Motta sui revisori contabili, incapacità politica di Provenza e Pagano

Quanto è accaduto in Consiglio Comunale rappresenta uno dei punti più bassi raggiunti dal centrodestra cittadino dalla sua nascita.

La classe dirigente non la fa una “stelletta da tenente” appuntata sul petto da un federale, ma l’impegno costante e giornaliero sul territorio.

Motta Gerardo

BATTIPAGLIA – 25 luglio 2010 – Il Consigliere Comunale Gerardo Motta, del PdL ed esponente di Generazione Italia, l’Associazione vicina al Presidente Gianfranco Fini, non lascia adito a dubbi. Le sue parole sono chiare e precise, ed in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale che ha visto una ulteriore sconfitta delle opposizioni che non hanno saputo eleggere un loro rappresentante nel Collegio dei Revisori dei Conti, che si è aggiudicati per interi la Maggioranza di Santomauro, ha sferrato un duro attacco ai vertici locali del suo Partito.

Motta ritiene che sia il Capogruppo Consiliare Giuseppe Provenza, sia il neo-coordinatore cittadino del PdL Carmine Pagano, verso le quali nomine a suo tempo  formularono ricorso insieme al Coordinatore Provinciale di Generazione Italia Michele Sarno, abbiano manifestato una “espressa incapacità” a gestire il Consiglio Comunale e la vicenda specifica dei revisori contabili.

Entrambi Stanno opponendosi fieramente e senza tregua alla maggioranza interna al PdL, che fa capo al Presidente della Provincia Edmondo Cirielli e ai suoi uomini dell’Associazione “Principe Arechi”, ritenuta da motta il passaggio obbligato delle genuflessioni politiche per ottenere incarichi politici, contestano metodi e forme di gestione del Partito, che ritengono scollegato rispetto alle istanze degli elettori.

In effetti l’episodio che si è verificato in Consiglio Comunale è stato il frutto di una trattativa sbagliata ed improvvisata che ha regalato alla Maggioranza tutti e tre i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti.

Battipaglia sta vivendo sulle sue spalle i riflessi di una crisi tutta interna al PdL. Crisi che si trasporta dal Partito di Berlusconi al Consiglio Comunale, che trova da una parte Gerardo Motta, che ritiene di essere stato “immolato” come candidato sindaco e dall’altra Fernando Zara, che ha ritrovato un rapporto con il Presidente Cirielli, tanto da essere stato eletto Presidente del Consiglio Provinciale di Salerno.

Questa lotta e la crisi che ne deriva si sta trasportando con tutti gli effetti sul Paese consentendo ad una maggioranza raffazzonata di continuare ad amministrare in perfetta solitudine rispetto al resto del comprensorio. Una crisi politica che favorisce nello stesso tempo il “rigonfiamento” dell‘Amministrazione Santomauro e la “transumanza” politica dei Consiglieri Comunali che passano da un partito all’altro, mantenendo in piedi un Amministrazione, minoritaria nel paese ma maggioritaria nei riflessi consiliari, prova ne è il caso dell UDC divenuto il maggiore partito a Battipaglia.

Motta sottolinea nel suo intervento che l’opposizione ed in particolare il Popolo delle Libertà non assolve al compito che gli elettori si aspettano. Compito che vorrebbe si costruisse attraverso una opposizione seria, ferma e costruttiva una valida alternativa per il futuro.

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COMUNICATO STAMPA

di Gerardo Motta Generazione Italia (PdL)

“Giuseppe Provenza, capogruppo PdL al Consiglio Comunale di Battipaglia e Carmine Pagano, neo – commissario cittadino “abusivo” , (in quanto nominato in deroga allo statuto del Pdl) devono dimettersi per manifesta incapacità politica. Quanto accaduto l’altra sera in Consiglio Comunale rappresenta uno dei punti più bassi del centrodestra cittadino dalla sua nascita.

Evidente l’incapacità politica di chi guida oggi il Pdl; sulla nomina dei revisori dei conti, il nostro rappresentante non ha trovato spazio e siamo stati sconfitti dalla maggioranza. La nomina dei revisori è importante in quanto sono chiamati a “vigilare” e dare il loro parere sui movimenti dell’Ente. Un fatto davvero sconcertante. Chi si propone o viene designato a ricoprire incarichi all’interno di un Partito, dovrebbe avere perlomeno la capacità di fare sintesi, e quindi mettere insieme  le varie anime e ragionare sul da farsi.

Purtroppo questo non è accaduto,  in quanto il coordinatore e il capogruppo non hanno ritenuto opportuno fare questo tipo di ragionamento, suscitando le naturali rimostranze degli altri componenti di minoranza che hanno dirottato i loro voti altrove. Alla fine grazie a questo atteggiamento “da Federali”,  mutuato da chissà chi, abbiamo perso un membro all’interno del collegio dei revisori.

Chi si propone di rappresentare un Partito a livello cittadino deve avere la capacità e la volontà di confrontarsi. In passato sono stato più volte tacciato di eccessivo autoritarismo, ma gli obbiettivi sono stati sempre raggiunti. Tra l’altro ho seguito pedissequamente le indicazioni. Voglio precisare che, contrariamente a quanto riportato dai media, io non ho fatto nessun nome, ne tantomeno conosco i revisori eletti. Ho solo espresso le mie due preferenze come prevede il regolamento.

A questo punto mi chiedo com’è  possibile che il maggior Partito dell’opposizione sia incapace di raccogliere le istanze e le proposte dell’intera minoranza?  La manifesta incapacità di questa “classe dirigente” di governare i processi politici è evidente; per questa ragione ritengo sia opportuno  che in un sussulto di dignità rassegnino  le dimissioni e lasciare subito la parola agli iscritti del Partito.

Un grande Partito di popolo come il nostro, “temporaneamente” all’opposizione in questa Città, ha il dovere di costruire l’alternativa all’attuale Giunta. Mi pare che con questo passo si stiano facendo delle vistose e pericolose regressioni  all’indietro. Mi auguro che ci si ravveda.  La classe dirigente non la fa una “stelletta da tenente” appuntata sul petto da un federale, ma l’impegno costante e giornaliero sul territorio”.

6 commenti su “Motta sui revisori contabili, incapacità politica di Provenza e Pagano”

  1. Penso ad un grosso sforzo dei coraggiosi: De Luca, Fini, Viespoli, Chiamparini ed uomini di cultura Veneziani, Cacciari che creino una federazione Nazionale dove gli uomini del Sud sarebbero rispettati.Adesso è troppa la “melassa di destra e di sinistra” che galleggia in tutte le istituzioni a cominciare dai parlamentari nominati…vedete l’UDC nostrano che politicanti!
    Come si è veloci ad accasarsi…però non producono nulla per la comunità, sono solo sul mercato degni del bordello per isolare i coraggiosi.
    L’orizzonte potrebbe essere un NUOVO SUD UNITO

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  2. Penso ad un grosso sforzo dei coraggiosi: De Luca, Fini, Viespoli, Chiamparini ed uomini di cultura Veneziani, Cacciari che creino una federazione Nazionale dove gli uomini del Sud fossero rispettati.Adesso è troppa la “melassa di destra e di sinistra” che galleggia in tutte le istituzioni a cominciare dai parlamentari nominati…vedete l’UDC nostrano che politicanti!
    Come si è veloci ad accasarsi…però non producono nulla per la comunità, sono solo sul mercato degni del bordello per isolare i coraggiosi.
    L’orizzonte potrebbe essere un NUOVO SUD UNITO

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  3. Battipaglia ha un destino infame. Si deve liberare di tutta questa gente, a partire da Zara per finire a Santomauro, passando per Liguori e Motta. Solo così ci potremo salvare.

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  4. Ci avete scocciato. Chi parla di salvarsi, chi vuole i sud uniti. Mi piacerebbe sapere per chi avete votato. Smettiamola con i piagnistei battipagliesi e sud-ici e rimbocchiamoci le maniche. ma si sa: alla gente piace dare giudizi perchè si sente gesù nel tempio..

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