Liliana Stea ad Agropoli e le sue tesi sulla sparizione del Regno Borbonico

Sabato 18 settembre, ore 19:00, l’autrice del libro “Perdonate, signore, questa è la mia patria!” Liliana Stea, sarà ospite in Piazza V. Veneto di Agropoli

Una meravigliosa e coinvolgente analisi degli eventi che hanno portato il Regno Borbonico a sparire dalla cartina geopolitica e che hanno portato il suo territorio ad essere una vera e propria colonia ancora oggi.

Perdonate, signore, questa è la mia patria! (Perché siamo come siamo

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

AGROPOLI – Sabato 18 settembre 2021 alle ore 19:00 in piazza Vittorio Veneto ad Agropoli sarà ospite la professoressa Liliana Stea, autrice del libro “Perdonate, signore, questa è la mia patria! (Perché siamo come siamo)”. Il suo libro è una meravigliosa e coinvolgente analisi degli eventi che hanno portato il Regno Borbonico a sparire dalla cartina geopolitica e che hanno portato il suo territorio ad essere una vera e propria colonia ancora oggi. La stessa popolazione di questo territorio, oggi conosciuto come Mezzogiorno d’Italia o più semplicemente come Sud Italia, da allora è stata abituata ad avere meno quanto a ricchezza e diritti, e con una massiva e lunga campagna mediatica di diffamazione (forse la più longeva della Storia, ancora in atto) portata a sentirsi minore; la popolazione ha interiorizzato questo sentimento tanto da accettare e quasi appoggiare i vari insulti soprattutto degli ultimi decenni, abituata ormai a porsi nei confronti di altre realtà di altre latitudini da una posizione di inferiorità. Tale complesso di inferiorità costruito ad arte è stato sempre sfruttato e viene ancora sfruttato per non dare ai meridionali quello che loro spetta, e addirittura togliere loro quello che hanno.

La prefazione di Pino Aprile arricchisce ancora di più questo lavoro, seppur già ricchissimo, dandone una definizione molto migliore di quella che potrei mai dare io: Stea fa una psicanalisi dell’Unità d’Italia, con visioni e strumenti mai adoperati. Questo induce a dover guardare le cose senza veli, con durezza, a non potersi salvare nel compromesso della ragion di Stato, o storica… Il risultato fu la nascita di una colonia e di una popolazione che ha sentimenti, opinioni (specie di sé) e un agire in tono minore, e a quella minorità vengono abbassati i diritti, l’attenzione del Paese, persino la stima (e l’autostima, ovvio), il rispetto, in una sorta di cittadinanza amputata.”.

L’incontro sarà gratuito ed aperto a tutti, organizzato dal Circolo Agropoli del Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale. Il Circolo vuole portare, all’attenzione dei cilentani, un punto di vista diverso della politica, portando in piazza Vittorio Veneto l’autrice di questa piccola perla della letteratura più recente. Il 18 settembre si avvicina e noi, onestamente, non stiamo più nella pelle all’idea di accogliere nella nostra città la professoressa Liliana Isabella Surabhi Stea, autrice del libro “Perdonate, signore, questa è la mia patria! (Perché siamo come siamo)”

Agropoli, 6 settembre 2021

1 commento su “Liliana Stea ad Agropoli e le sue tesi sulla sparizione del Regno Borbonico”

  1. Egr. Signor Pino,
    Lei continua a fomentare una realtà in parte inventata di sana pianta ed una parte inesistente. Vero che ci sono stati momenti tragici ed abusi oserei dire criminali, da parte dell’esercito Sabaudo, che però, Lei non deve dimenticare era in quel momento l’Esercito Italiano e, in parlamento vi erano Ministri Meridionali, che poco o nulla hanno fatto per evitare quel bagno di sangue. La colpa storica di quelle vicende era dovuta all’ignoranza e, Mi permetto di suggerirVi una riflessione che da bravi professionisti quale diventereste subito, dovreste analizzzare: quanta ignoranza c’è ancora nel meridione, quali sono le ragioni dell’ignoranza e perchè in 4 Regioni trionfa ancora la Mafia, la n’drangheta, la mafia e la sacra Corona unita e perchè al nord non attechiscono se non per l’operato di gente di queste regioni che vanno in trasferta? Ci vuole la pacificazione ed il contradditorio e non due persone che se la cantano e se la suonano. Io sono meridionale come voi, ma non voglio essere fazioso, aiutiamo la gente a discutere e, a superare l’ignoranza, che nelle nostre Regioni è ancora molto profonda e radicata, al di là delle statistiche che vengono presentate a Bruxselles. Chioso portandole un picco esempio, l’autostrada del sole nel tratto che va da Castrovillari a Sibari non ha visto l’esecuzione di un lavoro, per cui la corsia di emergenza non esiste, a Bruxselles sanno che c’è ed hanno mentito tutti da destra a sinistra, Mi spiega perchè i parlamentari Calabresi e Siciliani che sfrecciano sulle loro auto a 200 all’ora su quell’autostrada non denunciano questo fatto. Prima o poi questa storia si scoprirà, voglio proprio vedere la faccia dei meridionalisti a tutti i costi come voi. Se avete bisogno di un contradditore serio, Io ci sono.

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