L’UOC di Chirurgia Generale di Battipaglia Centro di Alta Formazione in Chirurgia Generale e Mini-Invasiva di base 2022.
Sulla scelta dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani il primario Dott Francesco La Rocca: «Ospiteremo quindi i giovani colleghi che ne faranno richiesta come già accade per gli specialisti in formazione. E’ un orgoglio per tutti noi e un riconoscimento all’attività svolta dal nostro gruppo in questi quattro anni». Complimenti dalla Sindaca Francese.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «L’ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) ha individuato l’UOC di Chirurgia Generale di Battipaglia come Centro di Alta Formazione in Chirurgia Generale e Mini-Invasiva di base per l’anno in corso. – dichiara il Dott. Francesco La Rocca Primario del Reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale Santa Maria della Speranza – Ospiteremo quindi i giovani colleghi che ne faranno richiesta come già accade per gli specialisti in formazione. E’ un orgoglio per tutti noi e un riconoscimento all’attività svolta dal nostro gruppo in questi quattro anni».
Appresa la notizia, la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, che si è sempre battuta per il potenziamento dell’Ospedale di Battipaglia fino a legarsi simbilicamente ai cancelli d’ingresso, si è subito congratulata per la scelta: “Questa scelta conferma che si deve puntare e con convinzione sulle specialistiche e sulle innovazioni, ma anche sui giovani, fornendo loro opportunità e soprattutto tecnologie e maestri. Complimenti al Dott. Francesco La Rocca” .
Le Scuole ACOI nascono con la “Scuola Nazionale Ospedaliera di Chirurgia” (SNOC), fondata fra il 1990 ed il 1993. La necessità di istituire una Scuola Ospedaliera nasceva dall’impossibilità da
parte delle Scuole di Specializzazione Universitarie di garantire agli specializzandi una sufficiente preparazione pratica, permettendo agli stessi, pertanto, di recarsi liberamente negli ospedali, non essendo prevista alcuna remunerazione.
La Direttiva Europea inerente alla retribuzione degli specializzandi è stata disattesa dall’Italia per un lungo periodo, con ricorsi e richieste risarcitorie allo Stato che ancora oggi si trascinano nelle aule dei tribunali. La Scuola voleva essere, quindi, la risposta dell’Ospedale al mondo Universitario: l’insegnamento del saper fare, rispetto al solo sapere, principio in chirurgia irrinunciabile.
Quella prima esperienza si basava su un corso scolastico della durata di 5 anni, durante i quali veniva garantita ai discenti la frequenza nelle sedi ospedaliere disponibili. Questo permetteva di colmare il gap educativo con la formazione istituzionale universitaria attraverso un Percorso che aveva la concretezza delle Scuole Ospedaliere. Tale percorso veniva certificato su un libretto che riportava le procedure eseguite, compilato dai tutori ed esibito dai discenti durante le prove di esame sostenute nell’ambito del Congresso Nazionale ACOI.
Lo sviluppo della Chirurgia e delle sue metodiche, sempre più legate al progresso tecnologico, determinarono l’evoluzione della Scuola Nazionale Ospedaliera verso l’assetto seguito fino ai nostri giorni, contraddistinto da due ben distinte caratteristiche:
- si tratta di scuole tematiche, quindi con un indirizzo specifico – vengono denominate “Scuole Speciali” – per esempio l’insegnamento della Laparoscopia che in quegli anni stava emergendo in tutta la sua potenzialità;
- non fanno più capo ad ACOI Nazionale, ma ad un chirurgo che si assume la direzione della Scuola, e al suo Ospedale, che quindi diventa sede della stessa.
Battipaglia, 31 marzo 2022