L’accusa: “La maggioranza fa cadere il numero legale, scioglie la seduta e impedisce l’approvazione della mozione dichiaratamente già accolta da tutti i gruppi consiliari presenti“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Aver scelto di lasciare i lavori del consiglio comunale è la rappresentanza di quanto sentiamo grande il sopruso perpetrato dalla maggioranza ai danni della discussione consiliare, dei gruppi di minoranza e dei cittadini che rappresentiamo. – si legge nel comunicato congiunto delle opposizioni in consiglio comunale di Battipaglia – Nel consiglio del 24 febbraio, a esattamente due mesi dal protocollo, viene discussa come ultimo punto all’ordine del giorno la mozione presentata dal consigliere di Civica Mente, Maurizio Mirra, volta ad impegnare l’amministrazione al rispetto dei regolamenti comunali relativamente all’avvio dei procedimenti amministrativi per l’insediamento degli organismi di partecipazione, punto peraltro già condiviso prima del ballottaggio con entrambi i candidati in corsa per la carica di Sindaco.
Com’è visibile dalle riprese del consiglio, dopo diversi momenti di discussione, la quadra era stata trovata con un emendamento alla mozione che, per volontà della maggioranza, rilevasse i procedimenti già avviati ed impegnasse l’amministrazione per i restanti organismi di partecipazione. Tutto questo, prima che una richiesta di conta dei presenti, con relativa scelta della maggioranza di far cadere il numero legale, sciogliesse la seduta a mezzanotte e quaranta impedendo l’approvazione della mozione dichiaratamente già accolta da tutti i gruppi consiliari presenti.
Al fine di portare a completamento tale approvazione, l’ordine del giorno del consiglio del 28 febbraio prevedeva la discussione della mozione al primo punto all’ordine del giorno. Mozione che durante il fine settimana era stata rivista dal gruppo di Civica Mente e ripresentata alla segretaria generale con le dovute modifiche all’inizio del consiglio , così da agevolarne i lavori.
Quanto accaduto ieri valica i confini della politica ed entra in quelli del rispetto: della minoranza, del ruolo dei consiglieri comunali e anche delle persone che lavorano instancabilmente per la città. All’avvio dei lavori, con un atto di assurda arroganza, è stata infatti proposta dal consigliere Anzalone ed accolta da tutta la maggioranza una mozione di variazione all’ordine del giorno, che ha rispedito in coda la mozione presentata, mortificandone i contenuti, il lavoro delle persone e il ruolo che svolgiamo come rappresentanze politiche all’interno del consiglio. Proposta che ha assunto una gravità ancora maggiore dato che il consigliere Mirra aveva comunicato la sua necessità di lasciare in anticipo il consiglio per motivi di natura personale.
Abbiamo scelto quindi di lasciare i banchi del consiglio, in simbolo di protesta, permettendo alla maggioranza di celebrare la propria idea di amministrazione nel migliore dei modi: senza contraddittorio e opposizione. Non ci risulta difficile comprendere, visti gli atteggiamenti, perché una mozione che impegni l’amministrazione ad aprire le porte della casa comunale per favorire la partecipazione dei cittadini possa recare tanto disturbo e malumore.
Quelle stesse persone che venivano invocate dai palchi della campagna elettorale, ancora una volta, non hanno il diritto né di parlare, né di essere rappresentate. È vergognoso che, nel 2022, ancora si pensi di poter guidare la cosa pubblica come un gioco per pochi. Il risultato però, da anni, è sotto gli occhi di tutti.
Al consigliere Anzalone che, alla fine del consiglio, ha chiesto per “rispetto” del consigliere Mirra il rinvio della mozione ad ulteriore discussione in presenza della minoranza, diciamo a gran voce che il “rispetto” è ben altra cosa.
Battipaglia, 2 Marzo 2022