Si è concluso a Eboli il Congresso Provinciale PCI

Ricostruire il PCI, unire i comunisti entro un fronte della sinistra di classe per uscire dalla crisi”. 

Si è cocluso ieri domenica 28 novembre, presso la sezione “M. Garuglieri” di Eboli il Congresso Provinciale del Partito Comunista Italiano. Per il rinnovo delle cariche statutarie, sarà convocata nei prossimi giorni un’apposita assemblea degli iscritti. 

Congresso provinciale PCI- Balsamo-De Angelis

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Domenica 28 novembre, presso la sezione “M. Garuglieri” di Eboli si è tenuto il Congresso Provinciale del Partito Comunista Italiano. I lavori sono stati presieduti dal Segretario Provinciale uscente, D. Balsamo ed il Dirigente della Segreteria Nazionale, G. De Angelis.

Ad aprire il dibattito è stata la Balsamo con un’accurata disamina della situazione attuale su scala nazionale e locale. Ha precisato l’importanza della lotta dei lavoratori e la scarsa tutela contrattuale che porta, ancora una volta, a una guerra tra i poveri, rimarcando la questione sul piano generazionale e il futuro dei giovani sempre più incerto. Un’analisi che parte anche dal Documento Congressuale, con il ruolo dei sindacati, precisando che non vi è uno di riferimento ma il PCI si impegna ad essere di supporto a coloro i quali rivendicheranno i diritti dei lavoratori ricordando anche l’adesione alla mobilitazione del prossimo 4 dicembre, a Roma, contro il governo Draghi

Riferendosi al PCI, il Segretario Provinciale precisa che l’obiettivo sarà quello di avvicinare i giovani aprendo nuove Sezioni nella provincia e coinvolgere gli under 45 ad una vita politica attiva e partecipativa.

Le tematiche affrontate con lucidità e arguto spirito osservativo hanno visto il contributo di F. Peretta di PaP, M.S. Manzione Segretario federale della CIGIL e M. Voza per ANPI Valle e Piana del Sele. Filo conduttore, l’esigenza di un serio confronto a sinistra che si faccia promotore di lotte condivise.

Riguardo il Welfare e il PNRR, i vari interventi, hanno sottolineato quanto sia pericoloso l’attuale governo a partire dalla riforma fiscale a scapito sempre dei più deboli; la tutela ambientale e la totale indifferenza delle istituzioni; la crisi sanitaria e dei trasporti; tutti argomenti che confluiscono nella crisi più totale e nella disfatta del sistema neoliberale che è venuto a crearsi. 

Eboli-Congresso provinciale PCI 3

Unanime il pensiero nei riguardi della politica del PD, ormai volto al solo obiettivo di governare senza affrontare le grandi questioni e non in grado di intraprendere scelte coraggiose. 

Di particolare rilievo il lungo intervento del Dirigente PCI G. De Angelis che auspica una collaborazione della sinistra alternativa, volta alla concretezza e alle battaglie comuni!

Grandi spunti di riflessione sono stati dati dagli interventi di A. Del Vecchio per la tutela del territorio e la Piana del Sele, e F. Peretta che sollecita affinché il dialogo a sinistra provenga dal basso e non solo tra i vertici, perché, ad oggi tutte le forze di Sinistra hanno tanto consenso sociale che però non riesce a tradursi in consenso politico ed elettorale.

Sono giunti anche i saluti e gli auguri di buon lavoro da L. Marino, Segretario Provinciale di PRC e di A. Paesano, Neosegretario del PCI della Sezione di Eboli, assente per motivi lavorativi.

Infine, per il rinnovo delle cariche, sarà convocata un’assemblea degli iscritti nei prossimi giorni in quanto, a causa dell’allerta meteo, i compagni delle sezioni limitrofe non hanno potuto presenziare al congresso.

Eboli, 29 novembre 2021

1 commento su “Si è concluso a Eboli il Congresso Provinciale PCI”

  1. ieri ho assistito per buona parte al congresso provinciale PCI, tutti gli interventi erano di ottima fattura, intelligenza e specialmente buon senso. Il disfacimento dello stato sociale, dei territori e il rischio che il pnrr diventi una mangiatoia stile 219 è reale anzi certo.
    Le “diversamente” vittime del Covid:
    Dal 2020 centinaia di migliaia di posti persi, decine di migliaia di italiani costretti a sfamarsi alle mense dei poveri, addirittura alcuni di loro costretti a sopravvivere in dormitori, persino sotto i ponti, i portici o per strada.
    Questi sono i numeri impietosi degli invisibili connazionali che raramente hanno gli onori della cronaca.
    Adesso i fondi del PNR e la ripartenza economica siano in primo luogo per questi nostri sfortunati fratelli.
    Se il Governo di Mario Draghi non risponde in maniera concreta e rapida a tale disumana emergenza, ci faccia il favore di togliere il disturbo insieme al caravanserraglio policromo e partitocratico che lo sorregge!

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