Dopo la Cisl allarme per i disservizi al P.O. di Battipaglia arriva anche dal Movimento “Battipaglia Radici e Valori”.
“L’estate scorsa, il nostro coordinatore Luigi Spera si era già fatto promotore di un sit-in all’ingresso dell’Ospedale, raccogliendo più di 1.500 firme contro la chiusura della TIN (terapia intensiva neonatale)”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «Il grido di allarme, lanciato nella nota del sindacato Cisl relativa all’Ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia e riguardante il rischio serio di gravi disservizi a danno dell’utenza, non può lasciarci indifferenti. – si legge nella nota stampa del Movimento “Battipaglia Radici e Valori” – Già un mese fa, con un nostro intervento, avevamo segnalato il problema e la carenza di personale medico e paramedico, soprattutto in alcuni reparti, da sempre fiore all’occhiello del nostro nosocomio.
L’estate scorsa, inoltre, il nostro coordinatore Luigi Spera – prosegue la nota di BReV – si era già fatto promotore di un sit-in all’ingresso dell’Ospedale, raccogliendo più di 1.500 firme contro la chiusura della TIN (terapia intensiva neonatale). – si aggiunge – La Regione Campania, nel mentre discute dell’ipotesi di realizzazione della torre oncologica presso il S. Maria Della Speranza, non continui a prendere in giro ulteriormente la nostra comunità, decidendo quale reparto deve vivere e quale morire.
Intervenga immediatamente e concretamente con un piano di riequilibrio nella distribuzione del personale, che fornisca ai reparti esistenti professionalità e attrezzature per garantire il prosieguo delle attività. – conclude la nota stampa del Movimento Battipaglia Radici e Valori – Attività, che ricordiamo, riguardano la salute di una vastissima area, l’unica a Sud di Salerno fino a Sapri. Si unisca seriamente a questo allarme anche l‘Amministrazione Comunale di Battipaglia, portando avanti le tematiche utilizzate soprattutto nell’ultima campagna elettorale».
Battipaglia, 29 marzo 2022