Mancata stabilizzazione dei Precari in servizio presso l’ASL Salerno, denunciano CGIL FP, CISL FP e UIL FPL
Giovedì 3 febbraio ore 10,00 Assemblea Generale di tutti dipendenti presso la sede sindacale di Via Nizza.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – La ASL Salerno ha bloccato i processi di stabilizzazione e quindi la trasformazione dei contratti da tempo determinato ad indeterminato addirittura agli operatori sanitari che hanno raggiunto se non addirittura superato i 36 mesi di lavoro previsti quali requisiti dalle norme di legge. «Abbiamo sollecitato l’azienda – dichiarano i Segretari Provinciali della CGIL FP, CISL FP e UIL FPL rispettivamente Antonio Capezzuto, Alfonso Della Porta e Gennaro Falabella – ad attivare e portare a termine le stabilizzazioni attraverso l’applicazione della Legge Madia e l’utilizzazione delle graduatorie in convenzione per i lavoratori vincitori di concorso in altre aziende sanitarie pubbliche, ma purtroppo il burocratismo ottuso di qualche dirigente ritiene non perseguibile tale processo per conclamato esubero di personale. In altri termini secondo la dirigenza aziendale gli infermieri e altri operatori sanitari sono troppi e quindi non hanno diritto alla stabilizzazione. Siamo alla follia elevata a sistema di gestione amministrativa e non è casuale che questo cambio di tendenza sia cominciato con il cambio dei responsabili del settore gestione delle risorse umane, intervenuto nel mese di novembre.
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. – proseguono Capezzuto, Della Porta e Farabella – Diversi operatori hanno maturato i requisiti secondo legge per la stabilizzazione lavorando a fronteggiare la pandemia in atto e, per la ASL Salerno da eroi ora sono carta straccia. E’ una situazione intollerabile, come è altrettanto intollerabile che una direzione strategica sembrerebbe ostaggio di una dirigenza impreparata ma soprattutto insensibile, la quale sembra addirittura divertirsi a vedere piangere madri e padri costretti a perdere ogni speranza di poter lavorare, poter operare sul nostro territorio oppure costretto a lasciarlo per approdare in altre regione, lasciando la famiglia e i propri cari. L’attuazione delle modalità citate eviterebbe di disperdere le professionalità acquisite e le relative competenze trasversali maturate, anche in considerazione del continuo evolversi della pandemia. CGIL FP, CISL FP e UIL FPL hanno più volte tentato il confronto con la dirigenza e la direzione strategica dell’ente nel tentativo di risolvere tale problematica e trovare percorsi praticabili e condivisi ma allo stato sembra non ci siano risposte concrete, né la volontà di confronto.
E’ strano – concludono i Segretari Provinciali della CGIL FP, CISL FP e UIL FPL rispettivamente Antonio Capezzuto, Alfonso Della Porta e Gennaro Falabella – che la grave carenza del personale sanitario presso le strutture Covid di Scafati, Agropoli e di tutte le strutture dell’ente sta generando un grosso numero di ore di straordinario e l’emigrazione di questi operatori presso altre strutture Regionali ed extra Regionali per vincita di concorsi a tempo indeterminato comporterebbe un incremento ulteriore dello stesso. Ma l’ente sta procedendo alle verifiche per l’orario straordinario effettuato. Forse ancora non hanno capito che negli ospedali, nei distretti sanitari e in tutte le altre strutture dipartimentali mancano operatori, quelli che ci sono sono pochi e scoppiati e non solo quelli sanitari ma anche amministrativi operatori tecnici e operatori socio sanitari. La barca affonda ma ai piani alti si continua a non rendersene conto. Giovedì 3 febbraio ore 10,00 Assemblea Generale di tutti dipendenti presso la sede sindacale di Via Nizza».
Salerno, 1 febbraio 2022