Il candidato sindaco Damiano Capaccio interviene sul Reddito di Cittadinanza e sfida i suoi competitor.
Capaccio: «Difendere il reddito di cittadinanza è un dovere morale di ogni forza politica. Gli altri candidati a sindaco dicano ai cittadini da che parte stanno». E arriva a Capaccio anche l’assist dell’On. Adelizzi.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’eco delle affermazioni offensive e al limite della comprensione umana di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Matteo Renzi sul Reddito di Cittadinanza è arrivato fin qui, ad Eboli. – si legge in una nota dello staff del Candidato Sindaco Damiano Capaccio – D’altra parte era impossibile pensare che sortite di questo genere si fermassero sulla soglia delle loro case e non coinvolgessero i territori locali.
Una eco, che non può affatto passare inosservato e che fa la differenza tra l’essere di destra e l’essere di sinistra, sebbene vi è anche chi vorrebbe stare in mezzo per assumere i caratteri della mediazione senza però riuscirci per niente e finendo per catalogarsi tra gli “ignavi”. Tuttavia va diversificata la posizione dei tre leader succitati poiché differiscono nella forma e nella sostanza. I primo due (Meloni e Salvini) nella loro “raffinata” e disinvolta rozzezza sono ideologicamente contro la misura, e più che “Metadone di Stato” preferirebbero sostituirlo con “Olio di ricino di Stato“. Per il secondo invece, Matteo Renzi, essendo stato promotore da presidente del Consiglio del Reddito di Inclusione, preferirebbe si ritornasse alla sua misura, magari integrandola e legandola non al lavoro ma alla famiglia e al reddito familiare. Ma la politica è mediazione e sicuramente si troverà una strada mediana, anche perché il Governo non cadrà per il Reddito di Cittadinanza, questo è sicuro, gli interessi sono troppi.
Ma sicuramente come hanno sottolineato diversi leader nazionali come Giuseppe Conte, Enrico Letta ed il Ministro del Lavoro Andrea Orlando oltre che il Premier Mario Draghi, il Reddito di Cittadinanza va assunto come una misura sociale e semmai rivederlo, essendo stato un grande contributo per le famiglie indigenti specie in questo lunghissimo lookdown. Misura che non ha risolto il problema ma che ha evidenziato come un aiuto, in un momento particolarmente difficile abbia attutito il colpo mortale per milioni di italiani che all’improvviso sono stati risucchiati nella povertà. Una misura che va riconfermata e rivista, non legandola più al lavoro e in alternativa al lavoro, ma inclusiva ad un reddito sociale pensando seriamente a quel “salario minimo garantito” utile ad una famiglia perché possa vivere dignitosamente, atteso che Salari, Stipendi e Pensioni degli italiani, sono i più bassi d’Europa.
«Il dibattito si è acceso anche qui ad Eboli e, per ragioni di chiarezza e di trasparenza, farebbero bene i candidati sindaci che si presentano con simboli nazionali i cui leader vogliono abolire il Reddito di Cittadinanza a rendere pubblica la loro posizione – puntualizza il candidato sindaco Damiano Capaccio -. L’utilità di questo strumento è certamente nazionale, ma è ancora più evidente a livello locale: un amministratore comunale, che dovrebbe conoscere direttamente il disagio delle persone e delle famiglie della sua comunità, soprattutto ora che, dopo mesi di pandemia, il tessuto sociale ebolitano è stato messo ancora di più a dura prova, non può fare a meno di questo sostegno per i suoi concittadini. Grazie alla sinergia con le istituzioni nazionali, lavoreremo per fare in modo che questo beneficio diventi sempre più uno strumento per il reinserimento lavorativo».
Il Reddito di Cittadinanza – si legge nella nota dello staff del candidato Sindaco Damiano Capaccio a capo di una coalizione composta da due liste tra cui quella del M5S – è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, entrata in vigore grazie all’impegno preso e rispettato del Movimento Cinque Stelle e di cui il presidente del Consiglio Mario Draghi ne ha riaffermato il valore e il significato sociale.
Damiano Capaccio sul Reddito di Cittadinanza ha trovato proseliti nell’onorevole Cosimo Adelizzi e nella capolista del M5S Marianna Ingenito, i quali hanno aggiunto sferrando un attacco in due direzioni politiche diverse: «Con Giuseppe Conte completeremo questo prezioso strumento, e non consentiremo a nessuno di abolirlo. Cardiello e Cuomo battano un colpo se ne hanno il coraggio». – aggiunge poi l’On. Adelizzi che dovrebbe anche chiedersi e chiedere cosa ci fanno insieme nel Governo – Tutti coloro che si candidano ad indossare la fascia tricolore del comune di Eboli dicano forte e chiaro ai cittadini qual è la loro posizione. Come ha precisato il presidente Giuseppe Conte, siamo favorevoli a tutte quelle proposte di modifica che possano migliorare innanzitutto la capacità di raggiungere le persone in difficoltà e individuare chi ha realmente bisogno di aiuto. Inoltre, sarà fondamentale continuare a insistere sulle politiche attive per fare in modo che l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro sia sempre più facile e possa orientare a un impiego, anche attraverso la formazione e lo sviluppo di nuove competenze, tutte quelle persone che fino a due anni fa spesso non avevano nemmeno di che mangiare per sé e per i loro figli. La formazione obbligatoria ai percettori del Reddito non sta funzionando e bisogna intervenire al più presto, coinvolgendo le imprese e i liberi professionisti e dando a loro i soldi già stanziati per formare lavorativamente i cittadini».
«Definire “metadone” una misura nata per arginare il fenomeno della povertà, che nell’ultimo anno si è acuita anche a causa della pandemia – si aggiunge ad Adelizzi la capolista Marianna Ingenito – è pura follia. Siamo abituati alle uscite spregiudicate di Giorgia Meloni, di Matteo Salvini e di Matteo Renzi, ma i candidati a sindaco di Eboli, in special modo chi ha apposto i simboli di Fratelli d’Italia e di Italia Viva accanto al proprio volto, hanno il dovere morale di spiegare ai cittadini ebolitani da che parte stanno. Devono dire a chiare lettere che insieme ai loro partiti concorreranno anche per togliere uno strumento, uno dei pochissimi in questo momento, che garantisce la dignità a chi non sa dove sbattere la testa per poter magari comprarsi i medicinali o gli occhiali da vista di cui ha bisogno. – conclude Ingenito – Perciò non permetteremo a nessuno di abolire il Reddito di Cittadinanza. Cardiello e Cuomo battano un colpo se ne hanno il coraggio».
Eboli, 7 settembre 2021
Il M5S ha fallito su tutti i fronti.
L’ultimo totem rimasto in piedi per i grillini parlanti è il reddito di cittadinanza (in seguito RdC) che, così come elargito, è un dispendio di risorse economiche che potrebbero essere destinate a progetti molto più validi per la collettività.
E’ vero che bisogna aiutare le fasce deboli, ma quelle vere, atteso che le cronache ci hanno dimostrato che i furbetti del RdC sono moltissimi e così com’è gestito crea solo assistenzialismo senza utili finalità.
Il RdC poteva essere un importante sostegno solo se accompagnato da un sistema di collocamento al lavoro ben strutturato.
Originariamente serviva quale sostegno temporaneo e propedeutico all’immissione nel mondo del lavoro ma venuto meno il collocamento dei Navigator è rimasta in piedi solo la parte assistenziale per cui ha generato distorsioni nel mondo del lavoro creando anche seri problemi a piccole medie imprese che hanno trovato difficoltà a reperire manodopera.
Un utilizzo intelligente che poteva essere valutato era quello di destinare la forza lavoro dei percettori del RdC in ausilio ai Comuni, anche per poche ore alla settimana, destinando le risorse ai servizi sociali.
Per continuare a tenerlo in piedi dovrà essere affiancato assolutamente ad un impegno da parte dei percettori nel ricambiare in servizi sociali territoriali.
Allora sì che il RdC poteva considerarsi utile.
Per adesso accontentiamoci dei voli pindarici dei grillini addormentati e poi faremo i conti con i numeri, quelli veri delle urne, e dopo traetene le conclusioni sul vostro fallimento politico.
Capaccio strizza l’occhio ai 4000 e rotti percettori della misura fallimentare, un incentivo ad essere annanz i bar!
Voterò con entusiasmo il candidato sindaco che dirà che il reddito di cittadinanza è una stronzata (aggravata dalla boiata dei navigator e le fesserie delle tre proposte di lavoro). 10 miliardi di euro buttati.
Capaccio attaccato….Capaccio fortunato che andrà al ballottaggio.
Capaccio attaccato….Capaccio fortunato che andrà al ballottaggio.
De Luca fa decollare l’aereoporto di pontecagnano e Cappaccio da il reddito di cittadinanza come vaccino.
Ci sarà lo spareggio De Luca e Capaccio.
Si vince con il centro non coi pasdaran, lo volete capire o no? Dunque Antonio Cosimo Pio allo spareggio dico io.
Prima domanda : chi rimborserà allo stato il denaro speso per il reddito di cittadinanza.
Seconda domanda :chi controlla a chi dare il reddito di citt. ,visto che in Italia hanno scoperto addirittura pregiudicati della camorra e mafia percepire questo reddito. Inoltre ad Eboli tante persone che vivono di illegalità,gente che sta bene economicamente percepisce questo reddito a differenza di tanti giovani studenti,laureati e non , sono disoccupati e non percepiscono nulla solo adesso qualche promessa elettorale che non arriverà mai.
Ancora una domanda : perche queste persone che percepiscono il reddito di citt. non vengono impiegati in lavori socialmente utili tipo: pulire le erbacce dalle strade e marciapiedi etc.Sala Consilina gia si è attivata a far eseguire i lavori socialmente utili a coloro che percepiscono il reddito di citt. Inoltre un argomento cosi imbarazzante per farne una campagna elettorale e na presa per il c…o
Si usi il baratto amm.vo prendi i soldi e fai servizi alla collettività, poi i controlli devono essere preventivi e non successivi sui percettori, perché altrimenti essendo sulla carta nullatenenti lo stato rimane con un buco nell’acqua una volta scoperte le truffe. Dottore il RDC sta sui maroni ai cittadini, cambi strategia!
https://www.youtube.com/watch?v=juqyzgnbspY
Già su Cariello c’è stata una manovra a tenaglia da parte di forze non convenzionali.
Ingenuamente il Massimo aveva tentato di cedere la VP ma non c’è stato nulla da fare.
Il Pio, persona perbene indubbiamente, però rischia d’ essere asfaltato perchè continuità con la precedente nomenclatura.
Lo dice la canzone!
Il 9 ottobre ci furono gli arresti di Massimo Cariello, i giornali hanno teorizzato un sistema, sulla scorta di quelle che erano le indagini dei magistrati, a quasi un anno domani fanno 11 mesi, l’unico sistema è quello che lo ha visto agli arresti domiciliari per farlo uscire per ora, dalla politica attiva, dunque perché chi è a capo di un sistema si avvale di complici, ma per adesso, fino ad ora 8 settembre,in galera ci sta solo lui,allora spiegatemi: Che sistema è?
PS la popolazione se lo sta chiedendo, non vorrebbe che il voto democratico fosse sovvertito da scelte aliene.
Perchè il dottore non ci parla del metodo usato per decidere a chi somministrare i vaccini e pubblica l’elenco dei vaccinati giorno per giorno soprattutto nei primi 2 mesi? Ne leggeremmo delle belle……..
Bravi Eboli+ altri, se il dottore gestirà il comune come ha gestito la campagna vaccinale siamo rovinati; Eboli finirà per morire.
Tanto in via Foscolo (ò cimiter è jevule) c’aspettano Tonino e Damiano.
Probabilmente questo Topic non è il luogo adatto per il post dell’utente “Dove sta il Sistema”?
Qui si dovrebbe discutere di RDC.
In ogni caso anche Carmelo c’ha messo 30 anni per dimostrare la sua innocenza ed essere assolto con formula piena.
Auguri a Massimo Cariello che sui processi a Conte quando militava nel PRC non credo abbia risparmiato critiche.
Tratto da un articolo di Repubblica del 24 Aprile 2004 scritto da Antonio Corbo – racconta Massimo Cariello:
«Nel ’93 c’ ero anch’ io, Conte subì una violenta contestazione durante un comizio. Il Fronte della Gioventù lanciò anche le uova, noi giovani di sinistra invece urlavamo e ballavamo, avevamo fondato con un gruppo di ultrà del calcio chiamato “Gli sconvolti” anche il Comitato di salute pubblica. Urlavamo: chi non salta socialista è. Con noi contro Conte saltavano anche le vecchiette, erano stanchi tutti di un certo sistema di potere». Cariello è assessore alla Cultura. Strada ne hanno fatta i ragazzi del ’93.
Forze superiori decretarono la fine della stagione politica di Carmelo Conte così come quella di Cariello.
Chiaro è che si partiva da due presupposti molto diversi Carmelo Conte, ex ministro socialista alle Aree urbane dal ’91 al ’93, fu assolto anche in secondo grado con formula piena mentre Massimo è stato condannato già in primo grado.
Il sistema, per ora, è stato decapitato al vertice poi ci sono alri filoni di cui la stampa ne ha dato notizia, credo che, nel ne o nel male, sicuramente ci saranno sviluppi in futuro.
Io non voterò per Capaccio, però vorrei esprimere una piccola considerazione.
Il reddito di cittadinanza è una grande conquista sociale che indubbiamente va mantenuta e che però va senz’altro modificata. Do ut des. Io ti do, ma tu Mi devi dare. Ogni Comune non ha più manutentori di strade, le acque quando piove, ormai sono incontrollate perché gli scoli non sono manutenuti, i servizi sociali sono ridotti a zero, le gare di appalto per i servizi comunali sono truccati e quando sono aggiudicati, taglieggiati dagli assessori di turno che a loro volta devono spartire (Vox populi vox Dei). E allora? Beh, provate a pensare che ” per assurdo”, un Sindaco ed un intero Consiglio Comunale, vogliano porre fine a questa mediocrità, basterà mettere al lavoro i percettori del reddito seriamente ed affidare a loro la manutenzione delle scuole, delle strade, ecc.ecc. Pensate a quanti soldi si risparmierebbero e a quanti soldi risparmierebbe il Comune. Ma voi pensate veramente che quelli che voglione essere eletti vanno lì per lavorare per gli interessi comuni? Io me lo auguro, ma non ne sono sicuro. Voi si?
Mi chiedo, curiosando tra i vari interessanti articoli di questo blog, ma tutti questi interventi degli (non tanto) ultimi giorni, sono scritti da battitori liberi o da gente che si danna perché pensa che poi troverà una sistemazione o avrà un tornaconto?
Il tenore dei loro articoli è la cartina al tornasole di una parte ancora viva, purtroppo, dell’elettorato.
Quella peggiore, che alla faccia del colore politico, andrà a votare solo per una speranza personale. Che spesso tale rimane. Epperò per ingraziarsi il divino di turno, devono dar prova che si sono per lui spesi, con forza e livore.
Stiamo messi male, non solo per certi candidati, ma anche per questi mendicanti di mestiere che possono votare laqualunque solo per interesse personale e, purtroppo, anch’essi sono elettori.