“LuxAnimae”: in scena a Castellammare di Stabia spettacolo di Marina Bruno, Ondanueve String Quartet con ospite Mariano Rigillo.
22 Gennaio, ore 20,00, presso la Chiesa del Gesù all’appuntamento di chiusura degli eventi del mese di Everlive Italia, reduci dai successi dello spettacolo teatrale “Resilienza 3.0” di Massimiliano Gallo, e prima ancora de “I 100 anni di Enrico Caruso”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
CASTELLAMMARE DI STABIA – Domani, sabato 22 Gennaio, alle ore 20,00, presso la Chiesa del Gesù di Castellammare, andrà in scena lo spettacolo “LuxAnimae”. Si esibiranno Marina Bruno, Ondanueve String Quartet e l’ospite di eccezione Mariano Rigillo. Il progetto è Musica all’Altare.
Non mancano davvero i fattori artistici alla genesi di questo percorso musicale, frutto di un incontro a lungo cercato da tutti i protagonisti, che negli anni hanno già avuto occasione di collaborare e di conoscersi. Parliamo di Marina Bruno, protagonista de “La gatta Cenerentola” di Roberto De Simone, dalla eclettica personalità vocale e solidissima carriera, e del quartetto d’archi Ondanueve String Quartet, formazione di grande esperienza e dalle illustri collaborazioni (Ferzan Özpetek e Paolo Sorrentino, per citarne un paio).
Nell’occasione, domani ci saranno anche Giuseppe Di Capua al sintetizzatore e Riccardo Schmitt alle percussioni. Parte del progetto è anche Francesco Rivieccio, giovane attore ed autore teatrale che spazia dal teatro di tradizione alle nuove tendenze, e che ha curato la drammaturgia e la messa in scena del progetto.
Una menzione particolare va alla presenza di un nume del teatro italiano, l’attore Mariano Rigillo, dalla carriera sconfinata, che ha accettato con entusiasmo di far parte di questo spettacolo ricco di stimoli artistici, a cavallo tra il teatro e la musica.
L’artista Marina Bruno afferma:
“LuxAnimae è un viaggio nella bellezza, tra la musica sacra, profana, etnica, una vera eterogenea ricchezza: si spazia dal barocco, al pop, al contemporaneo, al tango, alla tradizione popolare portoghese. È musica che proviene da tutto il mondo, che mescola stili ed epoche diverse tra loro. Si può definire un “frullato” energetico in questo periodo di buio.”
Ecco come nasce LuxAnimae:
“Il progetto nasce in piena pandemia, con Andrea Esposito, violinista dell’ Ondanueve String Quartet, con il quale ho lavorato a distanza, durante il lockdown, con il desiderio di creare qualcosa di nuovo, insieme. Abbiamo elaborato il repertorio con un continui scambio “virtuale”, fatto di videochiamate e messaggi attraverso ogni mezzo. Il primo “vagito” di LuxAnimae è stato il ‘Magnificat’ di Marco Frisina, che abbiamo avuto la forza di registrare (producendo anche uno straordinario audiovisivo) al cimitero delle Fontanelle, a Napoli. Emozione pura. In seguito il programma si è ampliato ad altri autori come Giulio Caccini, Charles Gounod, Astor Piazzolla. Cercavamo di trovare un percorso tra i vari brani ed abbiamo quindi chiesto al regista Francesco Rivieccio di curare la drammaturgia con testi che si alterneranno alle canzoni.”
Il trait d’union tra le musiche, tra sacro e profano, è stato individuato dal regista Rivieccio in due elementi principali, che possiedono in nuce questa liaison: la Sibilla ed il frutto del melograno.
La sibilla, non quella Cumana o di qualche altra località, ma semplicemente una sibilla, una zingara con potere divinatorio, è la protagonista dei racconti. Associata al bene, poichè per sibilla s’intende una vergine ispirata da Dio, e quindi al sacro; ciononostante, essa racchiude anche un aspetto profano, perchè dotata di virtù profetiche, e si sa che predire il futuro è proprio del male, ossia del profano.
Il frutto del melograno si trova spesso in dipinti e statue di Madonne, tra le loro mani, come per esempio in quella nel Duomo di Napoli. La melagranata ha un duplice ruolo, parla di vita e di morte, è simbolo di fecondità e custodisce piccoli chicchi che, secondo molte leggende, sono capaci di predire il numero di gravidanze di una donna; addirittura, poi, anche uno solo di essi sarebbe capace di fecondare una vergine, solo per averlo raccolto e tenuto in grembo. Allo stesso tempo, però, il mito di Persefone ci dice che la dea riuscì a discendere gli Inferi e diventare la sposa di Ade, re dei morti, solo dopo aver mangiato sei chicchi di melagrana.
Due figure, Sibilla e Melograno, sacro e profano, entrambe legate alla figura di Maria. Questo e tanto altro ancora! L’ingresso ai tre spettacoli è gratuito fino ad esaurimento posti. È necessario esibire obbligatoriamente il Super Green Pass, ed essere muniti di Mascherina FFP2. Gli appuntamenti con gli artisti saranno al chiuso e nel pieno rispetto delle normative anti-Covid.
Proprio a causa degli stringenti protocolli, non ci è stato possibile prevedere manifestazioni all’aperto per tutto il mese e fino al protrarsi di questa quarta ondata. Manifestazioni che contiamo di mettere in campo già questa primavera.
Castellammare di Stabia, 21 gennaio 2022