Vaccini & Disagi: la disavventura familiare di Rosa Adelizzi

Un’ennesima odissea burocratica e disorganizzativa all’Ospedale di Eboli che coinvolge la presidente del Comitato per la Salute pubblica. 

Protagonisti i familiari di Rosa Adelizzi, due minorenni e due anziani in condizione di fragilità. Tra pressappochismo  gestionale e disagi dell’utenza, si consuma un danno collaterale creato dalla crisi Covid-19. La presidentessa del Comitato per la Salute Pubblica: “La salute dei cittadini viene prima della politica.

Ospedale di Eboli

da  POLITICAdeMENTE il Blog di Massimo Del Mese

EBOLI –  Prenotazione no, prenotazione si, prenotazione forse! Regole incerte imperano nella gestione delle somministrazioni vaccinali un poco in tutta Italia, un poco troppo al Sud e cosa che a noi più interessa maggiormente, nella nostra cittadina, specificamente nel nosocomio storico “Maria SS Addolorata”. Come ogni centro vaccinale della Penisola anche questi evidentemente è sottoposto a diverse pressioni, con pochi operatori, e probabilmente, a giudicare dal racconto della malcapitata, tanta confusione anche nelle catene di comando, a cui forse di riverbero si innesta anche una comunicazione istituzionale ambigua che non aiuta di certo addetti ai lavori e cittadini, sfociando il tutto in una novella del paradosso, degna di Franz Kafka.

Ma questa volta, ahi lui, il “Sistema-Leviatano” casca male, nel senso che a farne le spese è Rosa Adelizzi, o meglio lei ed i suoi 4 familiari al seguito. Ella difatti gode di un nome importante nel campo delle battaglie sanitarie e per l’eguaglianza dei trattamenti ai cittadini del comprensorio del Sele, e questo vuol dire tanto.

La presidentessa del Comitato per la Salute Pubblica, protagonista da pasionaria negli ultimi sette anni e più, di innumerevoli battaglie civiche, involontariamente e suo malgrado, è stata costretta a subire un trattamento lesivo della dignità propria e dei suoi cari, da parte di quel caravanserraglio fatto di competenze e di professionalità, che si occupa delle vaccinazioni eburine.

Invitiamo pertanto i lettori a seguire gli accadimenti in questione, perché la disavventura è sintomatica del momento di massimo disordine che l’Italia intera sta affrontando, cagionata dall’imprevedibile ondata da variante omicron, prima sottovalutata ora divenuta lo spauracchio del Sistema Sanitario Nazionale, nell’attesa della prossima ventura definita la “IHU”, la variante Camerunense con 46 mutazioni al seguito.

Appelli a vaccinarsi ripetuti ogni giorno, anche ai più giovani, ma poi la realtà è quella di una disorganizzazione che penalizza i cittadini, fatta di menefreghismo, approssimazione, indifferenza e forse anche altro.Inizia con lo stucchevole, ma giusto, refrain del main-stream mediatico, Rosa Adelizzi, che passa rapidamente alla narrazione cronologia dei fatti, costituiti da ben altre realtà:  

Rosa Adelizzi

Stamattina, sabato 8 gennaio (ieri per chi leggemi reco in ospedale per chiedere informazioni per la somministrazione del vaccino, sia per le mie figlie che dovevano fare la seconda dose di vaccino  (con richiamo oggi, 8 gennaio 2022) sia per portare mia mamma quasi ottantenne (fragile) ed un mio zio ultra ottantenne, con varie patologie serie. Mi rispondono che il centro apre alle ore 14:00, senza aggiungere altro, né accennare a presunte iscrizione in un elenco scritto a penna da qualche responsabile. Arrivo alle ore 13:30, trovo centinaia di persone già in fila. Chiedo ancora informazioni, mi dicono che bisognava iscriversi in un elenco in mattinata, che ci sono solo 200 dosi di vaccino e che le persone in lista hanno già raggiunto il numero massimo da vaccinare. Mi reco all’interno dell’hub vaccinale per parlare con il responsabile, alle mie domande su come e quando si siano iscritte le persone in fila e del perché all’interno somministravano già il vaccino prima dell’apertura delle 14, ho ricevuto solo risposte vaghe da parte del responsabile.”

Continua indispettita la presidentessa del Comitato per la Salute Pubblica, la quale in un crescendo espositivo da l’immagine plastica della situazione surreale creatasi: ”Ho fatto presente che c’erano due minorenni in possesso della certificazione di prima dose che programmava il richiamo per oggi, 8 gennaio. Faccio presente che in mattinata nessuno mi aveva riferito della necessità di iscriversi, anche perché in possesso di certificazione di richiamo fissata per oggi. Chiedo spiegazioni, mi arrivano risposte farfugliate, nessuno che sappia dirmi come mai giovani minorenni a cui viene indicata la data della dose di richiamo non possono essere vaccinate. Non mi resta che allertare le forze dell’ordine e le istituzioni locali, perché il rispetto delle regole deve valere per tutti. Non possiamo lanciare messaggi sbagliati, soprattutto ai giovani, costretti a rinunciare ad un loro diritto, magari perché qualcuno ha voluto costruire elenchi e prenotazioni in proprio.”

Sul declinare degli eventi, ecco le amare considerazioni dell’attivista sanitario, un’ “Odissea nello Strazio” intergenerazionale indegna di una Nazione civile: “Un cittadino che raggiungere l’area vaccinazioni con la certificazione di scadenza della prima dose non può ritrovarsi alla porta come se si trattasse di fare uno shampoo o di bere un caffè. La pandemia è un problema serio, forse lo sono ancora di più il menefreghismo e la disorganizzazione. Alla fine, forse perché sarebbe stato troppo grave non vaccinare chi era in possesso di una certificazione di richiamo per la giornata di oggi, le mie figlie, come altri ragazzi minorenni, sono state vaccinate, ma per mia mamma e mio zio anziani e fragili non c’è stata la somministrazione della terza dose di vaccino. Da premettere che entrambi erano stati già convocati nel dicembre 2021 per la terza dose, ma impossibilitati nel giorno prestabilito. I carabinieri non sono intervenuti sul posto, così abbiamo sporto denuncia presso la caserma dei carabinieri. Questo come si chiama clientelismo o altro?

Termina categorica Rosa Adelizzi: ”La salute dei cittadini viene prima della politica!”

Ebbene la storia della signora Adelizzi-Marcantuono è certamente così esaustiva e compendiosa, che non abbisognerebbe teoricamente di ulteriori integrazioni. L’unica osservazione che rimane di primo acchito ancora, è il miraggio di quel diritto alla Salute sancito dall’articolo 32 della carta fondamentale, come di converso i livelli essenziali di assistenza (LEA), il tutto sembra assorbito nel buco nero della pandemia che mette in secondo piano tante altre gravi patologie, finendo per creare danni prima e morti dopo, collaterali, per mancate cure e trattamenti sanitari.

Noi invero, nel mende prendiamo atto che di questi tempi e con l’epidemia da Covid incalza e si fa prepotente, può capotare vi siano delle incomprensioni non si possono trasformare tutti i nosocomi della nostra penisola in degli Hub per il trattamento del Covid-19, ma allo stesso tempo urge necessario per sbarazzarsi presto e bene di questa pestilenza 3.0, l’implementazione organizzativa del servizio sanitario, sia nazionale che regionale, elemento prodromico a quell’agognata uscita dal tunnel di cui tanto si sente parlare, ma nel mentre, non si vede alcuno spiraglio di luce.

Eboli – 09 Gennaio 2022

23 commenti su “Vaccini & Disagi: la disavventura familiare di Rosa Adelizzi”

  1. È una notizia? Solo perche l’ha vissuto lei? C’è gente che lo vive ogni giorno questo disagio, solo perchè si va avanti ,ancora, per amicizia e scambi di favorea nessuno lo dice perchè prima o poi si trova sempre un amico o parente che fa il piacere.
    Quando si rispettà il prossimo è sempre troppo tardi.
    Da notare che sia il responsabile vaccini che la malcapitata della notizia erano candidati,sindaco e consigliera,in schieramenti diversi.
    Ebol!

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    • E allora? ad Eboli negli anni si sono candidati quasi tutti, tranne novantenni e minorenni, dove sta la notizia?
      Rosa non ha mai avuto incarichi pubblici/politici ma solo associazionali (formazioni sociali ex art 2 cost) ma si è solo battuta con le sue forze e sostanze in prima linea, quando ben altre personalità facevano spallucce per il SSN del comprensorio del Sele e la tutela ambientale cittadina.
      Quello che è capitato a lei è ben emblematico di un andazzo a cui porre rimedio nell’interesse collettivo, ossia cittadini ed operatori sanitari.
      Ritengo in ultima analisi che dobbiamo ringraziare chi con coraggio denuncia episodi simili nell’interesse generale affinché non si reiterino sulla pelle dei più fragili in modo particolare.
      Una buona Domenica a tutti!

  2. Io c’ero e le cose mi sa che sono andate un po’ diversamente da quello scritto dal giornalista. La signora come è arrivata se messa ad urlare quando gli hanno detto che i bambini potevano entrare così come gli altri bambini che stavano in attesa dentro c’erano altri bambini in attesa. La signora pretendeva di fare entrare anche la mamma è uno zio il quale non erano scritti in un elenco fatto da un dipendente per dare un ordine alle persone e alla fine dei duecento dosi si sono fermati. E non credo che erano 200 raccomandati visto che arrivavano da tutta la provincia. Caro giornalista esistono due campane noi ne abbiamo sentito solo una

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    • ALLORA FAI UN COMUNICATO STAMPA, METTICI LA FACCIA E DIMOSTRA IL CONTRARIO CON TESTI ED ATTI ALLA MANO!

    • Brava Rosa, sempre coraggiosa e combattiva: questo è il paese dello zitone spezzato con la braciola domenicale, il quarto di vino ed oltre, a nanna tranne posi svegliarsi e soltanto lamentarsi! L’etarna jevul….

  3. Il caos è tanto e si fa bene ad evidenziare simili storure, io leggo da anni questo blog e basta fare una ricerca per dimostrare l’attivismo della signora Adelizzihttps://massimo.delmese.net/?s=rosa+adelizzi
    Tanti anni di lotte civiche, mentre altri la domenica pensavano alla partita o a stravaccarsi sui divani e gli altri giorni ai fatti loro senza considerare che la salute e i suoi presidi pubblici, sono fatti di tutti!
    Poi non lamentatevi dei governati che sonnacchiosamente avete scelto, la colpa è vostra e soltanto vostra!

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  4. Sig. Gianconetta, già che usa un nome di fantasia la dice lunga,se lei fosse stato davvero presente, avrebbe raccontato i fatti per come sono andati. Altrumrnti ,mente sape do di mentire, cosa gravissima.
    Io, non ho mai preteso nulla, non è mia abitudine chiedere favori, soprattutto quando è un mio diritto. Allora spieghi lei come e quando la gente si è iscritta in una lista scritta a penna? Spieghi il perché visto che c’era, come mai prima dell’apertura dell’ HUB, ALLE ORE 15,45 ALL’INTERNO C’ERANO già persone che si stavano vaccinando?
    Io ho accompagnato 2 persone anziane perché avevo chiesto informazioni la mattina, forsr lei non sa che hanno la precedenza, altrimenti non avrei accompagnato due persone fragili a perdere tempo. Aspetto qualche smentita o denuncia da parte del responsabile, visto che l’ho accusato pubblicamente di clientelismo. Io, ho messo nero su bianco. Fatelo anche voi. Altrimenti parlate di aria fritta.

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  5. Tutta fuffa! Ora che Scotillo è scomparso, trombato in tutte le compagini politiche ove ha cercato asilo, come avevo pronosticato in tempi non sospetti, riecco la Pasionaria che, guarda caso, incappa nel caos vaccinale dopo giorni e giorni di disordine e sovraffollamenti! Tutta Eboli si lamentava della disorganizzazione e siccome occorreva dar voce, una voce pseudo autorevole, alla babele, ecco che ti spunta, inopinatamente, la Famiglia Adelizzi con diritti e doveri.
    Che combinazione! Ma finiamola con l’acqua calda e il segreto di Pulcinella!

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    • Caro Memento sempre scontento, ma finiscila, sei scocciante nel fare il perenne parolaio sterile, e trovati un’occupazione costruttiva.
      Rosa è un esempio nobile di impegno civico.

  6. Leggere una storia come questa nel 2022 ci fa rendere conto come siamo molto lontani da elementi civili degni dell’Europa, noi non siamo il sud di questa ma con tutto il rispetto, il nord dell’Africa.
    Il tutto condito dai nostri governanti che a vari livelli si contraddicono, e sono il miglior alimento dei cosiddetti complottisti tricolorati, che forse su molte cose sbagliano ma su alcune non hanno argomentazioni sbagliate, meditiamo per non farci fregare.

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  7. SIG. MEMENTO , PSEUDO AUTOREVOLE? MI FA SORRIDERE. IO SONO UNA CITTADINA QUALUNQUE. NESSUNA ACQUA CALDA, NESSUN SEGRETO DI PULCINELLA, TANTO ORMAI L’OSPEDALE DI EBOLI È DIVENTATO UN BORDELLO, e QUELLO CHE ACCADE ALL’INTERNO, LO SANNO ANCHE LE PIETRE. Il destino è molto semplice da intuire. Solo una piccola osservazione, quando l’ospedale chiuderà, anche medici, infermieri, amici, parenti dovranno recarsi altrove.
    Saluti.

    Ps la prossima volta firmatevi,non fate I timidi. Con affetto
    Rosa Adelizzi.

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    • cioè ? ci speghi gentil signora…. vuole dire che anche in Italia abbiamo il quartiere Red Light District ?? per bordello in Italia si intende luogo a luci rosse……..e pensare che poteva diventare consigliere comunale! ma in che modo si eprime!!!

  8. Mi permetto di farle osservare che l’apertura era alle 14 e normale che alle 15,45 c’era già gente è lei l’hanno fatta passare avendo i due bambini e fino a qui nulla da eccepire, ma lei dice che non hanno fatto passare sua madre e suo zio perché non iscritti nella lista che avevano stilato per contenere l’enorme folla che già da mezzogiorno si era creata. E tutto il suo livore e iniziato da qui.. poi dice quando chiuderà l’ospedale tutti dovranno andare a lavorare da qualche altra parte e dove il problema, mica perdono il posto.. detta da una che dice di rappresentare la salute pubblica degli ebolitani si fa onore…

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    • Signora gentilissima, non si preoccupi che fra p o c o lo chiudono l’ospedale, lo stanno smembrando a pezzo a pezzo e la sig.ra adelizzi e qualche attivista cittadino, fecero una fiaccolata qualche anno fa e vari sit- in convegni etc, gli ebolitani dove erano, sui social?
      Le battaglie si vincono con le faccine su Facebook o scendendo per strada?
      Allora se non sa o non fa, mi faccia il piacere di tacere!

  9. Sabato insieme a mia moglie sono andato a fare la 3 dose del vaccino, voglio fare un ringraziamento e un elogio a tutto il personale sanitario, ai medici e agli operatori della sicurezza per le condizioni in cui sono costretti a lavorare, sopratutto per l’arroganza e la maleducazione della maggior parte dei miei concittadini.

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    • Ringrazio anche io medici ed infermieri, ma diversi episodi incresciosi in questi mesi si sono verificati dalla iniziata crisi covid, non facciamo finta di niente e non beatifichiamo chi anche per contratto e scelta di vita viene pagato, con tutti i rischi del caso naturalmente, anche con maggiorazioni salariali in questo periodo.

  10. Grazie Admin Del Mese per le notizie che i giornali cartacei,
    si guardano bene dal riportare, giornali che fortunatamente quasi nessuno compra e legge e che se non fosse per la rassegna stampa in file, ce ne scorderemmo tutti scordati felicemente, per non parlare di quella comunale, oramai debitamente ridotta all’osso!

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  11. Sig. GIANCONETTA , LEI ANCORA MENTE. ALLE 12:00 SONO ANDATA IN OSPEDALE E NESSUN RIFERIMENTO A ISCRIZIONI, ANZI, HO ESPRESSO DETTAGLIATAMEMTE CHE DOVEVO PORTARE LE FIGLIE PER IL RICHIAMO COME CITATO NEL CERTIFICATO RISLASCIATO DALLO STESSO OSPEDALE, E DUE PERSONE ANZIANE, SONO STATA INVITATA A RITORNARE ALLE 14, MI HANNO ANCHE DETTO CHE GLI ANZIANI AVEVANO LA PRECEDENZA. PRECISO ANCORA UNA VOLTA, PRIMA CHE VENISSERO CHIAMATE LE PERSONE ” ISCRITTE IN QUESTO IPOTETICO FOGLIO, ALL’INTERNO SOMMINIDTRAVANO DOSI A PERSONE CHE NON ERANO IN FILA FUORI,E INVECE DI USCIRE DAL PORTONE PRINCIPALE, ANDAVANO VIA PRENDENDO L’ASCENSORE. DETTO QUESTO, ASPETTO ANCORA LA SUA RISPOSTA, COME E QUANDO SI SONO ISCRITTE? Legga l’articolo, le mie figlie erano già programmate con il certificato rilasciato quando hanno fatto la prima dose, non dovevo fare nessuna iscrizione. Capito? Infatti, nessuno si è preoccupato in questi anni che l’ospedale potesse chiudere, tanto si va altrove a lavorare, che vuol che sia perdere un ospedale. Ma si ricordi, quando si torna a casa , si diventa pazienti. E smettetela di nascondervi dietro a false identità, metteteci la faccia, sempre se avete coraggio.
    d’altronde, non mi meraviglia il fatto che mente, una persona che commenta con una falsa identità, ci si può aspettare di tutto.
    Ripeto: denunciate pubblicamente, denunciate dai carabinieri, l’ospedale ha le telecamere.

    Buona vita.

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  12. Ho fatto la terza dose io, tutta la mia famiglia e tutti gli anziani di casa, non ho avuto nessun problema, perchè? Sono raccomandato? Ho pagato mazzette? No ho fatto qualcosa di ancora più ignobile, mi sono registrato sulla piattaforma, sono stato convocato e mi sono presentato al giorno e all’ora prestabilita.
    Dovremmo tutti capire che una vaccinazione a tappeto della popolazione è uno sforzo organizzativo ENORME del sistema sanitario, per far funzionare le cose dobbiamo essere noi i primi a collaborare con loro ed essere puntuali e precisi.
    Se ci presentiamo in ospedale in un giorno a piacere è ovvio che troviamo il macello.

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    • Appunto, ma in molti casi l’organizzazione salta e capitano fatti spiacevoli, non mettiamo la testa sotto la sabbia.
      Le file e gli assembramenti agli hub vaccinali ne sono testimonianza, il rischio paradossale di prendersi il covid nell’attesa della vaccinazione poi sarebbe, troppo veramente!

  13. CHIUDIAMO TUTTO, ALTRIMENTI SCUOLE DESERTE E NEANCHE LA DAD, NE L’UNO NE L’ALTRO, PARLIAMOCI CHIARO BASTANO POCHI STUDENTI E SI CHIUDE.
    PER QUEL CHE RIGUARDA IL PEZZO, IL CAOS E’ SU TUTTO IL MONDO COMMESSO AL COVID, DI CHE COSA CI MERAVIGLIAMO STIAMO IN ITALIA, MA LE VOCI LIBERE NON VANNO SCHERNITE, ANZI DEVONO FAR RIFLETTERE PER NON DEFLETTERE!

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