Donna di nazionalità ghanese partorisce, al Ruggi di Salerno, neonato con cordone ombelicale con quattro vasi sanguigni.
L’intervento è stato eseguito presso l’Unità Operativa di Gravidanza a Rischio, dell’AOU Ruggi di Salerno, Diretta dal dott. Mario Polichetti e dall’equipe composta dalle dottoresse Maria Antonietta Castaldi e Virginia Gargano, e dal dottore Carlo De Rosa. Polichetti approfitta anche per rassicurare le donne incinte affinché si vaccinino.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Una donna di nazionalità ghanese, lo scorso gennaio, ha partorito presso l’Unità Operativa di Gravidanza a Rischio, dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, Diretta dal dottore Mario Polichetti, un neonato con cordone ombelicale con quattro vasi sanguigni. Un’anomalia rarissima, che ricorre con una percentuale tra lo 0,2 e lo 0,3 per cento, e di solito associata a molteplici malformazioni congenite, tra cui cardiopatie congenite, malformazioni genitourinarie, malformazione del sistema nervoso centrale, labbro leporino e idrope fetale.
Nel caso della donna in questione, che presentava un quadro clinico rassicurante, con placenta compatibile con il terzo trimestre di gravidanza, la suddetta diagnosi, non ha generato invece, complicazioni e problematiche al neonato, che è nato fortunatamente sano. ‘La gravidanza della gestante, è stata seguita e monitorata ecograficamente, fin dall’ inizio, – dichiara il dottore Mario Polichetti, la donna è stata assistita con attenzione e dedizione, dalle dottoresse Maria Antonietta Castaldi e Virginia Gargano, e dal dottore Carlo De Rosa, – presso gli Ambulatori della Gravidanza a Rischio, e i controlli di routine non hanno riscontrato nessuna anomalia o malformazione, causata da questa anomalia rara. – Spesso, continua Polichetti, – un cordone normale, presenta due arterie ombelicali e una vena ombelicale, ma nel caso del bimbo ghanese, i vasi sanguigni erano quattro’.
Al momento del parto, eseguito dal dottore Mario Polichetti e dal dottore Carlo De Rosa, l’assenza di eventuali malformazioni, non evidenziate dalle precedenti ecografie, è stata confermata quando il neonato è venuto alla luce, in buone condizioni di salute. A tale propostito il dott. Polichetti approfitta della circostanza per lanciare un appello e un messaggio rassicurante alle donne in attesa relativamente alla necessità di vaccinarsi: «Un’arma sicura per proteggere loro e i nascituri, prendiamo le distanze da chi fa speculazione»
«Il vaccino è un’arma sicura per le donne in gravidanza». – Aggiunge Mario Polichetti, – «Ritengo opportuno tornare su un argomento delicato per contribuire a fare chiarezza nell’interesse delle donne in dolce attesa che hanno dubbi a proposito della vaccinazione contro il Covid», spiega il ginecoloco che dissipa i dubbi sull’efficacia della vaccinazione: «Oltre ad essere un obbligo morale e sociale, rappresenta una sicurezza anche per le gravide che non devono avere alcun timore a farla e non corrono alcun rischio avendo una doppia responsabilità sia nei confronti del nascituro che di se stesse. Ricordiamo che la pratica vaccinale è un atto medico e rappresenta l’unica arma realmente efficace per debellare la pandemia». – conclude Polichetti lanciando l’allarme sulla disinformazione: «Prendiamo le distanze da chi, con intento speculatorio e distorsivo vuole creare confusione e disorientamento tra le persone e soprattutto tra le donne in stato di gravidanza».
Salerno, 8 febbraio 2022