ASL Salerno CGIL FP – CISL FP – UIL FPL preannunciano lo stato di agitazione. Si va verso lo sciopero generale.
“Lo spacchettamento del servizio personale intervenuto nell’ASL Salerno, secondo i sindacati, ha determinato la paralisi dell’azienda e basta vedere la produzione degli atti deliberativi a testimonianza che il burocratismo imperante ha causato lo stallo delle attività”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Lo spacchettamento del servizio personale intervenuto nell’ASL Salerno ha determinato la paralisi dell’azienda e basta vedere la produzione degli atti deliberativi a testimonianza che il burocratismo imperante ha causato lo stallo delle attività. Se a tutto ciò si aggiunge che anche per quanto attiene le procedure interne la stasi è totale ed insopportabile, allora non è peregrino ipotizzare che l’ente non è governato ovvero è attualmente gestito con paura e timori insostenibili per coloro che aspirano a gestire le dinamiche di un’azienda complessa come quella sanitaria. – si legge in una nota stampa congiunta da parte della CGIL FP – CISL FP – UIL FPL – Le fobie amministrative alimentate da dirigenti sprovveduti e forse inadeguati, hanno fatto traboccare il vaso anche alla luce dell’assenza di momenti di confronto con il sindacato, condizione che sta gravemente minando i diritti di tutti i lavoratori.
«Infatti – dichiarano i Segretari Provinciali di CGIL FP, CISL FP e UIL FPL rispettivamente Antonio Capezzuto, Alfonso Della Porta e Gennaro Falabella – si sono arbitrariamente bloccati i processi di stabilizzazione del personale avente i requisiti previsti dalla legge Madia per la trasformazione dei contratti da tempo determinato in indeterminato e assenza di qualsiasi procedura di ricognizione; blocco illegittimo delle progressioni orizzontali; blocco dell’utilizzo in convenzione delle graduatorie per stabilizzare il personale con contratto a tempo determinato, giovani operatori e padri e madri di famiglia che sono costretti ad abbandonare il nostro territorio ovvero a rinunciare agli incarichi, comunque abbandonando le nostre strutture sanitarie che già nell’ordinario sono sull’orlo del collasso; blocco dell’applicazione dell’art. 30 per favorire la stabilizzazione del personale attualmente assegnato temporaneamente presso l’ASL Salerno; si continua a mantenere il blocco dei concorsi con grave perdita di chance per i lavoratori interni interessati; attribuzione degli incarichi di organizzazione ad personam, alcuni di decennale memoria e assenza di regolamentazione sui relativi affidamenti; mancata attivazione dei servizi delle professioni sanitarie e relativa mancata attivazione della dirigenza del comparto; mancata ovvero ancora parziale erogazione delle quote di premialità COVID previste dalla Regione per il periodo marzo/aprile 2020; mancato riconoscimento delle indennità di malattie infettive per il personale adibito nelle strutture Covid ovvero impegnato a fronteggiare l’epidemia in atto senza una uniformità applicativa; mancato riconoscimento dei 15 minuti per attività di vestizione/svestizione e consegna e dei festivi infrasettimanali; si perpetra l’azzeramento orario indiscriminato a fine anno del lavoro straordinario; non si autorizzano più i permessi studio; non si autorizzano più le aspettative per Legge 104; mancata regolamentazione smart working; mancato adeguamento del sistema informatico per la rilevazione dei congedi parentali, permessi per vaccinazioni, permessi sindacali e non adeguamento dello stesso alla rilevazione dei minuti di accavallamento orario previsto dai contratti di lavoro; mancata erogazione degli stipendi al personale a tempo determinato a seguito di rinnovi contrattuali lavorati con estremo ritardo; apertura di posti letto dedicati al Covid senza personale e mancato adeguamento delle unità operative al fabbisogno assistenziale.
E queste sono solo la punte di un iceberg, poiché nelle strutture periferiche ogni direttore è un podestà della domenica. E’ giunto il momenti di dire basta. Se la direzione strategica con un autorevole intervento non è capace di circondarsi di dirigenti capaci, forse è il momento di pensare seriamente ad un cambio di gestione – concludono i segretari provinciali. – Per tale ragione siamo stati costretti a preannunciare lo stato di agitazione e un’assemblea generale che si terrà giovedì prossimo, 3 febbraio 2022 alle ore 10,00, presso la sede sindacale aziendale sita in Via Nizza – Salerno».
ASL SA – Nota unitaria stato di agitazione – 27 01 2022
Salerno, 27 gennaio 2022