo scopo di corruzione, abuso di ufficio, diffamazione, violenza privata e contro organi costituzionali; con la recidiva per Carboni e Martino. Tutti e tre attualmente sono in carcere.

Le prove raccolte provengono in gran parte da intercettazioni telefoniche ed ambientali. Nelle intercettazioni, il 14 gennaio 2010, compare per la prima volta un colloquio tra “tale Sica Ernesto, sindaco di Pontecagnano” e Martino Arcangelo, imprenditore napoletano, ex assessore socialista e già nel passato condannato a tre anni di reclusione per concussione (cioè estorsione da parte di un pubblico funzionario). Le telefonate tra Sica e Martino sono numerose e si svolgono per poco più di un mese; esse sono tutte centrate sullo stesso argomento: diffamare Stefano Caldoro, facendolo passare per un pervertito frequentatore di transessuali, allo scopo di stroncarne la candidatura a governatore della Campania. Tale manovra avrebbe dovuto favorire la candidatura di Cosentino già  stato oggetto di ordinanza di arresto da parte della Magistratura per il reato di concorso esterno in associazione camorristica;

ACCERTATO

il coinvolgimento del Sindaco di Pontecagnano Faiano in questa inchiesta, nella quale la magistratura configura un comitato affaristico a largo raggio d’azione che ha portato la nostra Città alle cronache nazionali ed Ernesto Sica alle dimissioni da assessore regionale.

Ai giudici che lo hanno interrogato, il 17 luglio scorso, Cosentino ha risposto di non avere mai saputo né partecipato al tentativo di diffamare Caldoro. Il giorno precedente, 16 luglio, Sica (che a maggio era stato nominato assessore dallo stesso Caldoro e poi ai primi di luglio – dopo lo scandalo – si era dimesso) aveva dichiarato agli stessi giudici di Roma che egli non aveva mai avuto a che fare con la massoneria né con l’affare eolico. << Il dossier contro Caldoro? C’erano delle voci osé sul suo conto. Io le ho rilanciate on line…Ho provato a fare l’outsider [cioè ho provato a candidarmi al posto di Caldoro]…ho partecipato alla chiacchiera, ho mandato in rete una diceria. Sì l’ho fatto e che è? Una diffamazione, stop. Una leggerezza.>> Queste sono le incredibili dichiarazioni rese da Sica ai magistrati che lo interrogavano.

Di diverso avviso è Roberto Saviano, l’autore di Gomorra, che sul giornale la Repubblica del 17 luglio scorso afferma che Sica apparterrebbe ad un banda che traffica voti per affari, il cui capo sarebbe Cosentino, già di fatto accusato dalla Magistratura per concorso in associazione camorristica.

Nel dubbio e nell’attesa del futuro giudizio dei giudici, restiamo ai fatti.

Il semplice buon senso ci indica quanto segue.

Non è una leggerezza tentare di distruggere la buona reputazione di un uomo, per di più compagno di partito, esponendolo alla vergogna dei familiari, degli amici, dei conoscenti; non è una leggerezza essere amico di un pregiudicato (Martino) che continua a delinquere; non è una leggerezza avere tenuto nella giunta comunale (la nostra) un assessore, Umberto Accettullo, che il 23.9.2009 conversava con lo stesso Martino a proposito dell’affare eolico in Sardegna; non è una leggerezza accettare la carica di assessore regionale dalle mani di colui che si è cercato di diffamare; non è una leggerezza sedergli accanto come se nulla fosse, finché non si è stati scoperti.

Per tutti questi motivi, la conclusione è che Ernesto Sica non è più degno di rappresentare e di amministrare la nostra Città.

E questa è la sola certezza che oggi abbiamo.

Per quanto sopradetto i sottoscritti Consiglieri Comunali:

CHIEDONO

Alla S.V. la convocazione, entro i termini previsti dalla legislazione vigente, del Consiglio Comunale al fine di mettere in discussione e deliberare la superiore mozione di sfiducia.

Pontecagnano Faiano lì 30/07/2010

I Consiglieri firmatari della mozione, con le motivazione sopradescritte, sono:
Giuseppe Lanzara, Francesco Longo, Vincenzo Sabatino, Lorella Sabbatino, Enrico Vergato

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