Appalti truccati a Salerno. L'”Inchiesta” nell’inchiesta di Giletti usa Sarno contro De Luca per rincorrere l’audience sempre persa contro Fazio.
Mario Polichetti (Udc): “Su La 7 si è consumata la sceneggiata di una persona sconfitta alle urne. La politica si fa in altre sedi“. Se questa è l’opposizione al “Sistema De Luca” rassegnamoci adcaverlo per un altro ventennio.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Il “Sistema Salerno” sbarca sulle reti nazionali. E con la presenza di Michele Sarno in studio, tra l’altro difensore di uno degli indagati, dei così detti “appalti truccati” al Comune di Salerno, si inscena un processo su La 7, il teatro “giustizialista” è la trasmissione “Non è l’Arena“, condotta da Massimo Giletti, il quale da finto democratico e perbenista, nella sua ossessione di voler battere in audience il suo rivale Fabio Fazio su RAI3, purtroppo per lui, senza mai riuscirci, prova a cavalcare una indagine su Salerno e su alcuni “presunti” appalti truccati. Di li un vero e proprio processo, su una indagine in corso, condotto in studio con l’aiuto del Candidato Sindaco del Centrodestra di Salerno Michele Sarno. E così Sarno cercherebbe in TV quei consensi che non ha avuto e non avrà mai se continua con quelle politiche scandalistiche e solo scandalistiche che hanno portato lui e la sua coalizione, ivi compreso FdI, al quale ha aderito subito dopo il disastroso risultato politico ed elettorale conseguito, nel quale ha coinvolto anche Forza Italia che invero non avrebbe meritato quella sconfitta, sol perché si è cercato con una opposizione politica inconsistente la via giudiziaria, o meglio “giustizialista“, rincorrendo il “Sistema Salerno” e magari attraverso il quale giungere al “Sistema De Luca“, aggiungendovi anche brogli elettorali, ha portato alla sconfitta tutti. Tutti artifizi che non lo aiuterebbero mai a ribaltare un risultato che i salernitani hanno voluto attribuire a Enzo Napoli, bocciando sonoramente Michele Sarno, le sue Liste i suoi mentori relegandoli ad una testimonianza minimale.
“Non ricordiamo di aver mai assistito in politica ad uno spettacolo più squallido e diseducativo di quello inscenato a La 7 in “Non è l’Arena” di Massimo Gilletti ieri sera. – dichiara Mario Polichetti, segretario provinciale, vice segretario regionale e coordinatore nazionale per il comparto Sanità dell’UdC, commentando l’ultima puntata della trasmissione di La 7 che si è occupata dell’inchiesta sugli appalti truccati al Comune di Salerno. – Vale a dire la sceneggiata tragicomica di uno sconfitto alle ultime elezioni amministrative al comune di Salerno che, dopo aver provato ad utilizzare senza successo a proprio favore pezzi di un sistema a dir suo corrotto, una volta sconfitto, strumentalizza in maniera squallida quello stesso sistema, umiliando ingiustamente una intera città che è lontana da queste dinamiche perverse e negative. Ci auguriamo che questo modo di fare politica non trovi la approvazione della gente che ha ben altri problemi da affrontare e risolvere nella quotidianità“.
“Siamo convinti che questo modo di fare politica non porti a nessun risultato concreto se non a quello di esasperare gli animi già tesi e che, spenti i riflettori, la frustrazione e l’impotenza dei più prendano il sopravvento su tutto. – prosegue Polichetti – La politica è una cosa seria se fatta con passione, serietà e moderazione ed ha il compito di provare a risolvere i problemi della società e di promuovere il bene comune. – conclude Mario Polichetti con un monito – Le sconfitte vanno accettate con eleganza e maturità e da esse bisogna avere la forza di ripartire avendo come obiettivo il benessere sociale, la prosperità ed il bene di tutti“.
Questo monito di Polichetti ci sollecita una ulteriore riflessione a proposito di quello che viene individuato come il “sistema Salerno” o “De Luca” che sia, e per questo val la pena offrirla ai lettori. Se avesse vinto le elezioni Sarno quale “Sistema” avrebbe adottato con i suoi elettori e quali quelli per i suoi nemici? Riguardo al primo sistema, senza andare molto lontani e a qualche anno addietro basta ricordare le gestioni Caldoro in Regione e tutte le nomine di amici, tra l’altro sempre in spregio ad ogni regola (Asl) o la Gestione Cirielli in Provincia e a come si trasformò il Palazzo Sant’Agostino in Caserma, senza contare gli atti prodotti, conseguenzialmente muscolari e “selettivamente” “ubbidienti” non al centrodestra in generale con nomine (Aeroporto, Asi, rifiuti ecc.) ma ad una Associazione che si rifaceva ad un annoso “Principato” di Arechi, rivendicando magari pretese “nobiliari” e primazie “militaresche”, ma indicando subliminalmente anche che il viatico per qualsiasi cosa fosse quello di appartenere a quella Associazione. E riguardo al secondo “Sistema”, quello da adottare per i nemici non sarebbe mica quello contenuto in una bottiglia per “purificare” i corpi?
La verità vera è che se questa è l’opposizione a De Luca, dobbiamo rassegnarci ad un altro ventennio di quel Sistema, che comunque non sarà mai come qual ventennio, magari caro a qualche altro.
Salerno, 21 ottobre 2021