I ristori Terna a piccole imprese e famiglie, le richieste di Unimpresa e Confesercenti in un comunicato congiunto
“Nel prossimo incontro il Comune di Eboli e il Sindaco di Eboli Mario Conte formalizzi in maniera ufficiale e netta la richiesta di ristori finanziari alla TERNA“. E il 4 marzo dalle 19,00 alle 19,30 luci spente delle attività commerciali
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Venerdì 25 febbraio i commercianti di Eboli si sono riuniti in assemblea e all’unanimità hanno riproposto che nella trattativa con Terna il Comune di Eboli formalizzi in maniera ufficiale e netta la richiesta di ristori finanziari per le imprese le famiglie di Eboli.
Nel prossimo incontro con i dirigenti di Terna i commercianti chiedono che il sindaco Mario Conte ponga in maniera precisa a Terna la possibilità di far risparmiare alle famiglie e alle imprese sulle bollette dell’energia elettrica.
I costi dell’energia sono diventati insostenibili e decine di imprese rischiano che i loro conti, già molto fragili per la pandemia Covid 19, subiscano il colpo mortale definitivo.
Il 3% del dispacciamento che Terna prende da ogni bolletta può e deve deve ricadere in termini di beneficio sul territorio ebolitano.
L’amministrazione cittadina faccia la trattativa con Terna al massimo possibile ma non dimentichi le piccole imprese e le famiglie.
Le opere pubbliche di cui si parla, ma delle quali la città non sa nulla, faranno sicuramente bene al territorio ma prima molto prima bisogna rimettere nelle tasche di imprese e famiglie un pò di soldi. Confesercenti e Unimpresa sono compatte nella proposta.
Nelle prossime ore davanti a ogni negozio della città affiggeremo una locandina nella quale comunicheremo che il prossimo 4 marzo i commercianti avvieranno una protesta civile per aumentare l’attenzione al problema.
Ogni attività commerciale spegnerà la luce dalle ore 19,00 alle 19,30 per far rendere conto a tutti quanto diventano brutte e desolate le città senza attività commerciali.
Non siamo per le barricate ma siamo convinti che siamo in una fase nella quale la città non puo’ diventare un deserto. Sono troppe le insegne abbassate e rischiano di essere ancora di più nei prossimi mesi. Il consiglio comunale, l’amministrazione si attivi da subito per scongiurare questo rischio.
Un solo 3% può essere un segnale di cambiamento e di svolta.
Spegniamo le luci per mezz’ora il 4 marzo per non spegnerle per sempre.
Eboli, 1 marzo 2022