Il Sottosegretario Anna Macina in visita al Castello Colonna di Eboli

Anna Macina (Sottosegretario alla Giustizia) in visita al Castello Colonna di Eboli con l’On. Adelizzi, Capaccio e Gasparro. 

«Lo Stato deve pagare il suo debito con la città di Eboli. Il Castello Colonna va recuperato e restituito alla sua comunità. L’Icatt è un presidio di legalità imprescindibile di cui il territorio non può fare a meno».

Cristian Gasparro-Anna Macina-Damiano Capaccio-Cosimo Adelizzi

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Questa mattina – di legge in una nota del M5S – la Sottosegretaria di Stato al Ministero della Giustizia, Anna Macina, è stata ospite della città di Eboli per illustrare ai cittadini le prospettive future legate all’Icatt e al Castello Colonna. Nei mesi scorsi, infatti, il vicecapogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati, Cosimo Adelizzi, aveva sottoposto all’attenzione del Ministero le problematiche relative all’antica fortezza sorta nell’XI secolo su cui incidono due Ministeri: quello della Giustizia, dal momento che la struttura ospita la casa di reclusione, e il Mibac, Ministero per i beni e le attività culturali, essendo un monumento storico. Accanto ad Anna Macina ed a Cosimo Adelizzi, era presente all’incontro il candidato Sindaco della coalizione che unisce il Movimento Cinque Stelle e la lista civica Eboli Responsabile, Damiano Capaccio.

I tre esponenti politici hanno passeggiato lungo la Strada Santa Sofia per mostrare alla Sottosegretaria, l’effettivo stato dell’arte. – prosegue la nota – Presenti anche esponenti della storia e della cultura locale come Vito Pindozzi che ha fatto da cicerone nel cammino della conoscenza di un bene architettonico che rappresenta una pietra miliare non solo per Eboli, ma per tutte le comunità della Piana del Sele. Pur non entrando all’interno dell’Istituto, c’è stato un incontro molto significativo anche con la Direttrice del carcere Concetta Felaco e con il Dirigente Aggiunto di Polizia Penitenziaria, Carolina Arancio. Un momento di confronto e di intesa in cui si è sottolineata la volontà chiara, da parte del Ministero della Giustizia, di avviare un percorso che garantisca la presenza dell’Icatt e un impegno costante affinché il bene immobiliare riacquisti il decoro che gli spetta.

Capaccio-Adelizzi-Macina

«Il Castello Colonna è al centro delle nostre attenzioni da mesi – ha dichiarato Cosimo Adelizzi -. Abbiamo sollecitato fin da subito l’interesse degli organi preposti affinché si riuscisse ad arrivare a capo di una situazione rimasta sospesa da troppo tempo, a causa di una politica che aveva evidentemente altri interessi per dedicarsi alla cura di un monumento storico che rappresenta in pieno la sostanza delle nostre radici. Oggi, è il giorno degli impegni presi. Il giorno in cui la città prende consapevolezza che Roma non è dall’altra parte del Mondo, che il Governo c’è per noi e che non saremo più lasciati soli davanti allo scempio degli uomini che non hanno lungimiranza»

«L’Icatt è un presidio di legalità ospitato nelle antiche mura di un patrimonio che non deve essere trattato con superficialità – ha spiegato Anna Macina -. Ho cominciato ad acquisire informazioni, grazie al sollecito di Cosimo Adelizzi, attenta sentinella sul territorio, pochissimi giorni dopo aver giurato per il governo Draghi. Dobbiamo collaborare con il Ministro dei Beni culturali affinché si trovino al più presto risorse economiche per restaurare e manutenere la struttura, ma abbiamo anche il compito di garantire la presenza dell’Istituto sul territorio e di innescare un processo osmotico tra il fuori e il dentro, capace di diventare centro da cui far diramare strade costruttive ed efficaci con il terzo settore e il mondo associazionistico per recuperare più esistenze possibili. Valuteremo, pertanto, anche la possibilità di restituire il bene immobile agli ebolitani e di continuare a preservare questo presidio di sicurezza locandolo nel luogo più consono. Il Ministero avvierà nelle prossime settimane un’analisi dei costi e dei benefici, non dando per scontato che verrà spostato».

«Stiamo avviando un percorso concreto che non sarà né semplice né breve – ha spiegato Capaccio -, ma siamo certi di poter contare sulla collaborazione delle più alte cariche dello Stato per far accadere ciò che gli ebolitani sognano ormai da una vita. Il Castello Colonna come tutte le cose e, perché no, le persone che hanno una certa età hanno bisogno di cure e siamo qui per questo. Dal 2015 ad oggi rimangono le impalcature che sono il monumento alle opere incompiute di una politica che si è spesa fino all’inverosimile per disattendere tutte le promesse fatte nelle campagne elettorali che si sono susseguite nel tempo».

Di grande valore, anche la testimonianza di Cristian Gasparro, Commissario di polizia penitenziaria e candidato al consiglio comunale nella lista del Movimento Cinque Stelle. «L’Icatt è una realtà importante per la nostra città perché aiuta i ragazzi a ritrovare percorsi nuovi e a non cadere più nella trappola della droga e dei reati- ha spiegato Gasparro-. Ha rappresentato e rappresenta ancora un anello di congiunzione tra amministrazione, terzo settore e società civile. Non dobbiamo rischiare di perdere questa risorsa, ma è pur vero che è necessario trovare un’altra destinazione».

Eboli, 24 settembre 2021

1 commento su “Il Sottosegretario Anna Macina in visita al Castello Colonna di Eboli”

  1. Ma è vergognoso far venire una vice ministro per fare campagna elettorale, per fargli vedere cosa ,lo scempio compiuto negli anni e che molti politici responsqabili sono ancora nella scena politica ebolitana.Negli anni ottanda con allora il Grande Conte ci fu un tentativo di fare pressione sul ministro di grazia e giustizia per dismettere il castello ,ma il ministero non prese proprio in considerazione il caso. in quegli anni nonostante ci fu un direttore oculato ed attento nella conservazione dell’opera il castello subi notevoli cambiamenti dovuti alla servitù che doveva assolvere.Il castello non ha più la sua forma originale, cade a pezzi,oltre al fatto che ha subito stravolgimenti sfreggiando la sua storia. Cerchiamo di non fare altri danni solo per pubblicità politica. Dove stava la sopraintendenza in tutti questi anni? e dove stavano gli ebolitani?.Poco attenti, ma i politici qui non centrano proprio visto che c’è un ministreo addetto a questo ,ma nel ministero ci sono i politici che non funzionano. Quella struttura va salvata eccome ma non diciamo fessereriesalvandola come abbiamo fatto con il convento san Francesco trasformandolo in una struttura moderna con un muro schifoso che anche Berlino non ha più,

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