“Banchi d’inciampo” per la Giornata della Memoria all’Istituto di Istruzione Superiore “Perito-Levi” di Eboli.
“La vergogna di un banco vuoto perché privato di ciò che lo rendeva vivo e che lo rende vivo”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Banchi vuoti nei corridoi e negli spazi più ampi del Liceo “Perito-Levi” di Eboli. Sopra, un QRcode che rimanda ad un link. L’impatto della Shoah sui ragazzi ebrei italiani che subirono le persecuzioni delle leggi razziali. Sotto, una stella di Davide e il nome di un bambino deportato nei campi di sterminio.
Così, le classi I D e III A del Liceo Classico, coordinati dalla professoressa Annalisa Scialla, hanno celebrato la Giornata della Memoria, per:
«testimoniare la vergogna di un banco vuoto perché privato di ciò che lo rendeva vivo e che lo rende vivo. “È il 5 settembre del 1938, e in Italia viene vietata l’iscrizione alle scuole di ogni ordine e grado agli studenti italiani di religione ebraica.
Per 6000 ragazzi viene decretata la fine dell’esperienza scolastica. 6000 ragazzi come me, come te, come noi – scrivono gli alunni della I D presentando il progetto – vittime della dittatura fascista, vittime dell’odio e dell’indifferenza.
Dal 1992 l’artista tedesco Gunter Demnig ha ideato il progetto delle “pietre d’inciampo”.
Piccoli cubi di pietra che vengono collocati davanti all’abitazione della persona che si vuole ricordare, con incisi nome, data di nascita, data di morte. Le pietre di inciampo sono tutte uguali e tutte diverse perché richiamano altrettante vite, restituiscono identità alle persone deportate nel corso della Seconda Guerra Mondiale e destinate allo sterminio. In Europa ne sono state installate 70 mila. Questo museo a cielo aperto diffuso, con il quale fare i conti giorno dopo giorno, si va allargando. Anche noi dell’IIS “Perito-Levi” di Eboli vogliamo contribuire, con la scelta di un banco d’inciampo».
“L’iniziativa, tra le altre, è la cifra della piena consapevolezza e senso critico delle studentesse e degli studenti – dichiara il Dirigente scolastico Laura Maria Cestaro, – nei confronti di quello che è accaduto, affinché non possa più accadere. Nella Giornata della Memoria, lungi da ogni retorica, è importante manifestare l’impegno contro ogni forma di antisemitismo, di ingiustizia e disumanizzazione: valori che contribuiscono a formare cittadini consapevoli dell’importanza della solidarietà, del rispetto, dell’accoglienza”.
Eboli, 27 gennaio 2022