14milioni di euro per un Progetto “cucinato” all’oscuro di Giunta e Consiglio comunale. Bad practice.
Chi ha redatto il Progetto? Chi ha contattato e perché i soggetti che gestiranno il CO-HUB EBOLI? Perché non si è convocato un consiglio straordinario per raccogliere una delibera di intenti? Perché non è stata convocata la Giunta aperta ai Capigruppo consiliari? La Segreteria Generale e gli Uffici sono stati coinvolti? Perché non si è coinvolto la Regione e le facoltà di Architettura e Agraria? Fatti gravissimi. Roba da palazzi di Giustizia
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Presentato nell’aula consiliare il progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione di Palazzo Paladino – La Francesca. Era presente, – si legge in una nota ufficiale del Comune di Eboli che indica progetto, cifra, soggetti coinvolti e addirittura il team di progettazione – oltre al sindaco Mario Conte, all’assessore al Turismo Vincenzo Consalvo e al Rettore dell’Orientale di Napoli, Roberto Tottoli, anche gran parte del Consiglio comunale, nonché numerosi membri del team di progettazione.
Il Palazzo gentilizio Paladino–La Francesca sorge in via Genovesi ed è di origine cinquecentesca. Ora, grazie al progetto “CO-HUB – L’ecosistema olistico dal passato al futuro”, l’Ente Comunale partecipa al bando promosso dall’Agenzia per la Coesione Territoriale per il finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno. Per realizzare il progetto è stato infatti chiesto un finanziamento di poco più di 14 milioni di euro. La scadenza del bando era fissata al 12 novembre. Impossibile dunque, attendere l’insediamento del Consiglio se si voleva cogliere l’occasione. – “excusatio non petita accusatio manifesta” si direbbe, così come si potrebbe suggerire ora per allora ai presentatori del Progetto Sindaco e Vice Sindaco, che
si sarebbe potuto convocare un consiglio straordinario per raccogliere una delibera di intenti o convocare una Giunta aperta ai Capigruppo consiliari
anziché prendere un provvedimento che tiene fuori la stessa Giunta e ancor più grave il Consiglio comunale. E chiedere all’invitato cooresponsabile per conto dell‘Istituto Orientale se fosse a conoscenza che questo Progetto è nato in maniera “carbonara” senza seguire le giuste pratiche amministrative e in grave violazione del Codice degli Appalti e che tutti potrebbero incorrere in altre “pratiche”.
Si tratta non solo di riqualificare e ristrutturare l’antico Palazzo e le aree contigue, ma di creare intorno ad esso un polo di ricerca, studio e formazione. – prosegue la nota che al contrario lascia immaginare che sia stata coinvolta l’Amministrazione sebbene non vi sia, fino ad ora, nessun atto aministrativo ufficiale e collegiale, ammettendo, tra l’altro di essersi incontrati con i vari soggetti coinvolti all’oscuro dei luoghi amministrativi deputati (Giunta e Consiglio) a prendere qualsiasi iniziativa deliberativa che validasse legalmente qualsiasi atto, figuriamoci quello che impegnerebbe 14 milioni di euro, delegando vieppiú un coordinatore diverso (sic) dall’Amministrazione comunale – L’idea partita dall’Amministrazione ha, da subito, incontrato il favore dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”. Partecipano come attori del progetto stesso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e La Fondazione Tiche, che è l’organismo di coordinamento e gestione del Cluster Tecnologico Nazionale (CTN) nel settore delle Tecnologie per il Patrimonio Culturale.
Il CO-HUB EBOLI non solo promuoverà lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato, la ricerca multidisciplinare avanzata e la creazione di imprese, in piena coerenza con l’intento di contribuire alla riqualificazione del territorio, – Si aggiunge nella nota, ma davvero il progetto è partito dall’Amministrazione comunale? E perché non si è coinvolta la Facoltà di Agraria o quella di Urbanistica e perché non la Regione Campania? E l’Assessore all’Urbanistica e il suo Ufficio sono stati coinvolti? – ma avrà anche l’obiettivo di ridurre fenomeni di spopolamento della nostra realtà urbana da parte dei soggetti maggiormente qualificati».
«Era un’occasione anche per riallacciare i rapporti con l’Orientale – ha spiegato il sindaco Conte, perché proprio l’Istituto Orientale e perché mai dopo anni? Cosa è cambiato e perché? Forse l’Orientale e il Suor Orsola sono esperte in turismo? – L’intenzione dell’Amministrazione è fare della cultura e del turismo il perno per il futuro di Eboli. Il Rettore ha preso con noi anche un altro impegno per la riqualificazione della Biblioteca di Matteo Ripa».
«Era un’occasione da non perdere – ha spiegato Tottoli e ha ragione ad usare il passato remoto “era” perché andando avanti di sicuro si potrebbero ipotizzare dei fermi che verrebbero da altre “aule” quelle dei Tribunali se si dovesse proseguire, non per la finalità del progetto stesso, ma per le modalità utilizzate – la prima di molte altre. Se vogliamo cogliere le opportunità del PNRR dobbiamo imparare a fare sistema. L’Orientale ha a Eboli un patrimonio da valorizzare e moltissime relazioni internazionali. – E prendiamo atto che finalmente l‘Istituto Orientale prende coscienza di valorizzare al meglio quel patrimonio immobiliare che detiene. E come mai per anni al contrario è stato invece ceduto in cambio di miserabili fitti fino poi a dismetterne incomprensibilmente una buona parte? Forse a qualcuno non piace chi al momento detiene quei terreni? Non sarà mica legato al fatto che quei qualcuno hanno votato diversamente?
Intanto noi plaudiamo al ritorno di responsabilità dell’Istituto Orientale ma non possiamo dimenticare come negli anni, a partire dai tempi di una una certa cooperativa “La Seminatrice” sono stati usati quei terreni, e riguardo al coinvolgimento di altri Atenei chi impediva all’Amministrazione di farlo specie quella di Agraria? – Altri Atenei hanno le competenze agrotecniche, il Comune può rendersi partner di moltissimi progetti. Mettere insieme le competenze significa portare avanti progetti di grande qualità. Questo è il primo. Ma ce ne saranno altri. Ed i tempi saranno strettissimi. Quindi dovremo farci trovare pronti».
COMINCIAMO PROPRIO BENE. “Se vogliamo cogliere le opportunità del PNRR dobbiamo imparare a fare sistema” Dice Tottoli, e quale è il “sistema” quello di “fottere gli altri” o di mettere le mani su nostri soldi del Recovery Fund, quelli che noi e i nostri figli dobbiamo restituite all’Europa indebitati così come saremo per i prossimi anni dino al collo? Un inizio straordinario quello dell’Amministrazione che dimostra in uno di non aver nessun rispetto per il Consiglio Comunale e di tenere in nessun conto la Giunta Comunale “minor” e silente che lei stessa ha nominato.
Una valutazione che politicamente andrebbe chiusa solo con le dimissioni del Sindaco e della Giunta e inviare un bel fascicolo alla Procura della Repubblica.
Ma forse dobbiamo rassegnarci: Questo è il nuovo che avanza e ci aspetta. Ma di sicuro da ora innanzi guarderemo con la lente di ingrandimento tutti gli atti che produrrà quest’Amministrazione anche perché gli attori non sono gli ultimi arrivati e quindi non si può concedere nessun beneficio se non quello che deliberatamente hanno prodotto, confezionando, incartando e infiocchettando un vero e proprio “PACCOTTO“.
Eboli, 25 novembre 2021
Male molto, male, sempre peggio, si rimpiange già il passato, e siamo all’inizio…della fine?
Io in quello stabile ci farei una seconda casa del pellegrino…po semb servì
Niente a che vedere con la visita fatta a fine luglio?
Giusta osservazione creiamo un altro mostro inutilizzato come la casa del Pellegrino adibito ormai a deposito e parcheggio? Poi se a qualcuno viene una banale idea di appoggiare temporaneamente degenti e operatori sanitari si parte con denunce e esposti fino alla suprema corte europea, importante però che chi denuncia poi si prenda il mandato come difensore o come legale della costituita parte civile!!! State attenti che arrivano i tre moschettieri e vi fanno passare i guai!!! Volete sapere chi sono i tre moschettieri? Leggete la vicenda ISES e arrivate subito alle conclusioni. Ma dopo le ultime elezioni forse è rimasto un solo moschettiere.
Ottima mossa dei Polito si sono autocandidati alla Presidenza del Consiglio schiaffeggiando la maggioranza in consiglio. Non è passato inosservato il testo letto dalla consigliera in consiglio e preparato a modino. Un attentato vero e proprio alle varie discussioni, riunioni e decisioni prese negli innumerevoli incontri Bi/Tri e Quadrilaterali. A nulla serve provare il proprio voto alla fine dello scrutinio segreto, dai Polito questo è stato un colpo basso a tutti i consiglieri di maggioranza bocciano in consiglio il criterio di scelta. Cosi abbiamo bruciato un altro candidato alla Presidenza e pian pianino si ritorna a puntare sui due delusi Lavorgna e Polito. Detto ciò un giovane consigliere ieri ha indicato che il candidato scelto dalla maggioranza ieri ricopriva i tre criteri fondamentali su cui si basava la scelta, se non erro si è parlato di trasparenza, competenza e onestà. Allora adesso a tutti coloro della maggioranza e che non hanno votato il Consigliere Napoliello i prima battuta, quale di questi tre parametri se non tutti il Napoliello non ricopriva???