Affollato anche il primo comizio di Mario Conte candidato della coalizione “Eboli qui e Ora”.
Un comizio che ha affrontato tutti i temi che sono sui tavoli politici, molti dei quali da anni non hanno trovato risoluzione. Ha rivendicato fermamente la sua piena autonomia rispetto alle accuse di appartenere a una dinastia e ha attaccato gli avversari politici che si sono alleati all’ultima ora.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – È arrivata anche per Mario Conte il battesimo della Piazza accolto da un pubblico delle circostanze “terribili” come si dice quando si parla di un giorno importante. E Mario Conte, candidato sindaco della coalizione “Eboli qui e Ora”, sostenuto da tre liste: “La città del Sele“, Eboli 3.0 –la Città in Comune” ed “Uniti per il Territorio“, anticipato da una breve presentazione ha arringato la Piazza e il suo popolo che per l’occasione era presente, così come interessava anche a chi non era li per sostenerlo, ma per farsi un’idea, confrontarla con quella degli altri e semmai coglierne le differenze, oltre i tanti curiosi e gli osservatori.
«Devo dirvi chi sono: uno che ha lavorato fin da piccolo. – ha sottolineato Mario Conte – Che si è costruito da sé e che, pur potendo godere di appoggi importanti, non li ha mai chiesti né avuti. Sono un libero professionista, uno che vive del suo lavoro. Come voi che siete qui. Come i nostri candidati»
«Mi sono battuto per difendere gli interessi della città. Non i miei. – ricorda in un breve excursus quanto realizzato da consigliere comunale e presidente del Consiglio dal 2005 al 2010. – Ho tenuto unita maggioranza e opposizione su cose importanti: come il nuovo piano spiaggia o il piano città. Senza quelle decisioni avremmo perso fondi e lavoro».
«Dobbiamo fare in modo che i nostri giovani restino a Eboli, che trovino qui il lavoro. – aggiunge indicando nel lavoro la chiave di volta perché i giovani restino qui, ovviamente quelli più volenterosi e non chi viene allevato al ruffianesimo – Creare sinergia tra le scuole eccellenti che abbiamo e gli imprenditori perché emergano nuove professionalità ricercate dai datori di lavoro. Liberare i lotti non utilizzati in zona industriale e farli avere a chi davvero vuole investire».
«Non dirò più la 167, ma il rione Pescara. – finalmente, aggiungiamo noi che da anni invece lo chiamiamo “Quartiere Pescara” e non con il nome di una legge che finanziava l’edilizia economica e popolare – Perché ogni quartiere, ogni rione dovrà recuperare la sua dignità, dovrà essere riqualificato. Dobbiamo eliminare la cesura, la divisione che oggi esiste tra le diverse zone della città. Un cittadino di Campolongo è uguale ad un cittadino del Centro storico, o del Borgo, o di Casarsa o di Santa Cecilia, o di Cioffi o ancora del Corno d’oro. Un cittadino è un cittadino di Eboli».
«Non possiamo abbandonare, com’è stato fatto finora, la litoranea. – incalza ancora il candidato Sindaco di “Eboli qui e Ora”, evidenziando come la Città sia abbandonata da una minima azione di sorveglianza aggravata in questobultimo anno dalla presenza-assenza di un Commissario prefettizio ex Questore – Dobbiamo chiedere più uomini e mezzi. Assumere vigili urbani e fare controlli a tappeto. Se sarò sindaco tempesterò Questore e Prefetto. Basta con droga e prostituzione. Sulla fascia pinetata lo stato non c’è più. Dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi. Solo allora potremo parlare di investimenti per il turismo. Ma dovremo farlo anche in altre zone della città dove, purtroppo, non ci sentiamo più al sicuro. Dobbiamo tornare al rispetto delle regole, uguali per tutti e per il bene di tutti. Bisogna garantire sicurezza per tutto il territorio».
«Il grande progetto del nuovo ospedale a Salerno ci spaventa. – dice Mario Conte affrontando il tema della Sanità e dell’Ospedale di Eboli, di Battipaglia e di Roccadaspide purtroppo abbandonato alla sola difesa di qualche Sindacato e di qualche testata giornalistica e da POLITICAdeMENTE in primis nel silenzio diventato complice di tutti i soggetti politici che hanno preferito girarsi dall’altra parte – Temiamo che possa nascondere la volontà di chiudere i presidi della Piana, sia Eboli che Battipaglia e Roccadaspide. Non lo permetteremo. Il sindaco di Eboli deve difendere il diritto alla salute dei suoi cittadini. Ci sono 22 milioni fermi, già stanziati dall’ex direttore generale Giordano. – aggiunge Conte – Non sono stati utilizzati per ristrutturare l’ospedale. Un nuovo pronto soccorso e sale operatorie. Abbiamo eccellenze nel nostro ospedale e le difenderemo. Quel danaro va speso e nel modo giusto. Per la nostra salute».
«Non parlino gli altri di dinasty familiare. Perché io sono Mario Conte, non un cognome, non una famiglia, ma un uomo libero che si è fatto da sé lavorando. – aggiunge ancora Mario Conte contestando fermamente chi lo accomuna un componente di una dinastia e non come essere umano autonomo e pensante sebbene componente di una famiglia di politici – E non vengano ad illustrarci un programma che non possono avere quelli che intorno a Cuomo hanno costruito un’alleanza in tre giorni. – riferendosi all’alleanza che il PD ha stretto con Antonio Cuomo preferendolo a Capaccio. Alleanza repentina come altre alleanze repentine si sono costituite in quasi tutte le coalizioni a seguito della implosione e dispersione di quella che era la maggioranza dell’ex Sindaco Massimo Cariello, determinando “fughe” di singoli consiglieri o gruppi di consiglieri, verso tutte le Coalizioni escludendo quella di Alfonso Del Vecchio e Alessandro La Monica – Quale programma avrebbero potuto redigere persone che fino a 48 ore prima neppure si rivolgevano il saluto? – conclude Mario Conte con un interrogativo – E che vogliamo dire di chi ha già governato negli ultimi anni e che oggi si presenta come una controfigura?».
Intanto questa sera è previsto per le 19.30, il Comizio di Cosimo Pio Di Benedetto “la contrografia” come lo ha etichettato Mario Conte, riferendosi ovviamente alla sua mai nascosta continuità con l’Amministrazione Cariello e domani sera sarà il turno prima di Del Vecchio (PCI) e poi di Antonio Cuomo, cosa diranno? I temi, purtroppo sono sempre gli stessi, sono ormai appartenenti al giurassico politico, vederemo come ciascuno di loro, come Conte, li affronterà.
Mario Conte-Comizio 16 settembre
Eboli, 17 settembre 2021
Il buon Mario ha avuto la faccia di dire che non appartiene a nessuna dinastia:
ZIO MINISTRO
FRATELLO CONSIGLIERE COMUNALE E VICE SINDACO DI EBOLI OLTRE CHE ALLA PROVINCIA
CUGINO DI PRIMO GRADO FIGLIO DI CARMELO, PARLAMENTARE ( DIRETTAMENTE) IN CARICA
CUGINO FIGLIO DI CARMELO CONSIGLIERE COMUNALE A MILANO
NIPOTE ACQUISITO DELLO ZIO CONSIGLIERE COMUNALE ED EX SEGRETARIO DEL PD CITTADINO
CARO MARIO SE NON E’ UNA DINASTIA QUESTA, MANCA CHE CANDIDATE ANCJHE ILCA NE O IL GATTO DI CASA.
INIZIAMO BENE CON UNA PALLA ELEFANTIACA: AUGURI!
Bel curriculum, evidentemente sono persone capaci non degli improvisati della politica come ce ne sono tanti in giro.
Bene!
Garanzia che Mario Conte per capacità potrà fare solo che bene nell’amministrare la città di Eboli.
Caro Ciccio contento tu, allora il rinnovamento Dove sta? Il popolo Suona i piattini per accontentare ogni sfizio di questa famiglia?
Fallo ti è i tuo pari, e poi dicessero le cose come stanno.
Allora non si proponessero come il nuovo, inesistente e mendace, una forma di rigenerazione virginale che irrita le sinapsi delle persone mediamente intelligenti, io lo sono, specie in dignità e memoria collettiva
Caro Sauro,
ma se questa famiglia si facesse da parte il popolo votando Cuomo, Cardiello, Di Benedetto avrebbe il meritato rinnovamento e non suonerebbe più i piattini?
Mario Conte ha ben ragione di proporsi come il nuovo non sembra abbia mai fatto il sindaco.
L’irritazione alle sinapsi avviene perchè Mario Conte v’ha detto in maniera nuda e cruda che per svariati anni il governo della città oramai in decadenza è andata in mano a dei Parvenu.
Chi si loda s’imbroda e sarai pure mediamente intelligente a tuo avviso ma non sei onesto intellettualmente oltre ad avere scarsa memoria.
Vedo nel discorso di Conte, avatar ennesimo del grande vecchio, lo stesso imprimatur del disastroso comizio di apertura di Donato Santimone: “chi so io e chi si tu”, infarcito di banalità ed ovvietà, e solo tratti di vanto amministrativo, 2008-10, quando nientepopodimeno che il signore in foto era presidente del consiglio comunale, francamente deludente all’ennesima e poi mi aspettavo anche più gente, tra candidati, parenti degli stessi e qualche “precettato”, sembrava la carovana del giro d’Italia 🙁
Questo è il vostro ultimo tentativo, le elezioni meneghine e quelle politiche faranno il resto!
Il discorso è piaciuto tant’è che ci sono stati scrosci d’applausi e la stima che gode Mario Conte è riprovata dal bagno di folla presente al comizio.
Più di quel numero di persone la piazza gramita non ne poteva contenere anche per la normativa anti Covid.
Se posso permettermi di dare un suggerimento agli altri candidati, visto che non hanno dei buoni programmi rispetto a quello di Conte e qui la tifoseria bada solo se c’erano o non c’erano le persone ai comizi, gli consiglio di portare in piazza i poster dei propri elettori per superare il numero di quelli presenti al comizio di Conte.
Forse abbiamo visto due comizi diversi Caro Ciccio, la claque è sempre esistita io non ho visto popolo al di là dei soliti, ovvero i candidati i parenti degli stessi e qualche per persona collegata, ciccio ciccio, mi hanno detto che c’è un nuovo supereroe in città slurp-man, e sono dei super poteri che non danno super responsabilità né tantomeno dignità e stima, stai attento che fanno il tuo nome sotto la maschera…scuorn no?
Gent.ma Ciccia c’eri anche tu al comizio di Conte? Evidentemente hai assistito a quello di Giuseppe Conte a sostegno dei suoi candidati Sindaci a Salerno o Battipaglia.
Stima e dignità non ce l’ha chi fa minacce velate…..”Stai attento”…..a cosa dovrei stare attento?
https://www.dequo.it/articoli/violazione-privacy-reato-sanzioni
Ma facce e cognomi nuovi no?
Chiedo per amici ebolitani.
Facce e cognomi nuovi…….li trovi solo nella lista di Cuomo, l’ex Sindaco di Valva e l’ex sindaco di Campagna.
Oltre agli oriundi Tonino s’è accorto pure di aver candidato un condannato che invita a non votare e siamo proprio a posto.
Complimenti!
Ma il più vecchio sta nel vostro candidato sindaco.
Non tanto per lui quando per il cognome dal 1970, che non gli dà agibilitàpolitica.
Peccato perché in fin dei conti è una brava persona.
Egregio Gaetano, il più vecchio e con vitalizi è Cuomo.
Probabilmente la somma dei mandati di ogni singolo componente della famiglia Conte non arriva ai quarant’anni di vita politica di Tonino.
L’unica piccola differenza che i Conte sono stati sempre coerenti mentre Tonino ha barcollato a Destra e Sinistra.
E’ arrivata l’ora di pensionarsi per Tonino che già gode della pensione politica (uno o più vitalizi)………. largo ai giovani d’esperienza!
Credo che la famiglia Conte in auge politicamente dagli anni 70′ ai 90′ abbia fondato la scuola politica Ebolitana.
Poi ci sono stati cattivi studenti Ebolitani che dagli anni 90′ ad oggi, quindi per un trentennio, hanno fatto sempre le loro campagne elettorali a livello di amministrazioni locali o alle politiche, senza un programma, contro questo cognome fondando la loro politica sul tradimento, il chiacchiericcio e l’inconcludenza.
Eboli affoga nei suoi problemi grazie a questa politica miope, egoista ed inciuciona.
Altre dinastie hanno preso il sopravvento, i Deluca’s prima di tutti. Adesso il tentativo verso un programma serio, realizzabile che porta avanti una persona competente come Mario Conte è quello di spostare l’attenzione ancora sul cognome.
Sono le idee ed i programmi che vanno premiati o bocciati, il cognome è lo specchietto per le allodole che vengono poi impallinate a favore chi chi vuole gli Ebolitani divisi, un serbatoio di voti da razziare e null’altro che sarà dimenticato e tenuto fuori dalle stanze decisionali e dai finanziamenti.
Se Mario Conte non avesse posto la sua candidatura per senso di responsabilità verso la città di Eboli, sicuramente, per partito preso, i candidati a Sindaco avrebbero ancora basato la loro campagna elettorale contro questo cognome.
Siamo all’assurdo!
Ancor prima dei Conte nella già fondata scuola politica Ebolitana ci sono stati Abdon Alinovi e Perrotta allievi del calzolaio Garuglieri che passò interi mesi in carcere con Antonio Gramsci.
Ahimè, quelli del PCI Ebolitano sono stati davvero cattivi studenti impreparati a raccogliere l’eredità dei predetti politici.
Per la verità più che scuola politica ebolitana …io parlerei di Scuola Simil Medica Ebolitana.
A tenere a galla la dinastia è stato il famoso “pacchetto” tirato fuori alla bisogna dall’arcinoto “presidente del Borgo Rosso football club” . Ed è su questo che si sono basate sempre ed esclusivamente le fortune elettorali della famiglia …altra cosa è “scuola politica”… organismi simili in altro periodo storico venivano definiti clientelari! A proposito conosco dei giovani laureati e senza lavoro per essere assunti dove devono indirizzare la domanda….possono essere assunti senza votare il candidato della nota scuola politica ebolitana?
Resto in trepida attesa.
Chi sarebbe l’arcinoto “presidente del Borgo Rosso football club”?
Per spedire la domanda a Babbo Natale vi basterà infilarla in una busta da lettere e scrivere ad uno di questi indirizzi: 325 S. Santa Claus Lane, North Pole, AK 99705. Joulupukin Pajakylä – Circolo Polare Artico, 96930 Napapiiri, Finlandia. Babbo Natale, Circolo Polare Artico, 96930 Rovaniemi, Finlandia.
Eboli è stato sempre un paese di sinistra ma a sinistra volano gli stracci.
Le comari litigano e strillano.
Il teatrino offerto da Cuomo e Capaccio con l’intervento di Sgroia come benzina sul fuoco è deleterio.
Sicuramente Mario Conte può essere il sindaco di tutti e rasserenare tutti gli animi in questa campagna elettorale avvelenata e dai toni accesi.
https://www.youtube.com/watch?v=cQGbqcBat2Y