Superbonus 110%: In Campania oltre seimila interventi per quasi 850 milioni di euro solo nel mese di gennaio.
Il presidente di Federcepicostruzioni Antonio Lombardi: “I limiti alla cessione del credito produrranno effetti devastanti su investimenti e occupazione“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA / SALERNO – Il Super Ecobonus 110% si conferma uno strumento straordinario di riqualificazione, ammodernamento e adeguamento energetico del patrimonio immobiliare, e di rilancio del comparto edile. Nel solo mese di gennaio, stando ai dati forniti dall’ENEA, in Italia sono state completate 107.588 asseverazioni, per un totale degli investimenti ammessi a detrazione di oltre 18 miliardi di euro (€ 18.332.659.040,86). I lavori continuano ad interessare, in termini di asseverazioni, soprattutto edifici unifamiliari (52,4% del totale) ed unità immobiliari funzionalmente indipendenti (32,4%), ma gli investimenti più consistenti vengono realizzati per lavori condominiali (48,1%).
L’investimento medio dei condomini, infatti, è di 539.049 euro (duemila euro in meno rispetto al mese di dicembre), mentre negli edifici unifamiliari e in quelli funzionalmente indipendenti, si oscilla tra i 96.226 e i 109.353 euro.
“Anche nel mese di gennaio – dichiara il presidente di Federcepicostruzioni Antonio Lombardi – si registra una sensibile crescita delle asseverazioni e degli investimenti, a riprova dell’estremo interesse che questa agevolazione continua a registrare. Preoccupa purtroppo, e non poco, il limite alla circolazione del credito deciso dal Governo per arginare le truffe: non è possibile che si continuino ad emanare norme che bloccano uno strumento di così rilevante impatto per l’economia del Paese, e non solo per l’edilizia. La norma è stata modificata già dodici volte in diciotto mesi”.
“Le truffe – aggiunge ancora il presidente Lombardi – che riguardano per lo piu’ lavori edili virtuali, mai realizzati, ed aziende fittizie, create appositamente – non possono giustificare il freno alla circolazione del credito che penalizza soprattutto gli operatori economici seri che assistono, impotenti, a continui e repentini cambiamenti delle regole”.
Anche in Campania il trend è di sensibile crescita, di mese in mese: a gennaio le asseverazioni sono state 6.273 (785 in più rispetto allo scorso mese) per oltre 1,3 miliardi di investimenti (€ 1.362.678.552,74), il 7,4% del totale nazionale: quasi duecento milioni in più rispetto a dicembre.
L’investimento medio dei condomini è sensibilmente superiore alla media nazionale (€ 582.525,79), come pure quello degli edifici unifamiliari (€ 113.459,81) e delle unità immobiliari funzionalmente indipendenti (€ 104.320,09).
La Campania è l’ottava regione in Italia per asseverazioni completate nel mese di gennaio (5,8% del totale nazionale). L’investimento medio, in tutte le tipologie di immobili, è sensibilmente superiore al dato nazionale. Nei condomini è di € 582.525.,79 euro: il sesto dato in Italia. Si investe di più solo in Sardegna (€ 864.442,79); nel Lazio (€ 671.542,93); in Sicilia (€ 644.993,26); in Abruzzo (€ 606.406,45) e in Friuli-Venezia Giulia (€ 599.937,56).
I dati mensili testimoniano un crescente appeal dell’incentivo fiscale: le asseverazioni si sono più che raddoppiate in pochi mesi: erano 3.064 ad agosto 2021.
“Il nostro auspicio – è la riflessione conclusiva del presidente Lombardi – è che si ponga finalmente freno alle continue modifiche e novità, spesso peraltro incomprensibilmente con effetto retroattivo, e si pianifichino strategie per istituzionalizzare questo strumento. Con estrema sommarietà si valutano spesso gli effetti sulla finanza pubblica, sottovalutando però un dato di enorme importanza: mentre gli effetti dei lavori, in termini di sicurezza, di contenimento del consumo energetico ma anche di estetica e decoro dei quartieri e delle città, si producono subito, appena ultimati i lavori, quelli fiscali vengono spalmati in un quinquennio. Vi sono ampi margini, insomma, come testimoniato anche dagli studi e dalle analisi del Cresme per conto della Camera dei deputati, per istituzionalizzare questo strumento neutralizzandone gli effetti fiscali grazie ai minori consumi energetici, alla maggiore sicurezza, all’emersione del nero e al maggior gettito IVA, alla maggiore occupazione e quindi all’incremento dei consumi, all’economia diretta e indotta attivate grazie al Superbonus”.
Roma/Salerno, 3 febbraio 2022