Firmato a Roma l’avvio dell’Elettrodotto sottomarino TERNA, la rapina ecologica della “Spectre” ai danni di Eboli e della Piana del Sele.
E grazie a De Jesu agli Amministratori comunali, provinciali, regionali e i Parlamentari locali incapaci o conniventi si va verso la “brutalizzazione” della Transizione Ecologica. Il Sindaco di Eboli Mario Conte: «Siamo nettamente contrari a localizzare la stazione di conversione a San Nicola Varco, area per la quale abbiamo un progetto per un hub dell’alta capacità e velocità ferroviarie a servizio delle imprese agroalimentari, lattiero casearie e manifatturiere della Piana». Subito un incontro Con il Ministro Cingolani.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – È stato firmato a Roma dal Ministero della Transizione Ecologica Roberto Cingolani l’avvio ufficiale del procedimento autorizzativo della tratta dell’elettrodotto sottomarino del “Tyrrhenian Link – Ramo Est” di TERNA che collega la Campania e la Sicilia. Dopo una consultazione “pubblica”, con le Amministrazioni interessate dall’intervento, e per quanto riguarda la Città di Eboli, in camera caritatis, con il Commissario prefettizio Antonio De Jesu, lo scorso luglio la società che gestisce la rete elettrica nazionale ha presentato al Ministero della Transizione Ecologica istanza formale per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio del Ramo Est.
Si ricorda che la tratta dell’elettrodotto sottomarino é lunga complessivamente 480 km, e unisce l’approdo siciliano di Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese in provincia di Palermo, a Torre Tuscia Magazzeno di Battipaglia, nel Salernitano e da questi poi, dal progetto presentato si prevede, la realizzazione di una stazione di conversione a Eboli, nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo, collegata da un elettrodotto in cavo interrato di 15 km lungo le strade esistenti. Iinoltre Anche la stazione di smistamento sorgerà ad Eboli e di qui, bontà loro e grazie sempre al Commissario De Jesu l’approdo dei cavi marini sarà realizzato con una tecnica (horizontal directional drilling), che consente di evitare scavi a cielo aperto sulle spiagge. Ma che bravi. Restano ora solo 30 giorni per prendere visione del progetto ed eventualmente presentare osservazioni scritte al Ministero della Transizione Ecologica entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avvio del procedimento.
E così grazie all’inerzia delle Ammministrazioni locali, Provincia e Regione e alla incapacità politica dei Parlamentari locali, che hanno pensato di risolvere una rapina con una interrogazione parlamentare, la TERNA, Società di Cassa Depositi e Prestiti, la “Spectre” italiana, il forziere italiano di circa 450miliardi di euro, praticamente più del doppio del Recovery Fund, il progetto “Tyrrhenian Link” va avanti indisturbata alla grande e ora bisogna rincorrere l’impossibile. Di qui, venuto a conoscenza dell’indisturbato avanzamento di questa strana “Transizione ecologica” il neo Sindaco di Eboli Mario Conte ora si trova quella palla bollente che gli ha passato la più scialba delle gestioni comlissariali che la Città podsa ricordare, ha dichiarato:
«Come anticipato in campagna elettorale esprimo la nostra contrarietà al progetto di Terna, semplicemente perché non ne comprendiamo l’utilità per il nostro territorio. – ha dichiarato il sindaco Mario Conte appena appreso il primo via libera del Mite – Non siamo affatto contrari alla decarbonizzazione né alla transizione ecologica, ma crediamo che la vocazione della Piana del Sele sia altra e vada rispettata. In ogni caso siamo nettamente contrari alla localizzazione della stazione di conversione a San Nicola Varco, area per la quale abbiamo un progetto per un hub dell’alta capacità e velocità ferroviarie a servizio delle
imprese agroalimentari, lattiero casearie e manifatturiere della Piana».
Purtroppo quando POLITICAdeMENTE denunciava, ed in decini di articoli, quanto questo progetto fosse per niente utile alla nostra comunità, le varie forze politiche, si sono approcciate al problema in maniera molto distratta o formale e talvolta anche sottomissiva nei confronti del Commissario Prefettizio, il quale non solo non ha coinvolto la Città, ma ha anche preso delle iniziative politiche, tra l’altro ora ingombranti ed irreversibili, vieppiú contrarie a quelle che invece vorrebbe l’attuale amministrazione, e la prova è il destino che il Sindaco ha riservato all’Area di San Nicola Varco.
È veramente utile per la Transizione ecologica l’infrastruttura con la quale Terna collegherà la Penisola alla Sicilia e alla Sardegna, attraverso la Campania o meglio attraversando i territori di Battipaglia e Eboli, con un doppio cavo sottomarino, realizzando un nuovo corridoio elettrico lungo le coste del Mediterraneo, di 950 chilometri di lunghezza e 1000 MW. Il “Tyrrhenian Link” lungo 480 chilometri rappresenta la tratta EST e unisce l’approdo di Fiumetorto, nel comune di Termini Imerese in Sicilia, a Torre Tuscia Magazzeno, presso Battipaglia in Campania? Tralasciando l’approdo dei cavi in Sicilia ci preme focalizzare l’attenzione sull’approdo campano di Torre Tuscia in località Magazzeno che procederà fino a Battipaglia. Da Torre Tuscia i cui cavi interrati, percorrendo le strade lungo un tracciato di decine di km, e a seconda delle localizzazioni della Stazione di conversione che si dovrà realizzare nell’Area dell’ex Mercato di San Nicola Varco e da li poi arrivare al Mare per poi inabbissare il cavodotto diretto verso la Sicilia.
E incomincia un’altra battaglia già persa in partenza.
Premettendo che il Progetto TERNA “Tyrrhenian Link” è un’opera strategica nell’ambito del l’approvvigionamento energetico Nazionale, e che su talune scelte sebbene coinvolgano i territori si deve chiudere un occhio, va detto che se fosse solo il trasferimento di energia elettrica dall’elettrodotto Nazionale all’elettrodotto sottomarino di corrente continua che partendo dalla costa battipagliese approda in Sicilia e poi in Sardegna, sarebbe niente.
Il problema, a quanto pare, invece, sono le reti di cavidotti interrati a corrente alternata lungo i tracciati stradali, quelli che dai vari impianti Eolici e Fotovoltaici disseminati nei territori della Provincia di Salerno che giungeranno attraversando i comuni di Eboli e di Battipaglia fino alla Centrale di Trasformazione dalla quale partirà il cavodotto di corrente continua interrato fino al mare sommerso poi. Insomma una rete di cavidotti che pare siano state il vero oggetto della discussioni poi evidentemente colpevolmente ignorate e che avrebbero dovuto valutare per indicare, le possibili Opere di Mitigazione del Rischio e le eventuali Opere di Compensazione Ambientale, nonché l’opportunità di prevedere forme di Restauro Paesaggistico ancora tutte nebulose.
In ultimo, senza ignorare vi siano le volontà politiche di affrontare la Transizione Ecologica e in maniera solidale nell’intero Paese, ma ogni progetto deve essere funzionale a se stesso e concorrere allo sforzo nazionale che tende a rendere autonomo, efficiente e possibilmente in armonia con l’ambiente il futuro del Paese stesso, va detto che quei 3.7 miliardi di euro che si spendono per il Tyrrhenian Link potrebbero essere spesi in Sicilia stessa realizzando impianti solari e fotovoltaici in loco fino a concorrere a MW, corrisponti al Tyrrhenian Link, evitando di intervenire in un’area che al contrario avrebbe bisogno di altro. Cosa? Se la presunzione e l’arroganza ce lo chiede lo diremo anche. Intanto sarebbe il caso che il Sindaco Conte, senza intermediari, chieda immediatamente un incontro con il Ministro Cingolani, al quale far partecipare tutte le forze politiche presenti in Consiglio per “rinegoziare” quell’intervento e contestualmente a mostrare gli zebedei, di organizzare un Sit inn in forma di protesta d’avanti al Ministero. In questo caso POLITICAdeMENTE sarebbe al suo fianco a protestare.
https://www.massimo.delmese.net/?s=Terna+Tyrrhenian+link
CS Terna_Tyrrhenian Link Tratta Est
Eboli, 10 novembre 2021
Assurdo portare l’energia prodotta in Campania in Sicilia. Ma siamo in perfetta linea con la logica di fare le cose coi piedi.Poveri noi!
A proposito di “sensibilità ambientale”: Terna, la “Spectre come lei la definisce, con questo elettrodotto “brutalizza e rapina” questo territorio, che ha ben altre vocazioni come, con molta retorica e poca consapevolezza, si sente dire dappertutto.
Anzi, il nuovo sindaco, che ovviamente non è James Bond, in alternativa vuole un hub per le imprese agroalimentari….cioè per quelli che ci hanno inondato di plastica e che continuano a farlo in barba a qualsiasi “vocazione del territorio”; ormai la città è letteralmente assediata dalle serre.
Plastica, plastica, plastica….mi sembra che l’armonia ambientale che lei invoca non la vuole nessuno ma solo profitto, profitto, profitto…
In effetti come tutte le vicende italiane si sale sulle barricate per il futuro del mondo e dell’ambiente contro ogni tipo di inquinamento o altro purché si faccia altrove e non nel mio territorio. Piuttosto facendo riferimento al post precedente questo fantomatico hub per le imprese agroalimentari, un idea interessante se non fosse che i gas di scarico degli autoarticolati non sono particolarmente ecologici e non so quanto facciano bene al nostro territorio rispetto ad un cavo elettrico? Possiamo ragionare su tutto compresa l’alta velocità a San Nicola Varco, peccato che un amico mi ha fatto notare che la linea ferrata da Eboli stazione a San Nicola Varco non esiste ed è impossibile ipotizzare che RFI ne metta in piedi una visto i costi!!! Mentre da Battipaglia essendo sulla direttrice Calabra tranquillamente raggiungere su linea ferrata San Nicola Varco, quale guadagno per i cittadini Ebolitani? NESSUNO comunque ci toccherà prendere un autobus e recarci a San Nicola o la propria auto e a questo punto meglio arrivare a Salerno. In campagna elettorale si può dire di tutto ma poi bisogna essere concreti quando si nomina un assessore e discutere sui tavoli dei grandi. Ma sicuramente chi abita a Santa Cecilia piuttosto che andare a Battipaglia preferisce prendere il treno a San Nicola Varco é più comodo.
Hub per le industrie agro alimentari significa che le merci del comparto agricolo della piana del sele viaggeranno tramite ferrovia quindi un risparmio in termini d’inquinamento, di velocità ed economicità del trasporto indubbiamente ci saranno.
Sono molto scettico sull’opera che servirà a Terna solo per farsi finanziare un qualcosa di inutile grazie all’energia eolica prodotta nel foggiano, come se la sicilia o la sardegna non avessero questo tipo di fonte rinnovabile o la possibilità di realizzazione di grandi impianti fotovoltaici.
Sono altresì meravigliato dal progetto a terra e non comprendo il perchè vada prima verso Salerno per poi tornare indietro se non fosse per il fatto che, probabilmente, hanno già accordato al governatore una compensazione sulla fornitura d’energia per luci d’artista.
Anche sulla scelta di posare un elettrodotto a mare lungo le coste cilentane è uno sfregio al turismo che favorirà solo la costiera amalfitana.
Ancora una volta si comprende che a sud di Salerno siamo considerati Nord Africa e bene è stato lo schiaffone elettorale al Partito di De Luca che Eboli e Battipaglia ultimamente hanno dato.
Non esiste nessuna “Spectre” e non ci sono vinti o vincitori.
C’è un solo un Comune, per chi non l’avesse compreso Eboli, ed un sindaco che poteva sbattere i pugni prima che lo arrestassero e non l’ha fatto, oggi, ci dobbiamo rimboccare le maniche tentare nei limiti del possibile cos’è che è opportuno fare o meno per il nostro territorio e civilmente opporsi e sedersi ad un tavolo.
Portare sul tavolo queste semplici domande sicuramente è leggittimo:
– perchè spendere quattro miliardi di euro per un cavidotto elettrico se per produrre la stessa energia trasportata in loco costerebbe meno della metà?
– Terna utilizza i finanziamenti pubblici o europei per realizzare nuovi investimenti infrastrutturali rispetto alle linee da dismettere per le quali dovrebbe sostenere costi che non sono remunerativi dal sistema tariffario?
– Com’è composta la tariffa energetica e cosa sono remunerati gli investimenti o i costi?
E’ questo il vero tema su cui ci sarà da aprire una civilissima riflessione, confronto con Terna, discussione ed eventuale opposizione al progetto se esso non è compatibile con il rapporto costo benefici locali e nazionali.
Vento e Sole ce ne sta più in Sicilia ed in Sardegna che a Foggia dov’è prodotta l’energia da convogliare alle ue isole, smettiamola di sciupare soldi pubblici.
Per onore della verità il problema è emerso solo ad ottobre del 2020 ed eravamo in pieno commisariamento
https://download.terna.it/terna/Sintesi%20Non%20Tecnica%20Tyrrhenian%20Link%20Est%20rev%201_8d8c435940d5428.pdf
Questo è il link di collegamento alla sintesi non tecnica dell’opera (prima emissione ottobre 2020).
Sempre per amor di verità questo è uno studio che sarà partito “almeno” e ribadisco almeno due anni prima di Ottobre 2020 con sopralluoghi, contatti con gli uffici tecnici locali e valutazioni preliminari sulla fattibilità dell’opera.
Credo che Terna o le società di progettazione per i loro studi preliminari si siano anticipate con delle note formali rivolte agli enti ed ai loro uffici per l’acquisizione di elaborati tecnici ed informazioni.
Stante la qualità dell’elaborato “Sintesi non tecnica” è da ritenere che alla predetta data d’emissione del documento anche il progetto di dettaglio era già bello e pronto.
Se gli amministratori precedenti non ne sapevano nulla o non hano subdorato nulla e allora vivevano proprio su Marte.
Non c’è stato nessun contatto è una cosa decisa dalla Terna e portata avanti dalla Terna nella inerzia ubbidienza di tutti.
Ma perbacco!!!
Si chiedano lumi a quel capitano di fanteria pluridecorato in pensione (il nipote di Figliuolo….) che concluse il suo ultimo intervento affermando con sicumera che il progetto non sarebbe mai stato attuato (se lo diceva lui!), e che ora è completamente latitante (forse per lo “scuorno”).
Terna realizzerà l’infrastruttura per collegare chi e cosa?
Non vorrei ci fosse qualche grosso Business dietro questo progetto Terna.
Si pare debbano allacciare un nuovo campo eolico galleggiante con 190 pale eoliche che sorgerà in mare al largo delle coste siciliane (investimento da 9 miliardi di euro).
Il proponente dell’investimento è la Renexia del gruppo Toto Costruzioni, la stessa società che ha realizzato il campo fotovoltaico di 42 ettari sui terreni di proprietà del Comune di Salerno però in comune di Eboli.
Siccome per l’energia prodotta non è adeguata la linea terrestre siciliana se ne dovrà realizzare a spese della collettività una ad hoc per il suo trasporto.
Queste aziende, da notizie stampa, sono molto vicine a Renzi, Lotti e Boschi.
Anche per De Luca, sindaco ombra di Salerno e governatore della Campania, la Renexia non è proprio una novità visto che ha realizzato il campo fotovoltaico sui terreni di Saleno in località Monte di Eboli.