Riunita l’assemblea dei Sindaci del SAD gestione dei rifiuti “Piana del Sele–Porte del Cilento”, Eboli individuato Comune Capofila.
I sindaci di Eboli, Capaccio e Agropoli garantiscono inoltre che all’intero del SAD “Piana del Sele-Porta del Cilento”: “Avranno pari dignità anche i comuni più piccoli”. Ma non ci sono i comuni della Valle del Sele e a Serre si prepara una manifestazione contro i 33 container di rifiuti “tossici” provenienti dalla Tunisia.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – E mentre infuria la lotta dei rifiuti per via dei 33 container degli oltre 200, pieni pieni di balle provenienti dalla Tunisia, dopo un viaggio di andata e ritorno Polla-Tunisi-Porto di Salerno che il prossimo 18 marzo saranno destinati nell’Area militare di Persano nel Comune di Serre, si è riunita ieri mattina la conferenza dei sindaci dei comuni afferenti al Sub Ambito Distrettuale per la gestione dei rifiuti “Piana del Sele – Porta del Cilento”, così come individuato dall’Eda. Bene sicuramente, tuttavia sebbene i comitati dei Sindaci ormai abbondano e senza sprechi si mobilitano alla bisogna per tutte le questioni che piombano addosso, di volta in volta alle varie comunità, per poi giungere sempre ad un nulla di fatto come nel caso dell’elettrodotto Tyrrhenian Link della Terna o l’Alta Velocità – Alta Capacità della RFI, o come quello sempiterno dell’immondizia, come nel caso del SAD e di quest’Assemblea dei Sindaci, a sua volta criticata non per l’iniziativa, ma per la sua definizione territoriale, rilevando come la presenza della Città di Eboli fosse impropria, poiché forzatamente distaccata dall’intera Valle del Sele non escludendo Battipaglia e i comuni orbitanti sia su Eboli che su Battipaglia stessa.
Si sa la politica fa i miracoli, e questo “miracolo” annunciato già al tempo dell’Amministrazione Cariello non convinceva nessuno perché Eboli in questo modo abbandonava a se stessi i comuni di Campagna, Serre, Postiglione, Sicignano, Contursi, Oliveto Citra notoriamente orbitanti sulla Città di San Vito. Peccato. Peccato perché proprio adesso Serre e l’intero comprensorio ha bisogno di una concreta solidarietà, cosa molto importante, poiché si sta costituendo un vasto movimento che sta organizzando per il 18 prossimo venturo una manifestazione di protesta contro la destinazione di quei rifiuti, pare radioattivi. Peccato anche per Battipaglia, Olevano Sul Tusciano, Bellizzi e le due Montecorvino. Peccato perché con Battipaglia invece si gioca la partita della ZES, che la accomuna ai destini di Eboli, e meno male che il Presidente dell’ASI Antonio Visconti a suo tempo avviò il processo che porta ad includere nella ZES anche l’Area Industriale di Eboli. Insomma un bel po di casini, che necessitano per importanza, per ampiezza e per spessore politico e programmatico, di molta più attenzione e molta più omogeneità e più che una sala con tanti tavolini imbanditi, ci vorrebbe un solo tavolo che si interessi di tutto.
Purtroppo quando si partecipa a più tavoli come per un buffet si finisce per essere fugaci, al contrario di tavoli sui quali si rapprofondisce, si riflette, si decide. Ma questa è un’altra cosa, intanto tornando alla gestione dei rifiuti pensata dal SAD “Piana del Sele – Porta del Cilento”, l’assemblea dei sindaci è stata convocata dal primo cittadino di Eboli, Mario Conte, in qualità di rappresentante del comune più popoloso. Il SAD raccoglie ben 20 comuni (Agropoli, Albanella, Altavilla, Bellosguardo, Capaccio, Castel San Lorenzo, Cicerale, Eboli, Felitto, Giungano, Laureana, Lustra, Monteforte Cilento, Ogliastro, Perdifumo, Prignano, Roccadaspide, Rutino, Torchiara, Trentinara).
Obiettivo dell’incontro – a cui erano presenti i sindaci Giuseppe Orlotti – Giungano, Bernardo Mottola – sindaco Monteforte Cilento, Francesco Alfieri – 1 Capaccio Paestum, Gabriele Iuliano– sindaco Roccadaspide delegato anche per il Comune di Trentinara, Giuseppe Scorza – sindaco Castel San Lorenzo con delega anche per il Comune di Felitto, Giuseppe Parente – sindaco di Bellosguardo, Adamo Coppola – sindaco di Agropoli, Massimo Farro – sindaco di Torchiara con delega anche per il Comune di Laureana, Michele Apolito –vicesindaco Ogliastro Cilento, e l’assessore all’Ambiente di Eboli Nadia La Brocca – era l’approvazione delle modifiche alla convenzione che ne regolerà il funzionamento che dovrà poi essere approvata dai rispettivi consigli comunali e ratificata dall’Eda.
Alla convenzione proposta dall’Eda, infatti, i sindaci hanno deciso di apportare alcuni emendamenti che serviranno a dar loro maggiore autonomia nelle scelte delle modalità di gestione. Secondo i primi cittadini, infatti, optare per un gestore esterno oppure in house, non è opzione da sottovalutare, ma da scegliere tenendo in considerazione non solo le singole realtà esistenti, sia per quanto riguarda l’efficienza del servizio di raccolta e smaltimento, sia per la garanzia nei confronti dei lavoratori già occupati, ma anche i costi da affrontare. Anche per questo motivo i primi cittadini hanno concordato su un sistema di voto misto, che terrà conto sia del numero dei comuni presenti che della popolazione residente in ciascuno, bilanciando i due criteri per ogni decisione da adottare.
Ma dall’incontro, che ha portato dunque all’approvazione della convenzione così modificata, è emersa anche una grave preoccupazione ed una sintonia di intenti.
«Non intendiamo creare un nuovo carrozzone che non solo potrebbe farci ritrovare di nuovo con la spazzatura in strada ma anche con un dissesto finanziario» – ha precisato Mario Conte.
«Abbiamo fatto passi avanti enormi nella raccolta differenziata – ha aggiunto Franco Alfieri – e non vogliamo vengano vanificati».
«Tutti i comuni hanno difficoltà di bilancio nella riscossione della Tari – hanno detto coralmente i sindaci – e riversare i costi della tariffa su un unico ente potrebbe significare portarlo velocemente al collasso».
«Approviamo velocemente la convenzione – ha aggiunto Gabriele Iuliano – perché è necessario gestire in proprio il servizio».
Una posizione condivisa da tutti i sindaci presenti che negli ultimi anni hanno raggiunto percentuali molto alte di differenziata e gestiscono anche le difficoltà di bilancio delle famiglie di ogni comune, aumentate dalla crisi recente. Tra i loro obiettivi l’efficienza, ma anche poter ridurre i costi delle tariffe per i cittadini.
I sindaci, quindi, trasmetteranno la convenzione all’Eda e riuniranno i rispettivi consigli comunali per l’approvazione. Quindi si metteranno al lavoro per individuare la miglior forma di gestione associata.
Secondo i primi cittadini, infatti, bisognerebbe lasciare all’Eda solo la gestione degli impianti, ma non i servizi territoriali.
Eboli, 12 marzo 2022