Aggredita una donna nordafricana, ferma condanna di Melchionda

EBOLI – Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda ci ha fatto pervenire il seguente Comunicato Stamap di ferma condanna, per l’aggressione che una donna nordafricana ha subito in pieno centro esprimendo piena solidarietà e condannando fermamente il gesto di violenza, ancorchè perpetrato nei confronti di una persona immigrata.

POLITICAdeMENTE si associa nello sdegno e condanna fermamente l’accaduto, non facendo mancare, per contro, la più sincera solidarietà alla malcapitata. Questi episodi si qualificano da soli e coprono di vergogna solo quelli che li compiono, ma ci avvicinano sempre di più a quei cittadini di qualsiesi razza provenienti da ogni dove, che cercano nella speranza, di trovare un mondo migliore.

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COMUNICATO STAMPA

«L’aggressione subita da una donna nordafricana, nel centro di Eboli, è un atto gravissimo che non fa onore alla storia della nostra città e della sua comunità».

Il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda, condanna senza mezze misure l’atto incivile di violenza consumatosi nel centro urbano e riportato dagli organi di informazione.

«Rinnovo l’appello alle forze dell’ordine, affinché siano stroncati sul nascere tutti gli atti di violenza – continua il primo cittadino di Eboli – Ma devo purtroppo fare appello anche alla coscienza di ogni ebolitano, soprattutto di chi si macchia di gesti così gravi. La nostra è stata sempre una comunità ospitale, lo dice la sua storia, la storia del nostro territorio. Tutti insieme adoperiamoci, al di là di ogni polemica, per mantenere nella nostra città i livelli di solidarietà manifestati in ogni circostanza e che qualificano la civiltà del nostro popolo».

EBOLI, 24 LUGLIO 2010

1 commento su “Aggredita una donna nordafricana, ferma condanna di Melchionda”

  1. Dunque, la Xenofobia (dal greco: xènos = straniero) si può provare SOLO nei confronti di stranieri. Pertanto i crimini (e sono tanti) commessi da stranieri (che sono tanti) generano xenofobia”Di fronte ai misfatti che rendono la cronaca italiana una sorta di bollettino di guerra, le reazioni popolari possono assumere i toni feroci dell’esperazione. Leggi permissive consentono a stupratori e delinquenti di ogni genere di evitare la pena carceraria. L’Italia è ormai la patria delle garanzie che si estendono ai reati più abietti e più lesivi della sicurezza della persona. E’ ora che lo Stato difenda con l’energia delle norme vigenti i cittadini dalla malavita che imperversa nei grandi centri urbani ed anche nelle realtà civiche minori come EBOLI. Dove, appunto, i focolai della giustizia “fai da te” cominciano a manifestarsi in modo inquietante.La certezza del diritto va recuperata con concretezza. La giustizia va applicata con determinazione, senza sconti.Altrimenti la democrazia può incorrere in qualche sbandamento.Negli imbecilli, specifichiamo, perchè se uno straniero delinque lo fa nella stessa maniera di un italiano, e deve risponderne di fronte alla legge nello stesso modo, punto. Il giochetto è di bigotti, benpensanti, ignoranti o opportunisti politici che prendono spunto per portare acqua al proprio mulino… Perchè danno fastidio gli immigrati? Perchè sono forza lavoro concorrente, e la società multirazziale esiste automaticamente, perchè sono le imprese italiane che hanno bisogno di manodopera a basso costo, quindi l’esser favorevoli o meno all’immigrazione è una stupidaggine, è come essere favorevoli o meno alla forza di gravità… C’è e basta, fine. Poi se qualcuno stupra lo si sbatte dentro, che sia rumeno o italiano, punto, e se c’è un problema sicurezza (che come abbiamo visto non riguarda solo l’immigrazione ma anche e di più la criminalità autoctona) lo si affronta con lo stato di diritto, e non con le spedizioni punitive di un branco di decerebrati animali idioti che vanno a massacrare di botte se non peggio delle persone CHE NON C’ENTRANO NIENTE! Che questi dementi pensino alla discriminazione che anche gli italiani hanno dovuto subire negli Stati Uniti e si facciano due conti! faccio notare che è un dato di fatto (statistiche), come il numero dei reati ascrivibile a extracomunitari e/o stranieri sia di PROPORZIONALMENTE SIMILE A QUELLO DEGLI ITALIANI italiani, tenendo debitamente conto del rapporto numerico (cittadini italiani/reati da questi commessi e stranieri/reati da questi commessi).Dal meridione proviene la quota più bassa degli stranieri denunciati pari appena al 13%, comprese le isole che comunque rappresentano all’interno di questa fascia una quota molto ridotta (1.8%). Nell’Italia centrale i dati riferiscono che il 21.6% delle denunce sul totale nazionale interessa stranieri irregolari .

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