Il Sindaco Conte in mattinata a Palazzo di Città ha incontrato le Forze dell’Ordine. In seguito si vedrà con il Prefetto Russo.
In discussione la Sicurezza in Città e le strategie da adottare per rassicurare i cittadini. Intanto il Viale Amendola è stato ribattezzato “Viale Medellin” tra moto che si impennano, Auto di grossa cilindrata che si sfidano in velocità, chi pretende soldi, bande di giovani che stabiliscono il dominio, risse, minacce e tanti fuochi di artificio che contribuiscono alla festa sporca.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Si è tenuto stamattina, come annunciato, l’incontro del Sindaco Mario Conte con il capitano della compagnia dei carabinieri di Eboli Emanuele Tanzilli. Alla riunione era presente anche il capitano Massimo Di Franco, comandante del nucleo radiomobile, il maresciallo Fabio Basilisco della stazione di Santa Cecilia, nonché il comandante della polizia municipale di Eboli tenente colonnello Sigismondo Lettieri. – Si legge nella nota stampa del Sindaco di Eboli Mario Conte – Lunga e proficua la riunione che ha trovato tutti concordi sulla necessità di intensificare i controlli sul territorio e programmare una serie di azioni interforze. Già al lavoro i rispettivi comandanti per stabilire un calendario comune di azioni mirate.
Il sindaco ha ribadito dal canto suo l’impegno dell’Amministrazione nel mettere a disposizione le forze di polizia municipale e nell’avviare con la massima urgenza la programmazione per un nuovo impianto di videosorveglianza comunale. In particolare si dovranno mettere sotto controllo i punti nevralgici del territorio nel minor tempo possibile. – si aggiunge nella nota, partendo evidentemente, dalle due Farmacie comunali rapinate di recente – Il primo cittadino ha già dato incarico al comandate Lettieri di installare una telecamera di sorveglianza per ognuna delle due farmacie comunali, prese di mira dai rapinatori.
«Il senso di insicurezza dei cittadini deve terminare al più presto. – ha dichiarato il sindaco Conte – È necessario far sentire la presenza delle istituzioni. Nessuno deve sentirsi più abbandonato. Dobbiamo immediatamente fermare le mire della criminalità, prima che tenti di riorganizzarsi sul territorio. Alcuni fenomeni di spaccio ci preoccupano moltissimo. Come atti di bullismo e risse tra giovanissimi. Eboli non è questa e non deve essere questa».
Venerdì il sindaco Conte incontrerà il Prefetto di Salerno, Sua Eccellenza Francesco Russo. L’incontro istituzionale sarà l’occasione per ribadire la necessità di un aumento di organico dei carabinieri sul territorio ebolitano e l’organizzazione di azioni di controllo più intensive.
“Chi bene incomincia sta a metà dell’opera“, e ovviamente non possiamo che prenderne atto, congratularci e conseguentemente incoraggiare ad andare avanti il neo Sindaco Mario Conte, il quale ha inteso con questo incontro lanciare un messaggio rasserenante e di fiducia per una delle questioni che più sta a cuore ai cittadini: La Sicurezza. La sicurezza questa sconosciuta aggiungeremmo noi, dal momento che avvertiamo un totale abbandono del territorio comunale, più volte lamentato sia in precedenza, con le vecchie Amministrazioni sia nel corso dell’ultimo anno di gestione sorda, distaccata, svogliata e disinteressata del Commissario prefettizio Antonio De Jesu, tra l’altro premiato, per la sua magistrale rappresentazione di uomo di Stato, proprio per non aver celebrando la Festa del 25 aprile, uno dei baluardi della memoria dell’Italia democratica e antifascista, ad Assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli.
Ciò premesso tuttavia, senza per nulla sminuire l’iniziativa del Sindaco, ripartire dalla Sicurezza è un buon viatico, ma sarebbe ancor più efficace se si inquadrasse nel migliore dei modi ed in tutte le sue implicazioni. Ebbene la prima questione riguarda proprio la videosorveglianza, quasi se questa fosse la panacea e risolvesse tutte le questioni, tanto che come primo atto si chiede di applicare un sistema di videosorveglianza alle due Farmacie comunali rapinate. Bene anche questo e alle altre Farmacie? E agli altri Esercizi commerciali (Supermercati, Bar, Ristoranti, distributori di Benzina ecc)? E i condomini, le case isolate, le strade, i vicoli, le piazze, e i cittadini?
Purtroppo per noi tutti le videocamere non hanno le manette, ne talpoco le Pistole e se accade qualcosa, sempre che non vengano oscurate prima o i malviventi si incappucciano per non farsi riconoscere, si può solo prendere visione di un avvenuto atto criminoso, lasciando poi alle indagini il resto, sperando si riesca ad acciuffare i delinquenti.
Pertanto pur dovendo comunque dotare la Città di un impianto funzionale di videosorveglianza, come supporto tecnologico alla sorveglianza in generale alla pari delle auto, dei computers, delle armi ecc., si commette il più grave degli errori immaginare che da sola questa possa essere risolutiva rispetto a qualsivoglia atto criminale. Cosa manca allora? Manca la prevenzione, il controllo fisico del territorio, e questo può avvenire solo se si ognanizzano pattugliamenti sistematici con agenti veri, in carne ed ossa, per garantire il pronto intervento delle Forze dell’Ordine ove mai necessario, e una forma di deterrenza nei confronti di balordi o malviventi che siano. Cosa manca ancora? La vicinanza, la presenza, l’afflato tra gli agenti di polizia in generale e i cittadini, circostanza che farebbe sentire questi ultimi più sicuri, più protetti. E il pattugliamento non significa sostare in un incrocio e procedere ai controlli delle auto, anche questi necessari, ma stare tra la gente, in divisa e in borghese, sarebbe molto più efficace specie se gli agenti delle Forze dell’Ordine riescano a stabilire anche relazioni sociali. E infine una poderosa campagna di educazione alla Legalità in tutte le Scuole do ogni ordine e grado.
Immaginando ed anticipando l’incontro istituzionale del Sindaco con il Prefetto, potremmo già definire gli argomenti trattati e gli impegni da assumere: Chiedere un maggior numero di personale, aggiungendovi semmai anche il rammarico di non poter fare oltre data la carenza sistematica di personale a livello nazionele; Si prenderà atto di organizzare un’azione interforce; E ovviamente linee di principi ed impegni legati al tempo e ai tavoli superiori. Da li a qualche giorno puntualmente ci sarà un’Azione combinata sul territorio di tutte le forze dell’ordine, e come per il passato si articolerà in una o due interventi generali, in aggiunta a qualche presenza in più per le strade, ovviamente quelle principali, e poi? Poi il dimenticatoio.
Fatto sta che i problemi veri, quelli quotidiani che puntualmente e sistematicamente avvengono in Città restano a carico dei cittadini. E se sul viale principale della Città accade di essere continuamente molestati o infastiditi da chi insistentemente ti cerca e pretende dei soldi e magari branchi di giovani stabiliscono con la loro presenza minacciosa una sorta di controllo del territorio incutendo paura e sottomissione in altri giovani, che hanno solo una colpa, quella di voler divertirsi stando in compagnia di altri seduti ad un Bar o a Pub, ebbene quelli ce li dobbiamo piangere noi e aspettare magari quando ci saranno le videocamere, sempre che qualcuno le vedrà, che vi sia un intervento postumo nel caso succeda qualcosa. E quel qualcosa che sia un’aggressione, una rissa, una minaccia, una prepotenza, una rapina, una violenza, puntualmente ci sarà e come e nessuno sarà punito facendo crescere sempre più la sfiducia nelle istituzioni e facendo passare nell’immaginario collettivo che i “malamenti” la passano sempre liscia e forse è meglio tacere e farsi i fatti propri.
E che dire di sera quando su Viale Amendola, pieno stracolmo di gente sfrecciano moto che si impennano e auto di grosse cilindrate che sgommando ad altissima velocità e incuranti dei pericoli che potrebbero arrecare ai pedoni, fanno a gara a chi è più veloce? Possiamo solo dire che ormai i cittadini scoraggiati ed inermi non si aspettano più niente da nessuno ed hanno ribattezzato il Viale Amendola in Viale Medellin. Dobbiamo spiegare il perché? Il perché lo lasciamo alla videosorveglianza, ai continui spari di fuochi di artificio, e alle indagini che verranno, se ce ne saranno.
In ultimo corrediamo l’articolo con la sola foto del Sindaco Mario Conte, poiché pare che il Capitano dei Carabinieri Tanzilli non si era preventivamente munito di una autorizzazione a farsi fotografare. Peccato abbiamo perso un’altra occasione per conoscerlo.
Eboli, 27 ottobre 2021
Ottime considerazioni admin, ora vedremo all’opera l’azione amm.va di che pasta è fatta: ordine pubblico, sviluppo economico e politiche sociali, la triade emergenziale di Eboli.
Scesi dai palchi tutti i politici si misurano con la realtà, le lune di miele sono sempre più brevi con la cittadinanza e le risposte si vogliono in tempi brevi!
repetita iuvant
Ma la Giunta quando la presentano? BASTA FESTE SIAMO IN EMERGENZA.
Ma vi risulta che nello staff di altri sindaci lavorino ebolitani? A EBOLI I FORESTIERI SI.
Don Enzo effettivamente è l’unico prelato che in maniera aperta fa politica, neanche il vicario del vescovo, nostro concittadino, si immischia, e questo lo trovo quanto meno, molto ma molto inappropriato, cui prodest? UNA PREGHIERA IN PIU’ ED UNA LETTERA IN MENO!
Caro Mario, temo che la tua sindacatura sarà un via crucis per le personalità interne alla tua squadra che sono difficilmente controllabili, ti auguro buon lavoro, ma il “buon” è un solo un “desiderata” per la collettività!
Complimenti per l’articolo Admin. È riuscito a dire finalmente la realtà dei fatti. La videosorveglianza serve eccome ma dev’essere solo il contorno. Ci deve essere una presenza costante e fisica delle forze dell’ordine. La videosorveglianza è utile purtroppo solo dopo che il fatto è stato commesso. Sui gruppi Facebook ogni cittadino si lamenta dell’insicurezza e vuole una telecamera in ogni vicolo. Ma ciò è praticamente impossibile. Non hanno capito che se in una città manca il senso civico, il rispetto per le persone e cose altrui, una corretta educazione a partire dalle scuole puoi mettere tutte le telecamere che vuoi ma il reato verrà sempre commesso (anche perché basta un semplice passamontagna o la disattivazione di una telecamera per rendere tutto il lavoro fatto totalmente inutile).