Melchionda e la Marina di Eboli: manifestazione di un fallimento

Melchionda invece di rispondere sulle cose concrete, pulizia delle spiagge e della pineta, abbandono, assistenza ai turisti fa polemiche sterili.

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente Comunicato-nota politica del Circolo “a Sinistra” di Sinistra Ecologia e Libertà, che continua nel battibecco con il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, che nei giorni scorsi aveva accusato Gerardo Rosania e le sue Amministrazioni di essere i principali responsabili dei mancati investimenti e della situazione di fermo a seguito delle prescrizioni dei SIC (Siti di Interesse Comunitario).

SEL rispedisce al mittente le accuse e rilancia ritenendo che l impegno della attuale Amministrazione sia del tutto deficitario.

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Comunicato stampa

Melchionda e la Marina di Eboli: colpito e affondato!

Marina di eboli Spiagge

Che la questione della fascia costiera (la Marina di Eboli) sia un nervo scoperto dell’amministrazione Melchionda (in quanto manifestazione visiva del “fallimento”) è un dato risaputo.

Che Melchionda continui ad amministrare con la testa rivolta all’indietro (cercando nel passato la giustificazione “salvifica” ai suoi disastri – finanziari, culturali, economici – dimenticando che, dopo oltre 5 anni di amministrazione, continuare a dire è colpa degli altri non solo è deprimente, ma è anche controproduttivo!) è anch’esso un fatto risaputo.

Anche per questo noi sosteniamo che la sua amministrazione è fra le peggiori che Eboli abbia mai avuto, perchè priva di idee e di un disegno per la città, ma portatrice solo di confusione fallimentare, che si cerca di giustificare guardando alle precedenti amministrazioni.

Ma veniamo all’ultima esternazione del Sindaco sulla questione della fascia costiera.

Noi avevamo chiesto di sapere

  • perchè sulle spiagge libere non c’erano i bagnini;
  • come mai sulla nostra fascia litoranea continuasse ad essere presente in modo massivo il fenomeno della prostituzione;
  • come mai i parcheggi fossero gestiti da personaggi abusivi provenienti, per lo più, dall’area napoletana;
  • come mai la pista ciclabile versasse in uno stato di abbandono totale;
  • come mai non c’era un piano minimale di utilizzo della pineta;
  • come mai sulle spiagge libere non ci fosse alcun servizio di pulizia, di assistenza, di informazione turistica;
  • come mai l’illuminazione pubblica sulla litoranea e negli spartifuoco fosse in abbandono, fra pali abbattuti, fari fulminati, ecc. .

Il sindaco che fa? Invece di rispondere a questi semplici quesiti, coglie l’occasione per prendersela con il S.I.C. e con i vincoli presenti sull’area.

Ci domandiamo: che c’azzeccano i vincoli con la pulizia delle spiagge, con i bagnini, con i servizi di assistenza ai turisti, con la gestione dei parcheggi, con la manutenzione della pista ciclabile, con la manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, con la lotta al fenomeno della prostituzione, con la pulizia e la “vitalizzazione” della pineta?

Il Melchionda, preso da “fiero furore” perchè colto ancora una volta con le mani nella marmellata dell’incapacità di questa amministrazione, si scaglia contro la precedente amministrazione, colpevole di aver fissato delle regole sulla fascia costiera. Un modo, insomma, per non rispondere.

Troppo facile cogliere la polemica riproponendo al sindaco della “concretezza” le stesse domande sulla gestione e la manutenzione ordinaria: a noi non piace sparare sulla croce rossa.

Ma visto che Melchionda si erge a “censore”, cogliamo noi l’occasione per sfidarlo sulle questioni da lui sollevate:

1)     di quale turismo balneare parla Melchionda? Non era lui, con i suoi uomini, che plaudiva all’idea deluchiana di spostare il porto commerciale di Salerno davanti alle coste ebolitane? E come si combinavano navi da trasporto-merci, ponte di 2 km, devastazione delle nostre spiagge per far spazio ai servizi portuali, circolazione di centinaia di t.i.r. sull’asfittica viabilità costiera, con il turismo di qualità, con l’ambiente, con il mare pulito?

2)     ci dica Melchionda una sola cosa: un solo investimento fatto sulla fascia costiera di Eboli in 5 anni! L’ultimo intervento riguarda l’illuminazione negli spartifuoco ed è un progetto realizzato dall’amministrazione Rosania. Di quale turismo parla Melchionda, se non ci sono interventi strutturali in quella zona? E stiamo parlando non di 1 anno o di 2 anni, noi chiediamo cosa è stato fatto in 5 anni!

3)     l’unica presenza delle Istituzioni nell’area della fascia costiera è stata la “accettazione” (per non dire la “condivisione”!) delle ecoballe nel depuratore di Coda di Volpe. Di quale turismo parla Melchionda, se non riesce a far mettere in funzione il depuratore che dovrebbe servire la zona costiera e, anzi, lo riempie di “monnezza”?

4)     di quali regole si lamenta Melchionda? Di quelle che hanno impedito a 2-3 speculatori (altro che imprenditori!) di continuare a costruire lidi in cemento armato fin dentro il mare o di realizzare costruzioni continuando a tagliare filari di pineta? Situazioni queste che sarebbero dovute essere eliminate, se si vuol fare un discorso turistico di qualità, offrendo al turista uno spettacolo naturale appetibile, piuttosto che sanare.

5)     di quali regole si lamenta Melchionda? Di quelle che consentono sulla nostra fascia costiera di realizzare villaggi turistici, alberghi, centri congressi, parchi acquatici, parchi a tema, punti di approdo per la nautica da diporto lungo la costa e la darsena nella foce del fiume Sele, facendo ricorso alle soluzioni tecniche più avanzate ed ecocompatibili?

6)     ci dica Melchionda che fine ha fatto il piano “Costa del Sele”, che vedeva per la prima volta i comuni di Pontecagnano, Bellizzi, Baqttipaglia, Eboli e Capaccio ragionare come “Area Vasta”, predisponendo un vero piano regolatore dell’intera fascia costiera (dai confini di Salerno a quelli di Agropoli) che vedeva il coordinamento della Provincia di Salerno e che prevedeva villaggi turistici, alberghi, centri congressi, campeggi, punti d’approdo lungo la costa e la darsena nella foce del fiume Sele, tutti interventi pensati con materiali a basso impatto ambientale ed ai quali Melchionda ha sostituito l’idea della città del mare, fatta di seconde case, utilizzate per 1 mese all’anno!

7)     ci dica Melchionda di quale turismo parla, se ogni anno i nostri lidi sono “attenzionati” dalla magistratura e finiscono per aprire a stagione inoltrata, mentre il “piano spiagge” (su cui tanto veleno è stato speso e contro cui interessi forti ed incrostati hanno lavorato per anni per evitarne l’attuazione) avrebbe consentito il vero rilancio della nostra costa, con l’apertura di 21 lidi, realizzati con idee moderne e con materiali ecocompatibili, e sulla cui vicenda – sia in sede penale, che in sede amministrativa – il Comune di Eboli è uscito vincitore, per cui bastava semplicemente consegnare le autorizzazioni che erano già pronte.

8)     ci dica Melchionda di quale turismo parla, se non riesce a presentare un progetto alla Provincia per l’utilizzo – compatibile con il suo equilibrio – della pineta (come avviene in tanti altri posti), sulla quale esisteva già un progetto di “diradamento”, per evitare la sofferenza delle piante, attualmente fin troppo visibile.

9)     ci dica Melchionda quale piano di ripascimento delle spiagge ha presentato, quali fondi ha richiesto per questo intervento, fondamentale se vogliamo parlare di turismo balneare sulle nostre coste, visto che il processo di erosione ha ridotto, spesso, il nostro arenile ad un fazzoletto di sabbia.

10)     ci dica Melchionda di quale turismo parla, se non riesce a mettere in funzione il depuratore di “Coda di Volpe”, che dovrebbe servire tutta l’area costiera e garantire la pulizia delle acque, se nello stesso ha accettato (o contrattato?) il deposito della monnezza.

10 piccole, semplici domande.

Melchionda, invece di autoassolversi scaricando responsabilità su precedenti amministrazioni (come fa per il disastro finanziario in cui ha condotto il Comune di Eboli), risponda!

Altrimenti per noi diventa troppo semplice, come se giocassimo a “Battaglia Navale”: Melchionda? “Colpito e Affondato”!

Sinistra Ecologia e Liberta

Circolo “La Sinistra” – Eboli

4 commenti su “Melchionda e la Marina di Eboli: manifestazione di un fallimento”

  1. mi chiedo: tra un disastro e l’altro noi comuni e mortali cittadini cosa dobbiamo fare????(oltre che votare bene(?)) come possiamo difenderci?? le polemiche restano solo e sempre parole che vanno nel dimenticatoio ma i fatti come li facciamo????possibile che possiamo solo assistere solo come spettatori a questi scempi.
    Attendo risposte

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  2. BASTA CON QUESTI PROCLAMI !!!
    Sono proprio stufo di leggere i comunicati di SEL! Quali sono le azioni che scaturiscono da questi quesiti che il Sindaco mai risponderà? Come hanno intenzione di “difendere” il proprio elettorato dagli scempi della maggioranza Melchionda?

    SEL e Rosania hanno avuto occasione di scacciare dal comune questi falsi professionisti, hanno spinto un “insicuro” Cariello a rivolgersi al centro destra attaccandolo continuamente, stanno facendo una opposizione di parole anzichè di azioni e intanto stanno sistemando i propri uomini in collaborazione con Melchionda…
    Intanto la PDL esiste solo in scarni e sparuti comunicati, Cariello e il Nuovo PSI stanno ancora cercando giustificazioni per le proprie scelte politiche…altri stanno cercando pretesti per vendersi…
    Eboli con questa classe politica non ha futuro!

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  3. Sulla questione della litoranea il caro Rosania si è gia fatto passare diversi “sfizi” a spese dei contribuenti, portando avanti battaglie giudiziarie che ha perso ( sprecando fior di quattrini pubblici). Ha ancora il coraggio di parlare? Che faccia tosta…
    Una puntualizzazione per i predicatori amanti dell’oratoria: SPECULARE significa: “sfruttare, approfittare di una situazione a scapito degli altri”. Non è forse quello che ha fatto lui usando denaro pubblico per farsi sbugiardare finanche dal Consiglio di Stato? Sete di giustizia o solo di qualche voto in più.
    In entrambi i casi, mi sembra sia rimasto a bocca asciutta.
    A lavorare!

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