FACCIAMO CHIAREZZA SULLA QUESTIONE SANITARIA
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In questi giorni la questione sanitaria nella nostra città e nella piana del Sele è tornata di attualità nel dibattito politico/istituzionale, fra l’altro nel modo peggiore! Perchè priva di un disegno complessivo della risposta sanitaria nella nostra zona,ma interamente assorbita dalla questione ospedaliera. Come se l’ospedale fosse l’unica risposta sanitaria,e dimenticando che l’aver trascurato il territorio,non aver investito in risorse finanziarie e professionali,sui distretti ha determinato il fatto che oggi si vada in ospedale anche per curare “il prurito al naso” senza nessun “filtro da parte del territorio,con un conseguente,ed ormai insostenibile ,aggravio di costi. Oggi che “l’acqua è poca” tutti si sono accorti della situazione drammatica in cui versa la sanità della nostra realtà,in particolare i rischi che corre lo stesso presidio ospedaliero.
Persino il sindaco di Battipaglia si lancia in “dotti” interventi sulla situazione ospedaliera,promuove misteriosi incontri con il sindaco di Eboli (a proposito ma dopo la terza “sola”,quest’incontro si è fatto o meno?) senza che il consiglio venga informato di che cosa avviene,di qual è la posizione dell’amministrazione comunale,di quale la situazione reale del nostro presidio ospedaliero,di quale sia il frutto degli incontri napoletani del primo cittadino.
Almeno ad Eboli il Consiglio Comunale ha costituito una commissione speciale per seguire la vicenda,che interloquisce con i sindacati,con le strutture tecniche sanitarie,che detta la linea a cui il Sindaco deve attenersi,e quando non lo fa è chiamato a darne conto in consiglio. A Battipaglia no. Nel più classico stile “santomauriano” il consiglio è sempre considerato un peso,un qualcosa che vuol far perdere tempo e quindi è tagliato fuori. Anche per questo abbiamo aderito alla iniziativa lanciata dal Consigliere Rocco di un consiglio comunale congiunto con Eboli.
Possiamo pensare ad un futuro della sanità battipagliese senza fare i conti con ciò che avviene nella città vicinora? possiamo pensare che in una situazione di tale carenza di fondi,per cui si taglia in tutti i campi e settori (ricordiamoci che la Campania è stata commissariata sul terreno sanitario,non dal ministro della salute,ma da Tremonti,il ministro dell’economia!)ognuno debba muoversi da solo con la presunzione del “mors tua vita mea”?C’è in campo una ipotesi di ospedale unico della valle del sele, già contenuto nella legge regionale 16/2008,e riproposto nel piano Zuccatelli (con qualche ridimensionamento!),su cui già esiste un protocollo di intesa fra l’amministrazione Santomauro e l’amministrazione Melchionda, che individua anche l’area dell’insediamento del nuovo presidio?Bene ,noi vogliamo discutere della bontà di questa soluzione,vogliamo capire quali sono i tempi dell’intervento,se Santomauro e Melchionda stanno realmente lavorando a questa ipotesi e se ci sono impegni sullo stanziamento sull’articolo 20 di fondi sufficienti per questa costruzione.
Vogliamo capire cosa succederà delle strutture attualmente esistenti,se c’è un piano di riconversione. Ma soprattutto vogliamo capire cosa accadrà nel frattempo degli ospedali esistenti,mentre si costruisce il nuovo presidio (ci vogliono 5 anni,come scrive Zuccatelli nel suo piano?).Queste cose vanno discusse in consiglio,e,noi riteniamo,vanno discusse in un consiglio congiunto con Eboli,che noi pensiamo aperto al contributo di operatori del settore,con la presenza degli amministratori degli altri comuni che gravitano sui presidi di Eboli e Battipaglia per quanto riguarda la risposta sanitaria.
Un consiglio nel quale ognuno: forze politiche,forze sindacali,amministratori,dicano con chiarezza cosa vogliono fare,quali opzioni intendono sposare ed assumano impegni precisi,ognuno per la sua parte. Noi rimaniamo convinti che c’è bisogno,in questo momento di una grande unità di intenti,e che se gli obiettivi sono comuni,ognuno debba fare uno sforzo per cercare il punto di sintesi che consenta a tutti i soggetti in campo di ritrovarcisi. Litigare come i polli di renzo non conviene,giocare partite truccate non serve .Qui corriamo il rischio di mettere in discussione un bene fondamentale per la nostra comunità:LA QUALITA’ DELLA RISPOSTA SANITARIA!
etica x il buongoverno