Il 18 marzo i rifiuti dalla Tunisia arrivano a Persano e… nasce il Coordinamento “Salute Ambiente e Territorio” della Piana del Sele.
Le richieste: un incontro dei Sindaci il giorno 13 nel Salotto comunale di Battipaglia; Che si caratterizzino e si verifichi la presenza di radioattività nei rifiuti. E l’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente ISDE Italia con una lettera al Prefetto e alla Regione chiede la caratterizzazione dei rifiuti.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
PERSANO (SERRE) – «Oggi 13 marzo si è costituito il nucleo proponente del coordinamento delle associazioni e dei movimenti della Piana del Sele e delle aree che su di essa gravitano “SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO”, – si legge nella nota che ci è giunta ma che segue l’incontro che alcuni proponenti hanno tenuto a Eboli il 12 u.s. e altri in precedenza – che ha visto la presenza di associazioni di Battipaglia, di Eboli, di Serre, in contatto con associazioni e movimenti di Capaccio-Paestum, di Albanella e di Contursi, oltre che singoli cittadini mossi solo dal loro spirito di partecipazione alla vita del proprio territorio, e che intende rapidamente coinvolgere altre associazioni, movimenti e comitati di tutti i Comuni dell’area, indipendentemente dalla “vicinanza politica”, dal campo d’intervento in cui operano.
Il COORDINAMENTO nasce sull’onda della emergenza legata alla questione dei rifiuti rimandati indietro dalla Tunisia che la Regione Campania intende stoccare nell’area militare di Persano, – si aggiunge nel comunicato dei proponenti tra i quali Francesco Musumeci, Loredana Marino, Mimmo Maglio, Gerardo Rosania, Baldassarre Chiaviello, i quali tra l’altro precisano che nulla ancora è costituito rimandando alla manifestazione di protesta che organizzeranno per il giorno 18 p.v., data in cui i rifiuti delle ecoballe contenute nei 33 container che la Tunisia ci ha reinviato a Salerno e che avranno come destinazione l’Area Militare di Persano, nel Comune di Serre – dove ancora sono stoccate da 14 anni oltre 40 mila tonnellate di ecoballe e le roulotte della emergenza post sismica del 1980, con un ulteriore sfregio ad una area intera che da anni fa i conti con “ emergenze rifiuti” di ogni tipo, ma si ripropone di essere un momento di raccordo della azione dei movimenti sulla intera partita delle questioni ambientali nell’area del Sele e non solo, per dare a tali battaglie maggiore forza ed efficacia tessendo anche una rete di interrelazione con i livelli istituzionali locali.
In questa logica guardiamo alla battaglia dei cittadini di Buccino sulla questione della allocazione nella loro area industriale di una fonderia, o alla azione dei movimenti di cittadini sorti sulle questioni della mobilità: dall’Alta Velocita alla “Eboli Calitri” ecc. – si legge ancora nel comunicato stampa pervenutoci – Sulla questione dei rifiuti a Persano in una di collaborazione e di rafforzamento della azione delle amministrazioni comunali , chiediamo:
- Un incontro con il coordinamento dei Sindaci dei Comuni della Piana del Sele, che era stato proposto di costituire già a partire dal Consiglio Comunale aperto di Serre, per fare il punto sulla questione dei rifiuti destinati a Persano, da svolgersi mercoledì 16 a Battipaglia nel “Salotto Cittadino” presso il Municipio di quella città;
- Che si proceda, nell’interesse della salute di tutti i cittadini e per la tranquillità di tutti i soggetti interessati in questa vicenda, alla verifica della eventuale presenza di radioattività nei rifiuti tornati dalla Tunisia contenuti nei container, per altro con sigilli rimossi, depositati e posti sotto sequestro presso il porto di Salerno;
- Che le operazioni di “caratterizzazione” di quei rifiuti, ovunque vengano effettuate, prevedano anche la presenza di tecnici ed esperti nominati dal coordinamento dei Sindaci in accordo col coordinamento delle associazioni e dei movimenti, o prevedendo un esperto nominato autonomamente da quest’ultimo;
- Che tutti i comuni interessati adottino apposito atto deliberativo di ufficializzazione del coordinamento dei Sindaci della Piana del Sele, vero momento di svolta nei rapporti istituzionali fra questa area ed i livelli istituzionali sovra comunali e che noi vediamo con grande positività, che in uno spirito di partecipazione, di collaborazione e condivisione proponiamo sia aperto al coordinamento delle associazioni;
- Che ogni Sindaco interessato adotti una ordinanza di divieto di transito sul proprio territorio di camion che portano rifiuti indirizzati verso il sito di stoccaggio di Persano, pur sapendo che la stessa assume carattere soprattutto simbolico, ma che può essere un momento di dimostrazione del fatto che una intera area si muove in modo coordinato e unitario su vicende di questa delicatezza;
- Che, nel caso sia confermato lo spostamento dei rifiuti verso il sito militare di Persano, i Sindaci si facciano carico, con apposito manifesto pubblico o comunque forma di comunicazione pubblica, di invitare i propri cittadini alla partecipazione alla manifestazione pacifica di protesta che si andrà ad organizzare, ed a cui il Coordinamento Salute, Ambiente e Territorio darà la massima collaborazione per una forte presenza ;
- Che in questa battaglia, come in tutte quelle che ineriscono alle questioni ambientali e di sviluppo della nostra area, le amministrazioni Comunali coinvolgano i settori produttivi e le forze sociali, che da queste scelte imposte dall’alto, finiscono per essere i soggetti maggiormente danneggiati;
Il coordinamento Salute, Ambiente e Territorio della Piana del Sele si ripropone di proseguire la propria attività di raccordo, e di costruzione di una rete, delle associazione dei movimenti e dei comitati della Piana del Sele e delle aree che su di essa gravitano, anche al di là della specifica questione dei rifiuti che si intendono stoccare nel sito di Persano, proponendosi come elemento di collaborazione, stimolo, proposta e critica alle Amministrazioni Comunali di una area vasta come la Piana del Sele con le quali si intende aprire una forma di interlocuzione su tutte le questioni ambientali pur nel rispetto della autonomia di ognuno e del ruolo degli organi comunali democraticamente eletti con i quali ci si vuole interfacciare non certo porsi in alternativa, partendo:
- Dai Sub Ambiti Distrettuali (SAD) che si stanno costituendo in questi giorni in tutta la Provincia di Salerno, di cui non convince la composizione che risponde più a logiche di omogeneità politiche piuttosto che di omogeneità territoriale ed economica come vorrebbe la legge, e la cui istituzione vorremmo evitare si risolva nella creazione dell’ennesimo carrozzone;
- Dalla realizzazione della impiantistica necessaria per rendere “autosufficienti” i Sub Ambiti, che riteniamo debba passare attraverso una ricomposizione della frattura fra istituzioni e cittadini, sfiduciati da decine di episodi in cui gli impegno assunti dai livelli istituzionali non sono stati mantenuti. Il modo migliore per ricomporre questa frattura, a nostro avviso, è la realizzazione di una forma di controllo democratico degli impianti stessi, aprendoli alla presenza nei momenti di verifica di esperti nominati dai cittadini. Nessuna sindrome di Nimby, quindi, ma la necessità di trasparenza nelle scelte e nelle gestioni dell’impiantistica pubblica.
- Dalla necessità di sottrarsi una sorta di “monopolio” della gestione dei rifiuti da parte dei privati, causa di tanti elementi di emergenza che si sono avuti nel corso degli anni;
- Dalla promozione e diffusione della cultura della raccolta differenziata, attraverso un lavoro sinergico fra istituzioni e cittadini che consenta di acquisire, a partire dalle scuole, momenti informativi ed educativi sulla raccolta differenziata e più in generale sul rispetto dell’ambiente, bene prezioso, soprattutto in una realtà come quella Piana del Sele la cui vocazione all’agricoltura ed al turismo balneare e ambientale rimane una grandissima occasione di sviluppo e crescita. Cosa fondamentale in una realtà dove i dati demografici ci raccontano di una progressiva “fuga” soprattutto da parte delle giovani generazioni.
Il Coordinamento vuole, ancora, essere momento di promozione di confronto fra le istituzioni ed i cittadini anche sulle grandi scelte strategiche da farsi per lo sviluppo territoriale a partire dall’utilizzo dei fondi del P.N.R.R., grandissima occasione per la nostra area geografica, che a nostro avviso non possono essere concentrati su meri interventi di manutenzione straordinaria (sicuramente anche essi necessari per rendere un comune più bello e vivibile, visto la carenza di finanziamenti degli ultimi anni.) ma che sicuramente devono essere concentrati su interventi strategici sovra comunali capaci di determinare, o per lo meno stimolare, lo sviluppo dell’area intera, creando finalmente opportunità per i nostri giovani, molto spesso altamente professionalizzati ma impossibilitati a utilizzare sul territorio quelle competenze e quelle conoscenze. – conclude la nota del coordinamento Salute, Ambiente e Territorio della Piana del Sele. – Riteniamo nell’interesse dei comuni e delle comunità che si apra un confronto vero, intenso, sul disegno complessivo dell’area del Sele, coinvolgendo il mondo della produzione, il mondo della cultura e le forze sociali. In questa logica un raccordo del mondo associazionistico, con il coinvolgimento di singoli cittadini, può svolgere un ruolo davvero prezioso se vogliamo far si che il concetto di “partecipazione attiva” non resti soltanto una aspirazione di cui parlare nei pubblici convegni o in occasione di appuntamenti elettorali».
Ma nel frattempo è giunta da parte dall’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente ISDE Italia regionale e provinciale una nota ufficiale a firma del Dr Gaetano Rivezzi e Francesco Musumeci avente ad oggetto:
Richiesta caratterizzazione per Rilevamento Radionuclidi nei rifiuti provenienti dalla Tunisia da parte della società scientifica internazionale “International Society Doctors for Environment Medici per l’Ambiente della Campania” invitata dal coordinamento delle associazioni locali Salute & Ambiente della piana del Sele, coinvolte in tale problematica.
che si allega qui di seguito, alla quale sarà difficile da parte del Prefetto di Salerno in testa, del Presidente della Regione, del Sindaco di Salerno e tutti gli altri destinatari evadere questa richiesta che apre un altro fronte, tra l’altro mai chiuso: la pericolosità di alcuni rifiuti che non possono essere trattati come si è fatto fino ad ora inviandoli altrove o mischiandoli colpevolmente ad altri che al contrario dovrebbero far parte del riciclo virtuoso.
Rifiuti Tunisia Salerno_14032022
Piana del Sele, 15 marzo 2022