42 ettari, 420.000 mq, 60 campi di calcio, con 120.000 celle fotovoltaiche a specchio, che copriranno come un “reggiseno” una delle colline di Eboli.
Il problema è politico e di metodo, ma la Maggioranza non è in discussione.
Cicia, Marisei, Campagna e Consalvo non erano a conoscenza del progetto. Con Chi si è incontrato Toto Costruzioni?
EBOLI – 26/07/2010 – In genere quando si scava si trova sempre la verità. Quando si scava si possono trovare anche gli scheletri. Noi non ci auguriamo che si trovino scheletri scavando nella vicenda del Parco Fotovoltaico, che si realizzerà sui Monti di Eboli in un terreno di proprietà del Comune di Salerno, ma ci augureremmo di arrivare ad una verità, non tanto sull’iter burocratico quanto sulle volontà politiche e se fosse possibile una verità che comprenda entrambe per evitare di subire decisioni, anche se nobili, prese da altri.
Intanto ci troviamo con un progetto che si dovrà realizzare sulle nostre colline e che va ben oltre l’immaginabile. Parliamo di 42 ettari, ossia 420.000 mq., l’equivalente di ben 60 Campi di Calcio, che verranno invasi da 120.000 celle fotovoltaiche a specchio, che cambieranno inevitabilmente il paesaggio collinare ebolitano, un’intera collina a cui verrà messo una sorta di “reggiseno” riflettente, ma che produrrà fortunatamente energia pulita, che sarà trasportata da un cavo allocato ad un metro e mezzo dalla superficie, che passerà in campi, lungo le strade comunali e quelle provinciali e nazionali fino a raggiungere una delle più vicine Centrali Elettriche di trasformazione che immetterà l’energia prodotta nella rete ENEL, che a sua volta poi la erogherà e ogni bimestre ci sarà un beneficio per il Comune di Salerno, che azzererà le sue bollette.
Questi sono i fatti e su questi fatti si sono prodotti gli atti che seguono, che il Comune di Salerno ha prodotto per realizzare il Campo Fotovoltaico nel territorio ebolitano:
Deliberazione di Giunta n. 1245 del 13 /11/09 del Comune di Salerno.
– il bando
– il disciplinare di gara
– lo schema di contratto
– dichiarazioni
14 luglio 2010, chiusura della procedura di Gara e relativo affidamento da parte del Comune di salerno alla Toto Costruzione
Una vicenda che si è conclusa senza che il Comune di Eboli avesse un ruolo attivo, ma nel momento in cui si sono sollevate obiezioni sono venute fuori, come al solito, le difese. Fatto sta che gli assessori che avrebbero dovuto conoscere il problema e che avrebbero dovuto partecipare agli incontri ed informarne poi il Consiglio non sono affatto a conoscenza di tutti i passaggi, se non apprendendo da notizie Ufficiali di stampa: dell’affidamento da parte del Comune di Salerno alla Ditta Toto Costruzioni S.p.A.; che il Campo Fotovoltaico costerà intorno ai 120 milioni di Euro; che lo realizzerà la Toto Costruzioni; Che questo impianto avrà una durata di 25 anni e che dopo i primi 10, passerà, a meno che il Comune di Salerno non rinunci, nelle mani del Comune stesso; che il campo servirà per abbattere o pareggiare i costi del consumo energetico della Città di Salerno; Che si produrranno 24 MW in tre moduli da 8MW, con 120.000 celle fotovoltaiche; che ci sono state diverse Conferenze di servizi; che i pareri ivi compresi quelli ambientali sono tutti rispondenti; che il Comune di Eboli ne ricaverebbe 250.000 euro di ICI (dovuti per Legge e non come ristoro); che il Sindaco si sarebbe incontrato con la Toto Costruzioni e che avrebbe avuto assicurazioni circa l’utilizzo di manodopera del posto.
GRAZIE, e il PACCO è fatto, o meglio il PACCOTTO è fatto.
Un altro proverbio dice: La cacca più si gira e più puzza.
Peccato che le finalità sono nobili, cioè quelle di produrre energia utilizzando fonti alternative.
Ma la cacca, più si gira e più puzza. Leggendo attentamente tutta la documentazione, non si capisce bene se è nato prima il progetto o il bando di gara o se sono nati insieme. Ma questa è un’altra cosa. A noi invece interessa sapere chi ha partecipato per conto del Comune di Eboli, tra novembre 2009 e la settimana scorsa data di aggiudica della Gara, a gli incontri promossi dal Comune di Salerno e chi ha partecipato alle varie Conferenze di Servizi che hanno semplificato le procedure e dato tutti i pareri favorevoli.
“Non sono mai stato coinvolto su questo specifico provvedimento. – Precisa Cosimo Cicia – Se fossi stato coinvolto avrei detto la mia. Si poteva fare di più, sicuramente non abbiamo inciso molto su quel progetto, si poteva ottenere altri tipi di benefici. Per esempio, potevamo equilibrare quell’impianto occupando anche terreni del Comune (circa 20 ettari), avrei dato il mio contributo, ma sicuramente discutendone avremmo potuto fare di più e meglio”. Cosimo Cicia attualmente è Assessore all’Urbanistica, e lo era allo stesso ramo anche prima delle elezioni.
Dello stesso tenore sono le dichiarazioni del Capogruppo Consiliare del PD ed ex Assessore ai Lavori pubblici della Giunta precedente Carmine Campagna : – “Non sono stato mai coinvolto. Non se ne è mai parlato in maniera ufficiale. Se ne discusse genericamente. Per quello che ne sono venuto a conoscenza alla Conferenza dei Servizi ha partecipato l’attuale Assessore all’Ambiente Cosimo Magliano e in precedenza forse l’ex Assessore Mazzara. Se fossi stato interpellato, insieme agli altri, avremmo trovato tante soluzioni”.
In relazione poi alla domanda se qualcuno a nome del Comune abbia partecipato a degli incontri, e alle recenti dichiarazioni di Mauro Vastola, circa polemiche costruite da fonti socialiste, Campagna precisa: – “Spinto dal Gruppo Consiliare ho presentato un’interrogazione proprio per venire a conoscenza degli atti. Non so se qualcuno si è incontrato con il Comune di Salerno, una cosa è certa, noi siamo per l’energia alternativa e potevamo dare un contributo. Questa amministrazione non può basarsi solo sul Sindaco Melchionda è necessaria un’azione collegiale. Circa le polemiche è opportuno ribadire che Vastola rappresenta solo se stesso, non so su cosa basa i suoi risentimenti, forse ha partecipato a qualche incontro con l’Assessore dell’epoca Venusia Mazzara e organizza una difesa non richiesta”.
Questa storia del Campo Fotovoltaico incomincia ad avere tinte fosche specie quando persone che avrebbero dovuto esserne a conoscenza e questo che tiene a ribadire il Coordinatore del PD, Consigliere Salvatore Marisei il quale mette in evidenza che di questa iniziativa nessuno ne è a conoscenza e che tutti lo hanno appreso dalla stampa: – “Nessuno dei Consiglieri e degli Assessori è stato coinvolto, ne quelli di oggi e ne quelli dell’altra Giunta Melchionda. Non ne sappiamo nulla. Così come abbiamo appreso dalla Stampa che il Sindaco si è incontrato con la Toto Costruzioni. Non si contesta l’intervento, ma forse una discussione più allargata poteva portare a qualche cosa di più e di diverso”. –
Marisei parlando fa anche altre rivelazioni, che vanno a complicare ulteriormente la vicenda – “C‘é un Piano Energetico Comunale che prevede una serie di valutazioni, non ultimo, le individuazioni delle aree da destinare ad impianti di produzione di energie alternative. In quella direzione bisognava procedere, invece non c’è stata nessuna discussione“. – Poi facendo un passaggio politico rispetto all’Amministrazione, Marisei è rassicurante – “Noi abbiamo cercato di tenere una posizione politica e di metodo che rafforza l’Amministrazione e le consente di andare avanti, dello stesso avviso è anche l’API. – – Sulle polemiche sollevate da Vastola invece – Sono veramente sorpreso del repentino cambio di posizione del Consigliere Vastola e delle polemiche che ci indirizza su questa vicenda. E’ stato lui a sollevare il problema nel gruppo e lui insieme a Mauro Del Masto e Vincenzo Rotondo a voler trasformare in dibbattito l’interrogazione. Ha operato un cambio a 360 gradi“.
Dopo Cicia, Campagna e Marisei anche l’Assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Consalvo raggiunto telefonicamente dichiara: – “Sono venuto a conoscenza del Campo Fotovoltaico dei monti di Eboli, superficialmente, solo all’indomani delle elezioni e dopo la mia nomina ad Assessore. Senza nessuna nota polemica, se fossi stato interpellato, come sempre, avrei dato il mio contributo”.
Una decisione così importante non può non avere avuto un percorso ed infatti l’ex Assessore all’Ambiente la giovane avvocatessa Venusia Mazzara, nella sua onestà chiarisce alcuni equivoci: “Incaricata dal Sindaco mi sono incontrata una volta, credo agli inizi di marzo, con l’Assessore Gerardo Calabrese del Comune di Salerno, il quale illustrò il progetto e mi sottopose tutta una serie di documentazione, che erano alla base di una gara da espletare. Fu molto gentile e molto preciso nella esposizione. In seguito riferii al Sindaco, ma non ho mai partecipato a nessuna Conferenza dei Servizi“.
E’ singolare che un provvedimento di questa portata non sia stato discusso e non sia stato oggetto di una valutazione politica, che certo non può essere solo basata su una banale dichiarazione favorevole rispetto ad un fine che nessuno vuole mettere in discussione, cioè quello della produzione di energia ricavata da fonti alternative, ma non si può accettare che un fine così nobile possa essere poi causa di uno scempio di carattere ambientale, indipendentemente dalle valutazioni che in sede di Conferenza dei Servizi si è fatto in relazione a quell’impianto.
Il problema è tecnico, è sicuramente ambientale, ma è soprattutto politico. Non può passare il principio del FAI DA TE su questioni invece che coinvolgono strategie energetiche nazionali. Le risposte locali devono essere misurate rispetto ai territori e la morfologia dei territori stessi ci suggerisce che alcune scelte sono infelici, come quella di sottrarre superfici destinate all’agricoltura per iniziative che possono realizzarsi in zone interne e su suoli arenarici con scarsissimo indice di produttività. Così come non si andrà a costruire una Centrale Maremotrice sulla Costiera Amalfitana, magari di fronte al porto di Amalfi o di Positano, anche se le maree in quei luoghi sarebbero favorevoli alla produzione di energia con quella tecnologia.
La questione sicuramente è politica ma comunque bisogna fare chiarezza: Chi ha partecipato alle conferenze dei servizi? Chi ha partecipato agli incontri politici e politico-tecnici? Perchè non si è data rilevanza pubblica a quel progetto? Chi si è incontrato con la Toto Costruzioni? Perché non si è discusso in Giunta di questo progetto? Perché il Consiglio Comunale ne è all’oscuro? Perché una iniziativa così importante è stata trattata come una normale concessione edilizia? Come si è fatto a superare l’impatto ambientale? Esisteva già un progetto prima dell’espletamento della gara? Chi lo ha visto?
Il buon senso è sempre il miglior veicolo per giungere a qualsiasi risultato. In questa vicenda non sembra se ne sia fatto ricorso.
Massimo, solo per capire.
Il problema è che questo campo fotovoltaico lo sta facendo il Comune di Salerno su territorio di Eboli senza alcun beneficio per il comune (e ti rode il fegato) o esistono altre oscure motivazioni?
In altre parole, se io fossi proprietario di 42 ettari di terreno (anche agricolo) nel comune di Eboli e mi venisse un giorno lo schiribizzo di investire le mie centinaia di migliaia di euro depositate in maniera infruttifera nel mio conto in banca per fare un campo fotovoltaico sul mio terreno, dopo aver fatto ed ottenuto la DIA come per legge al Comune di Eboli, dovrei chiedere il permesso a qualcun altro?
Posto che a mio parere l’impatto ambientale di un campo fotovoltaico è nullo o pressochè risibile, posto che è falso affermare che si tratta di un campo riflettente. Infatti quest’ultima affermazione è contraddittoria. Se facessi un campo di specchi per fare la guerra solare all’aviazione con la tecnica di Archimede, per definizione non ne ricaverei un fotone e men che meno una coppia elettrone-lacuna. Per la precisione si tratta di un campo ASSORBENTE, da non confondere con un buco nero, ossia la luce del sole nell’immediato circondario non sparirà affatto, quindi si potrà continuare a passeggiare sotto la luce del sole.
Se poi qualcuno deve venire a sindacare se sul mio terreno io ci devo fare l’agricoltore o qualcosa di più redditizio senza creare danni al mio circondario, permettimi di decidere personalmente l’attività imprenditoriale per me più adatta, altrimenti poi qualcuno mi dovrà anche dire se preferisce che io ci coltivi cocomeri o pomodori.
Questo paese ha tanto bisogno di energie alternative, fossero fotovoltaico, geotermico, ondoso, eolico, biomasse e quant’altro. E’ in questo che si vede la civiltà di un paese, basta guardare con una punta di invidia quello che fanno in Germania.
Se invece la critica è sulla mancanza di iniziativa e di coinvolgimento del Comune di Eboli per espandere questa iniziativa, non posso che essere d’accordo con te.
Invece di un innocuo campo fotovoltaico, io personalmente mi sento molto più preoccupato delle trivellazioni della BP nel mar Mediterraneo a pochi chilometri dalla Sicilia. Ma questa è un’altra storia, evidentemente persone diverse hanno sensibilità diverse.
Per Giuseppe –
Perché dovrebbe rodermi? Io sono tra i maggiori sostenitori dell’utilizzo di fonti alternative, sia se lo faccia il acomune di Salerno, che lo faccia un privato o chiunque sia.
Spesso accade che si è presi dalla smania di fare una cosa utile e quindi non si usano le dovute riflessioni, che comportano, naturalmente anche altri rischi, che non sono sicuramente ambientali.
Spesso proprio per il fine nobile. si corre il rischio di essere superficiali, tanto superficiali che nei luoghi deputati delle decisioni, non si esprimono a pieno i propri punti di vista, per non essere tacciati di essere Bastian contrari.
Volendo essere buonista, credo che si è verificato proprio questo.
Ma forse pensi che la Toto Costruzioni sia un “Ente Morale”, o associato con le “Orsoline”? La Toto è una società che fa Business, è ne ha titolo e ne ha diritto. Credi che realizzare un impianto del genere non ci guadagni? Anche questo non è scandaloso. Ma se si utilizzano fondi pubblici e si impiegano dimensioni di questa specie, permetti che si debbano anche fare altri tipi di valutazioni, anche di carattere politico? E forse questo è mancato.
Se tu volessi costruire un impianto del genere nel tuo terreno? e perché no, se si osservano tutti i parametri e non i regolamenti che spesso possano nascondere anche interpretazioni “ad usum delphini”. Se poi utilizzi finanziamenti pubblici, secondo te è il caso di osservare qualche controllo in più?
Non voglio scoraggiarti, ma se lo faresti tu, troveresti tanti di quegli ostacoli che non immagini nemmeno.
Ma queste cose non devono essere rispondenti alla iniziativa individuale e spontanea, come quando si faceva i cercatori d’oro, o si scavavano i pozzi di petrolio e si diceva “questo è mio”.
Le politiche energetiche devono essere regolate per evitare il FAI DA TE, o come ho detto in un altro articolo il Far West energetico. Esistono dei Piani, e il comune di Eboli ne è dotato, magari non è perfetto ma risponde in linea di massima ad una regola. Nell’ambito di quelle regole i privati hanno titolo ad intraprendere.
E’ anche vero che alcune di queste iniziative vanno oltre le regole in “deroga” a qualsiasi indicazione di piano, allora in quel caso è una questione politica.
Quello che è mancato è proprio l’aspetto politico.
Comunque, guai a pensare che se si critica questo intervento si è contro e basta, così come guai a pensare che si è contrari ad impianti di questa specie, il problema vero è farli coerentemente le disponibilità dei territori e senza che questi vengano recepiti come una violenza.
Mi auguro infine chesi riesca ad avere ragione di qualche incomprensione e si trovi un giusto equilibrio tra quel progetto e le richeste della nostra comunità.
Grazie del tuo intervento. Massimo Del Mese
Questa è una faccenda nebulosa,troppi sospetti,sembra che si sia pubblicizzato a gioco fatto! va bene l’energia alternativa ma senza storpiare il paesaggio, le vadano a mettere le pletore di pannelli a Santa Cecilia, li senz’altro non daranno nell’occhio, o forse si… nell’occhio di “qualcuno”?La sicurezza del potere si fonda sull’ insicurezza dei cittadini,nell’attimo in cui respingiamo l’ordine umiliante del superiore, respingiamo insieme
la stessa condizione di subalterni.Talvolta ci vuole coraggio anche a vivere!
VI PREGO SOSTENETE QUESTA MIA IPOTESI NON PEREGRINA!!! MOLTO SEMPLICEMENTE: SI COSTITUISCANO COMITATI SPONTANEI DI CONCITTADINI, E SI INDICA UN REFERENDUM POPOLARE, NON VOGLIO VIVERE IN UNA REALTA’ CHE IMPONE DALL’ALTO LE SCELTE CHE RICADRANNO PER DECENNI SULLA POPOLAZIONE. E POI SIAMO GOVERNATI O NO DA PD, PARTITO DEMOCRATICO? COSI ABITUATO ALLE PRIMARIE E FACEZIE SIMILI? ORBENE SUI ESERCITI TALE STRUMENTO PER COSE + SERIE.X es, DI ORGANIZZARE UN ORGANIGRAMMA DI POTERE INTERNO, MA X RENDERE PARTECIPI I CITTADINI DEL LORO FUTURO. QUESTO SI CHE SAREBBE “DEMOCRATICO” !
@ TUTTI siamo ritornati indietro di 2010 anni , si lavono tutti le mani manco se fossino dei semplici cittadini ,ne debbo dedurre che il parco si fara’, e alle condizioni di DE LUCA bravi……..VERGAGNATEVI……
per l’ennesima volta il governo Melchionda si contraddice Campagna ,Cicia ,e Consalvo assessori nella precedente amministrazione assieme al sindaco Melchionda non possono dichiarare non sapevamo nulla altrimenti avremmo dato un contributo in piu Cicia parla di allargamento del progetto su territorio esclusivamente ebolitano per avere una fetta maggiore.
Ma questi di cosa parlano anche uquando dicono di dare un contributo ,sicuramente non quello economico tratto dalle loro tasche.In piu non citassero una giovane assessore che pur colta e preparata,si pensa messa a posta li per l’incontro con il geometra di salerno ,giocando sulla sua bonta e lealta di donna e cittadina ebolitana.
Costoro hanno tradito due volte l’elettorato prima e dopo . Un assessore di alto rango e di lunga militanza politica non fa questi errori ,e seli fa due sono le cose o sono premeditate o sono ciucci.
La questione politica è chiara bisogna che indaghi la magistratura per eventuali danni punibli con sanzioni penali. (Questa è la prima utopia)
Il secondo interrogativo quello piu importante che merita risposte vaste e certe “dott. Admin ” è perche si costruisce la centrale cosi lontana dal comune che se ne serve ,i costi sicuramente sarebbero minori,chi paga con quali fonti perche quel luogo visto che alle spalle del Masso della signora della citta di salerno ci sono colline rude ed arse ed esposte in modo congeniale per l’installazione dei pannelli solari .Sicuramente da parte del comune di Salerno la scelta del luogo Monti di Eboli è viziosa ,insidia qualcosa come deturpamento del paesaggio ,maggiore speculazione edilizia in quel territorio e altre che non riesco ad immaginare. Il fatto è che i comuni intelligenti ,le discariche ,le centrali eoliche e fotovoltaiche centri di compostaggio inceneritori ed altro come depuratori tengono il piu lontano possibile queste strutture dai loro centri abitati.
L’ICI di 250 mila euro annue non fanno gola al comune non risolvono il problema rischio di stabilita economica,in piu insisto che i danni di questa opera non sono legati all’inquinamento atmosferico per la produzine di energia ma all’impatto ambientale. Anche se in quel territorio al momento non si produce niente non è un presupposto per scempialo con pannelli solari. L’uomo grazie alla sua intelligenza se vuole sa sfruttare bene le conoscenze per poter affrontare seriamente un opera stravolgente come questa.Si è dato cenno alla costiera amlfitana zona intoccabile ma non vero del tutto quando ci sono interessi di soldi le montagne si spostano .Ormai la costiera e scempiata e l’ultima opera di sciacallaggio ambientale vedi auditorium di Ravello costato 18 milioni di euro ed adesso è chiuso per procedure amministrative.
Che scenario negativo, Ebolitani prima che iniziano i lavori dite la vostra almeno potete testimoniare “io ci ho provato a cambiare le cose”
Per Antifotovoltaico ad Eboli –
Senza entrare ulteriormente nel merito, ma rispondendo solo alla domanda del Perché ad Eboli? Perché il comune di Salerno ha questa proprietà e su questa proprietà intende realizzare quello che ritiene per il bene dei suoi amministrati. Su questo non possiamo intervenire, è come andare a sindacare una persona che ha destinato una stanza a salotto anziché un’altra. Il problema è semmai nelle regole che sono state applicate con molta superficialità pensando all’iniziativa nobile di realizzare energia da fonti alternative. Questa condizione, però, non esclude un rammarico di un’altra comunità e nessuna iniziativa è giusta quando accontenta uno e ne scontenta un altro.
Grazie Massimo Del Mese
Non è giusto che Eboli paghi in termini di paesaggio rubato e Salerno benefici dell’energia…è la stessa storia per il canile,Sui monti di Eboli esiste anche il canile di Salerno così che i cani di Salerno trovano rifugio e i cani di Eboli devono peregrinare da un canile all’altro e nessuno li vuole perchè nessuno paga per loro…oltre al danno anche la beffa.Complimenti comunque a Vicienz’ lui si fa tutte le comodità e il conto lo paga la provincia…anche l’inceneritore di Salerno non sarà di certo a Salerno….siamo la discarica di Vicienz’…complimenti ai nostri amministratori loro si che difendono i diritti del nostro territorio…
e sarebbe opportuno che non sbandierassero tanto il fatto di averlo saputo solo dalla stampa…non gli fa certo onore e ci fa capire quanto vengano considerati dai loro amici politicanti…
A.Dell’Orto
Non esiste un assessore o consigliere della maggioranza competente della realizzazione di quest’opera. Ne il comune abbia pensato di chiamare un consulente per avere una scelta piu giusta,
Il disinteresse e l’incompetenza è notevole ,chi ci governa non capisce niente hanno solo il privilegio di essere stati eletti credo da un elettorato per niente attento. Per indole sono naturalista e nel rispetto della natura che il progresso cresce
ed ha successo e non in una societa consumuistica che spesso non ripsetta nulla li cresce solo degrado prima ambientale e poi sociale,perche le due cose camminano insieme come corpo sano in mente sana.
Diciamo no a questo progetto che non porta nessun vantaggio al nostro comune.
Scivendo NO al fotovoltaico dei monti di eboli
Non credo che non ci siano cavilli legali per contestare questa iniziativa, in piu ripeto che il fotovoltaico non è un pannettone che se ne parla e consuma con facilita.
Le cose vanno conosciute in profondita e poi affrontate nella realizzazione ,non vi nessun nobile scelta per la zona ,non risponde ai canoni per cui viene costruita.la fotovoltaica non risponde solo alla risposta della produzione energetica ma deve dare premesse piu importanti di fattibilita.
quale esperto ha deciso questo ,quale luminare puo evr deciso con le sue iniscusse conoscenze questo progetto. In piu non significa niente che il proprietario del terreno è il comune di Salerno quindi noi non possiamo sindacarne la scelta.
Anche se non esiste uno studio di destinazione d’uso della zona , un proprietario non puo fare quello che vuole nel rproprio terreno quando si parla di realizzare opere che comunque cambiano la configurazione di quel terreno di quella zona. Quali permessi esistono che sono indipendenti a cio che hop detto.
I permessi DIA concessi in conformita con la zona di realizzazione sono regole nazionali che vanno rispettate e non facciamo che addirittura nella realizzazione di quest’opera si chiede prima il condono e poi la DIA.
No al fotovoltaico dei monti di eboli
Volevo dire per chiarie meglio il concetto che non sono contrario alle fonti alternative ,altrimenti sarei pazzo ,ma come disse qualche luminario i pazzi sono loro arealizzare questa indegna opera.
no alla centrale fotovoltaica dei monti di eboli
non finiamo di scempiare il nostro territorio,la costiera gia è una discarica ora anche le colline circostanti eboli vengono aggredite per la realizzazione dell’opera. Abbiamo gia discariche in localita fontanelle che sono bombe di grande intensita ambientale,la collina dietro San Pitro alli Marmi mangiata per dar spazio a una vecchia cava ora fermata giuridicamente da un proprietario della zona addirittura per rischio frane.Discarica di monnezza vicino al nostro caro fiume sele loc. Femmina Morta dove adesso su una bomba di rifiuti coltivano ortaggi. I responsabili hanno fatto soldi e godono ancora ottima salute . L’ultimo regalo Coda di volpe,vivino foce sele. Come si puo notare abbiamo un territorioche è un vero disastro molto piu simile all’agronocerinosarnese con il suo fiume di veleni il Sarno. Ed i politici stanno a guardare giustificandosi non ero presente e non sapevo .Queste sono le opere che persistono nel territorio di Eboli in nome di cause nobili.
Sono convinto che l’opera in questione non costituisca un progetto negativo. Tutt’altro!
E ciò sia per le finalità che si intendono perseguire, che per il risultato materiale che si prevede di realizzare, atteso che, da un lato, c’è – oggi più che mai – bisogno di energie alternative e, dall’altro, che le opere pubbliche realizzate a Eboli – ed, in generale, nel Sud – costituiscono un fenomeno assai raro, che meritano, per questo stesso motivo, un occhio benevolo e di favore.
Ho parlato di indulgenza aprioristica. Nel merito, occorrono senz’altro specifiche valutazioni di opportunità, sia di carattere ambientale ed urbanistico, che di programmazione territoriale.
E’ ciò di cui abbiamo veramente bisogno e che manca, sul nostro territorio, è proprio questo: una progettualità ed una programmazione efficace.
E tale situazione si verifica non tanto per mancanza di mezzi o di volontà, quanto, piuttosto, per l’incapacità politica e per la miopia della nostra classe dirigente.
Proprio per quest’ultimo aspetto, non mi stupisco che l’iniziativa del parco fotovoltaico provenga dall’Amministrazione del Comune di Salerno, piuttosto che dalla nostra.
Allo stesso modo, non mi sorprende che manchi un apprezzabile contributo partecipativo al progetto sia delle forze politiche che civili di Eboli, con la conseguente esclusione, per la cittadinanza, di tutte le possibili favorevoli ricadute, dal punto di vista economico ed energetico.
E ciò preoccupa soprattutto quando si consideri il seguente aspetto: l’amministrazione di Salerno e quella di Eboli avrebbero dovuto possedere, quanto meno, l’attitudine alla “solidarietà” ed alla “condivisione” politica, dal momento che costituiscono gli ultimi baluardi del PD in provincia.
E da qui emerge, infine, l’altra singolarità: non solo non vi è stata una tale “sinergia” progettuale e realizzativa tra Eboli e Salerno, ma la stessa Amministrazione ebolitana appare – più che mai – spaesata, divisa ed esacerbata.
Pertanto, la mia conclusione è questa: abbiamo perso la corsa per un’altra importantissima opportunità. E la constatazione è più amara perché, questa volta, disponevamo finanche del biglietto per salire sul treno!
per tutti coloro che menano cazzate.
Tutti e dico tutti, tranne che un manipolo di cerebrolabili del centro destra, sono d’accordo a non avere la centrale nucleare ad eboli. tutti e dico tutti non pensano per nulla a fare un po di risparmio energetico. Allora dico signori dove cavolo la prendiamo l’energia? Ben vengano le centrali fotovoltaiche su suoli a bassa fertilità. NO NELLA FERTILE PIANURA. mi piacerebbe sentire il pensiero di eliuccio. che fine ha fatto? ti prego torna sto blog aspetta a te
@ domanda per coloro che hanno una risposta ……
mettiamo il caso che questo ” cosiddetto scempio energetico ecologico” dovesse essere realizzato in prossimità dei monti di eboli, con tutte le annesse conseguenze….
tale realizzazione scongiurerebbe, l’ ipotesi non del tutto tramontata di un’eventuale installazione di una centrale nucleare nella piana del sele?
se così fosse, sarebbe preferibile contribuire all’ onere delle risorse energetiche con un impianto ecologico magari all’ indomani rimuovibile, oppure opporci ora al fotovoltaico e divenire passibili di “ricatto” e costretti ad accettare in seguito il nucleare???
non vorrei che andasse tutto a finire come con il cdr, non ad eboli ma ad un passo…in quel caso sono stati persi soltanto soldi.magari non metteranno i pannelli fotovoltaici ad eboli ma ad olevano,1 km più in la!!!
attendo delucidazioni in materia.
malcom x
@MalcomX.
Condivido pienamente il tuo pensiero.
I cittadini di Eboli hanno scoperto, solo in questi giorni, che nel territorio comunale esiste l’Azienda Monti di Eboli di proprietà del comune di Salerno. E hanno incominciato a discutere della centrale fotovoltaica, solo a permesso per costruire ottenuto, sembra solo una questione di campanile, come quelle che accadono tra certi ebolitani e i battipagliesi, tra campagnesi ed ebolitani, ma questione di campanile non è! E’ questione politica! Tutti i nemici di De Luca, i socialisti di Carmelo Conte, si sono schierati contro, nonostante il Sindaco Melchionda si sia dichiarato favorevole alla realizzazione dell progetto, quindi il tutto è inserito in quella faida che si sta combattendo tra gli amici del sindaco e gli amici del ministro, nemico giurato del sindaco di Salerno. Sarebbe la prima volta che la città di Eboli guadagnerebbe qualcosa nella realizzazione di un’opera collegata all’ambiente : 250.000 euro all’anno di ICI , e, secondo me, non sono pochi, tenendo conto che per mostruosi impianti a forte impatto ambientale, quali il CDR e il deposito di ecoballe di Coda di Volpe riceviamo solo esclusivamente danni e problemi. Concludendo, consiglio ai nemici del costruendo impianto fotovoltaico di dare una occhiata alle discariche che si trovano lungo la Provinciale per Olevano e poi paragonare l’impatto ambientale. Io sono convinto che, nel confronto, vince l’impianto fotovoltaico.
Concordo con chi ritiene civile un confronto popolare sulla questione, che non ghettizzi il pensiero dei cittadini dell Piana e non solo di Eboli.ATTENTI AL BINOMIO COSTI/BENEFICI D’IMPRESA,MAI BANALI E MAI DA SOTTOVALUTARE: Nel biennio 2008-2009 l’Italia ha posto le basi per un eccellente sviluppo ed espansione del mercato fotovoltaico. A metterlo in evidenza è il colosso elettrico Enel visto che nel 2008 in Italia sono stati realizzati nuovi impianti per complessivi 340 MW, mentre nell’anno appena trascorso si è saliti a 490 MW ulteriori. Al fine di garantire all’Italia l’ingresso tra i “big” dell’energia pulita sfruttando la fonte solare, un ruolo di rilevante importanza lo possono giocare STM, Sharp e la stessa Enel, che nei giorni scorsi hanno stipulato un accordo finalizzato a far nascere la più grande fabbrica italiana di pannelli fotovoltaici di nuova generazione sia per entrare nel grande mercato globale di un settore a dir poco promettente, sia per istituire una vera e propria filiera nazionale del fotovoltaico. Per l’Italia l’espansione in questo mercato, sia entro i confini nazionali, sia verso i Paesi esteri, non significa solamente risparmio energetico ed abbattimento delle emissioni; a questi due fattori, già di per se rilevanti e fondamentali per lo sviluppo sostenibile, occorre anche prendere in considerazione la componente occupazionale.
In merito, un recente studio effettuato dall’Istituto per la competitività (I-Com) rivela come il target dei 9.000 MW di potenza da impianti fotovoltaici entro l’anno 2020 implichi per la sola realizzazione degli impianti un controvalore degli investimenti pari a quasi 30 miliardi di euro a fronte di un impatto positivo complessivo sul sistema economico per circa 65 miliardi di euro, e la creazione annua di ben 23 mila posti di lavoro solo per la realizzazione degli impianti; a questi posti di lavoro se ne devono aggiungere altri 22 mila necessari per le fasi successive alla gestione degli impianti connessi in rete e pienamente operativi.L’interesse dei Paesi Europei nel promuovere la crescita del settore fotovoltaico (in Italia attraverso il Conto Energia) si basava principalmente sull’esigenza di MIGLIORARE L’EFFICIENZA ENERGETICA con un competitivo utilizzo delle energie rinnovabili e quella di raggiungere gli accordi sulle emissioni di CO2 (Kioto).
Lo sviluppo crescente del Settore e delle installazioni è stato considerevole ed il FV è, relativamente in poco tempo, divenuto un ulteriore strumento finanziario con ritorni di un investimento iniziale ed i suoi rischi.
Considerato che l’inesauribile fonte, il sole, ha come unica pecca la sua imprevedibilità, molti dei rischi si concentrano quindi sull’istallazione,i suoi componenti ed il suo disegno. Quali i rischi quindi?
Rischi direttamente dipendenti dal progetto:
– Ritardo nei lavori e nella consegna
– Funzionamento non corretto del sistema
– Perdita di produzione di energia
– Riparazione e pezzi di ricambio
Rischi ambientali:
– Tormente
– Neve o Grandine
– Terremoti/Inondazioni
– Inquinamento o presenza eccessiva di polveri
Rischi di sicurezza sul lavoro :
– Scariche elettriche
– Incendi
– Elettricità statica
Rischi sicurezza della installazione:
– Furti
– Intrusioni
– VandalismoIn primo luogo, i prodotti che le aziende di installazione utilizzano sono sempre o nella maggior parte dei casi certificati da aziende specializzate, come ad esempio il certificato TÜV, ma si tratta di una certificazione a campione. Cioè, l’azienda produttrice manda a verificare un campione di circa 11 pezzi. Se la campionatura passa le prove ed il ciclo produttivo, il prodotto è considerato valido dall’azienda certificatrice, ma da quel momento la sua produzione di massa non passa altro test se non quello del produttore stesso.
Anche la certificazione CE funziona all’incirca nella stessa maniera anche se questa si ci assicura che eventuali danni dati da un mal funzionamento possano ricadere in Europa su responsabilità legali dell’azienda produttrice. Utile quindi nel caso di pratiche assicurative e di garanzia.
Le certificazioni TÜV e CE non accertano le specifiche tecniche del singolo prodotto utilizzato perciò il valore aggiunto maggiormente avvertito, nel momento della certificazione di una completa istallazione, è sicuramente dato dalle prove che si effettuano sui singoli elementi per verificare le caratteristiche tecniche date dal produttore; i prodotti vengono mandati presso un laboratorio o centro prove convenzionato, e “ritestati” uno per uno.
La certificazione di una intera installazione significa valorizzare tutto il progetto. Senza questa certificazione ci si affida unicamente alle capacità professionali di un installatore, invece durante il processo di certificazione una seconda azienda supervisiona l’intero progetto in via autonoma e disinteressata in ogni suo aspetto, considerando sicurezza, rendimento e tutti quei requisiti che regolano “tempo di ammortizzamento” e “ritorno dell’investimento” e quindi la qualità dell’istallazione.
Malcomx stai palando di due cose totalmente differenti,estremamente differenti ,una la centrale nucleare è comunque pericolosa inquinante simbolo di morte in piu la nostra zona è sismica per cui inacettabile. L’altra fotovoltaica non inquinante solo come produzione di energia ,sè realizzata a monti di eboli non sostituirebbe la costruzione dell’altra nucleare.
Ma comunque quel posto esiste per esserci qualtr’altra cosa non invasiva non scioccante dal punto di vista ambientale .
Dico un utopia ci sono tanti spazi geografici in italia legati a vincoli particolari ma abbandonati a se stessi e non valorizzati come i cigli delle strade il perimetro delle soste di emergenza sulle autostrade ,ripeto spazi morti detti di rispetto nelle zone industriali tetti dei palazzi dei centri urbani moderni aree di rispetto dove sono discariche,depuratori,valloni fogniari,tutto il tracciato sovrastante le linee ferroviarie sono migliaia di chilometri in italia,sfruttare prima queste aree e poi se ci sono ancora risorse le colline e montagne piu arse dove c’è solo roccia in posti lontano dagli occhi
perche non si pensa a fare un consorzio con le nazioni del nord Africa ,occupare aree del deserto per impianti fotovoltaici .questa sarebbe una buona soluzione per tutti ,ci guadagnerebbe anche il deserto.
Non è una cazzata.
Lasciamo stare i monti di Eboli.
@ malcomx qui non si discute se questa operazione fatta dal vostro Sindaco ( senza l’avvallo del consiglio comunale e della giunta ,io non ci credo , dobbiamo ringraziare il dott. Del Mese se ne siamo venuti a conoscenza) sia vantaggiosa x Eboli , in termini economici di sicuro NO, che possa scongiurare una centrale nucleare sicuramente NO , ma se Eboli da questa deturpazione del Nostro territorio sia leggittimato ad esprimere un parere SI, e’ mi spiego. Il comune di Salerno con la posa di questi pannelli si paghera’ tutta la corrente pubb.e non e’ poco in piu avra’ una eccedenza da poter pagare anche i 250000 euro di ICI ( non e’ ICI) in piu’ il comune di Eboli non potra’ usufruire di questa eccedenza , xche ,forse in questo comune si studiano solo come fare le polpette,non siamo mai stati terra di conquista anzi …..
@ anonimo….
so bene di toccare 2 argomenti differenti, solo che mi chiedevo, se questo ” sacrificio” non servisse a scongiurarne un altro.
Mi spiego meglio…..
qualche mese fa il Circense De Luca indicò, la piana del sele ( manco fosse il salotto di casa sua) come papabile sito per un’ eventuale collocazione di una nuova centrale nucleare ( da buon lucano, conosce poco le peculiarità della zona, e la sua economia fondata su agricoltura e allevamento bufalino)……
ora se riuscisse ( e so che ci riuscirà) a realizzare il campo fotovoltaico sui monti di eboli, come minimo, dovrebbe rivedere le sue preferenze per il nucleare, magari mettendola ad acciaroli, agnone, palinuro, piuttosto che sui monti di agerola, magari amalfi o ravello… ( tanto lui è lucano)… e poi mica si può fare tutto ad eboli???
immaginate Eboli città dell’ energia, centrali nucleari, campi fotovoltaici, magari pure 2 pale eoliche in piazza, al posto dei leoni…ne nascerebbero di gig robot e mazinga-z!!!!!
io penso soltanto che se il nostro territorio deve essere (come senz’altro sarà) usurpato da quel funambolico arrampicatore dispotico cementificatore del sindaco di Salerno, beh… almeno che ci venga riconosciuto il più grande beneficio possibile.. magari non fermarsi all’ ici ma insistere anche per ulteriori benefit di produzione di energia “pulita!!!!!
mi ripeto, non facciamo la fine della stazione ferroviara, del cdr, e di un paio di fabbriche….
malcom x
XComunista.
Le concessioni edilizie non passano per il Consiglio Comunale, le rilascia il Responsabile del Settore Urbanistica, acquisiti i pareri tecnici occorrenti, come si fa con tutti i proprietari di terreni che si trovano nel comune di Eboli, siano essi di Nocera, Roma o di Salerno che chiedono una concessione edilizia. Le polpette sono un’altra cosa, le polpette sono quelle messe in essere dai tuoi correligionari, per esempio il mega concorso che ha consentito a semianalfabeti, a pregiudicati, ad infermieri e a mogli di direttori generali comunisti di diventare Capo Servizio o Capo Settore.
Il fotovoltaico è controproducente proprio per gli enormi spazi che occupa e siccome quella zona di Eboli la conosco molto bene posso affermare con certezza che sarebbe il luogo adatto per un impianto eolico. A confine con il terreno destinato al fotovoltaico qualche privato stà già provvedendo. Inoltre, se la memoria non mi inganna il terreno della Comunità Emanuel, già orfanotrofio Umberto I°, fu donato dalla famiglia Baratta al Comune di Salerno affinche sullo stesso fossero realizzate opere e attività sociali. Un impianto fotovoltaico non sembra che rientri tra queste. C’è la volontà di fermarlo.!?
Al dott. DEL MESE:
visitate il sito impianti fotovoltaici costruiti su diswcariche,troverete una miriade di soluzioni.
Montecorvino Pugliano paesino molto vicino a noi ed al sito Monti di eboli 9km circa sta realizzando una centrale fotovoltaica dove risiede la mega e pericolosa disacrica del posto ,sara prima bonificata e poi nel giro di tre anni circa la realizzazione dell’opera.
Soddisfazioni innanzitutto al sindaco Giorgio per la mediazione e l’impegno messoci per la realizzazione del progetto che diventera laboratorio didattico per studenti universitari per la ricerca di energie alternative.
grande esempio da seguire.
per chi non conosce il luogo di realizzazione dico subito che non è adatto neppure come scenario per il film sull’inferno di Dante ,tanto è il degrado e lo scempio ai piedi del comune di Pugliano.
Non mi prolungo ma quando ho detto che al di la della procedura amministrativa politica sbagliata il luogo non è adatto su monti di eboli per una centrale fotovoltaica.In piu Eboli ci perderebbe in tutti i sensi .
Leggete l’articolo è la migliore risposta per i nostri politici e per quelli che vogliono realizzare la fotovoltaica.
Vi giro questo link
http://www.comune.salerno.it/allegati/11623.pdf, che rappresenta lo schema di contratto “AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL DIRITTO DI
SUPERFICIE SU SUOLI DI PROPRIETA’ DEL
COMUNE DI SALERNO IN LOCALITA’ MONTE DI
EBOLI DEL COMUNE DI EBOLI (SA) PER LA
PROGETTAZIONE REALIZZAZIONE E GESTIONE
DI UN PARCO FOTOVOLTAICO” dove si evince una serie di atti ,concessioni ed autorizzazioni che il Comune di Eboli non ha comunicato alla popolazione ebolitana invito i confinanti dei terreni diretti interessati della vicenda a chiedere i danni al Comune, invito il sindaco di Eboli di dimettersi per non aver rispettato l’impegno morale ed etico di salvaguardare i diritti della cittadinanza.
Inoltre vi è un’altra questione che è quella della DIA da richiedere al Comune di Eboli che non può essere moralmente firmata. Saluti Matteo