Veleni su De Luca e Landolfi inquinano il Congresso del Partito Democratico. Ecco il testo integrale del Manifesto dei RED. Ma si profila un accordo.
Dietro lo scontro il tentativo di screditare l’autonomia e l’indipendenza dei Candidati Landolfi e Galli.
EBOLI – E’ apparso anche su Facebook un manifesto che successivamente è stato anche distribuito in formato volantino dal titolo a carattere cubitale: “RIFORMISTI e DEMOCRATICI – DIFENDIAMO EBOLI”.
Nel “manifesto-volantino” sono spiegate le ragioni della candidatura dell’ex Ministro Carmelo Conte nel collegio di Eboli, da parte dei suoi seguaci che lo avrebbero spinto a guidare la lista dei candidati delegati al Congresso Provinciale del PD, a sostegno del Professor Vieri Galli ed in contrapposizione alla candidatura del giovane Capo Gruppo del PD al Consiglio Comunale di Salerno Nicola Landolfi, per difendere Eboli da “occupazioni” varie.
I due Candidati che si contendono la segreteria Provinciale, sono sorretti da due cordate ben distinte: quella di Landolfi mette insieme deluchiani, bindiani, franceschiniani, ovvero Vincenzo De Luca, Antonio Cuomo, Alfonso Andria, Tino Iannuzzi; Quella di Galli bassoliniani, lettiani, ovvero Antonio Valiante, Carmelo Conte, Guglielmo Vaccaro.
I due candidati sono persone degnissime e capacissime di svolgere questo ruolo, uno giovane ma che già ha dimostrato di avere autonomia e capacità politiche di dialogo, l’altro non più giovane, professionista stimatissimo e valentissimo, autonomo per la sua serietà e per la sua maturità professionale ed umana maturata con gli anni, e che solo adesso si vede riconosciutoe le capacità di rappresentare determinate istanze: nelgli anni 90 De Mita e Valiante padre gli preferirono Guerritore come candidato al Senato per la DC. Non è mai troppo tardi.
Peccato che queste due personalità sono sostenute da gruppi e uomini politici che per varie ragioni affossano i due candidati e che addirittura ne oscurano meriti e qualità. Gli stessi uomini politici che per vari motivi, scorazzando tra il potere affondano il Partito Democratico e hanno consegnato la Provincia di Salerno, la Regione Campania, una miriade di Comuni e a livello nazionale il Governo del Paese al Centro-destra e così al posto di Villani, Bassolino e Prodi, ci troviamo Cirielli, Caldoro e Silvio Berlusconi.
Chi non è colpevole scagli la prima pietra! dovremo stare attenti moriremmo tutti lapidati, tanto tutti sono convinti di essere incolpevoli .
Questo manifesto è di una violenza e di un livore, che non credo sia condiviso dall’ex Ministro Conte, anche se questi non perde mai occasione, e lo fa spesso dalle colonne del Mattino, per scagliarsi contro De Luca e il comune di Salerno, e ora contro Landolfi, che avrebbe come colpa quella di essere proposto e sostenuto dal Sindaco di Salerno, immaginando congiure, tranelli e ogni tipo di azione politica volta a destabilizzare o ad annettersi il Partito Democratico.
Un manifesto di quella truculenza per giustificare un impegno di Conte equivale a confinarsi in un terreno su cui nessuno si vuole misurare,un terreno che è simile a quello che in questi giorni sta emergendo nel PdlL Nazionale, Regionale e locale, con i casi Verdini, Cosentino, Sica.
Una serie di argomentazioni messe insieme che rappresentano anche uno schiaffo a quegli amministratori che sono stati indicati dall’area Conte (Mario Conte, Carmine Campagna), che facevano parte della Giunta Comunale di Eboli, e di chi era stato indicato a curare la progettualità e a rappresentare il Comune e la Maggioranza nelle scelte (Salvatore Marisei), oppure il Vice-Presidente della Regione Campania Antonio Valiante, che in più occasioni, nel corso della campagna elettorale si è interessato agli accordi di reciprocità presenziando insieme all’ex Ministro Conte, anche senza averne titolo, ma solo per interesse verso il paese, a quegli incontri tenutisi a Battipaglia e ad Eboli, lo stesso Valiante che solo una decina di giorni fa ha votato contro un iscritto al suo partito favorendo un uomo di centro-destra alla guida della SIIS.
Quando si gioca sporco si possono usare tutte le armi. Ma questo agli elettori non piace e prova ne è il continuo ridimensionamento del PD e la notevole riduzione degli iscritti. Queste guerre, tra l’altro, condotte da portatori di esperienze politiche antiche e condannate dalla storia, spesso ingiustamente, non portano bene. Val la pena di notare che sono sempre gli stessi, ma purtroppo si deve registrare anche una notevole perdita di lucidità, che non gratifica il loro impegno, che al contrario potrebbe essere importante se dato disinteressatamente e senza dosi di veleni.
Che il Sindaco di Salerno abbia un caratteraccio, che dio ce ne scansi, nessuno lo mette in dubbio; che annunciando le dimissioni da consigliere regionale, lo si accusi di avere fatto una scelta sbagliata, è legittimo ed è condivisibile; che tra le sue scelte poi tradotte in progetti ed in opere vi siano delle cose che gli si contestano è comprensibile; che il suo decisionismo spesso rasenta l’autoritarismo, perchè nessuno lo contesta nelle sedi istituzionali, e diventa sicuramente da criticare fuori da quelle sedi è accettabile; ma la violenza di quel manifesto denota un livore senza pari che mal si addice a chi vorrebbe porsi come difensore di chicchessia.
Le prepotenze e l’arroganza valgono la stessa medaglia, e chi le usa si mette sullo stesso piano di chi viene additato di usarle.
De Luca ha sbagliato a scegliere Salerno. E’ stata una scelta al ribasso e lascia scoperto un ruolo che non potrà più svolgere. E se avesse vinto le elezioni? si sarebbe dimesso per tornare a Salerno? La sua scelta è una fuga strategica e non condivisibile, ma non giustifica attacchi di questa portata che invece denotano una spregiudicatezza che potrebbe avere qualche strascico nelle prossime elezioni Amministrative salernitane. Strascico che alcuni suggeritori vorrebbero dare un significato strategico che potrebbe indirizzarsi verso una candidatura Memoli, fino a ieri anche lui parte di quel potere che gli estensori del manifesto contestano.
Il Congresso del PD si è sporcato come si sporcarono le primarie e il tesseramento dell’anno scorso, dove si registrarono episodi poco edificanti e che POLITICAdeMENTE denunciò, e alle quali mai nessuno a dato risposte avvalorando la colpevolezza degli episodi denunciati.
Questo congresso benché sporcato produrrà degli effetti politici che non possono essere tarscurabili per esempio: De Luca partecipando al congresso ed occupando le caselle, non può immaginare di non candidarsi con il simbolo del PD; La sua esperienza amministrativa va sicuramente messa a servizio del PD, anche nelle cose più semplici, ma soprattutto negli indirizzi e nella gestione, oltre che nella desiganzione di uomini, che non possono e non devono essere solo epressione di correnti ma che devono anche rappresentare competenza e valori riconosciuti; un freno senza mezzi termini alle parentele e alle candidature parentelari e di dubbi rapporti; l’accettazione di principi fondamentali dei rapporti politici che si rifanno all’etica e ai comportamenti corretti, dignitosi e onesti.
Il congresso è in piena fase di svolgimento in tutta la provincia e ad Eboli in particolare, si ripropone lo scontro tra le aree che sostengono Landolfi e Galli, ma quel manifesto-volantino ha alterato i rapporti ed in un certo senso ha tarpato le ali ad una possibile confluenza di sintesi su Salvatore Marisei, nipote di Carmelo Conte, complicando le cose.
Al giovane Marisei adesso oltre a contestargli di essere all’ombra di Conte, gli si contesta anche il manifesto e i contenuti. Un attacco frontale a De Luca e a Landolfi del tutto gratuito e che non produce buoni risultati oltre che stroncare un dibattito, che pure c’è stato ma formale ed improvvisato.
Insomma un Congresso pieno di veleni che vorrebbe dare un’immagine dei candidati che non siano autonomi ed indipendenti pur appartenenti a determinati schieramenti, questo vale per Salvatore Marisei ad Eboli e vale per Nicola Landolfi e Vieri Galli a Salerno. Tra l’altro per come vanno le cose si potrebbe anche arrivare ad un accordo, ipotesi che in politica non bisogna mai abbandonare.
Vincere rompendo equivale a perdere e ad accollarsi pesi e responsanilità.
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Ecco il testo integrale del manifesto dei RED
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RIFORMISTI E DEMOCRATICI
– DIFENDIAMO EBOLI –
Abbiamo chiesto all.on. Carmelo Conte di guidare la lista,per il congresso del Pd (15 e 16 luglio), a sostegno del professore Vieri Galli, otorino laringoiatra di fama nazionale,perché è in gioco l’autonomia di Eboli e della Valle del Sele, sia sotto il profilo politico che dello sviluppo.
Abbiamo deciso di opporci alla lista di Nicola Landolfi, alla quale si sono inopinatamente convertiti alcuni dirigenti di Eboli, perché egli è l’ombra del sindaco di Salerno:
– Lo stesso che voleva costruire a Foce Sele un porto commerciale, rivelatosi poi una grande bufala;
– Lo stesso che concorso a fare della piana del Sele un immondezzaio di rifiuti urbani;
– Lo stesso che ha conteso ad Eboli il dell’accordo di reciprocità per la fascia costiera;
– Lo stesso che vuole far pagare ai cittadini della Valle del Sele gli sprechi e i debiti dell’ASIS e di Salerno Sistemi, la società di gestione delle acque da lui controllate;
– Lo stesso che ora ha programmato una grande speculazione sulle colline di S.Donato.Il comune di Salerno, capogruppo Landolfi, ha infatti, affidato a una società privata la realizzazione di un progetto che prevede la copertura, con lastroni fotovoltaici, di circa 50 ettari di terreno dell’ex orfanotrofio, con un ritorno per il comune di Salerno e del privato di una decina di milione di euro all’anno.
Un progetto devastante che comprometterebbe il parco collinare, l’ambiente e la salute.
Riteniamo che Salerno non possa e non debba prevaricare la Valle del Sele e debba immediatamente ritirare quel progetto, che surrettiziamente si è fatto approvare dalla Regione. E che, in mancanza il Sindaco di Eboli debba prendere le distanze da Landolfi, usare i suoi poteri contro quel tentativo di speculazione e associarsi alla nostra battaglia per l’autonomia e lo sviluppo di Eboli, contro la speculazione collinare, nel rispetto delle prescrizioni del Piano Regolatore Vigente.
Per la difesa dell’Ospedale, delle colline, dell’ambiente e dello sviluppo, Eboli non deve fare sconti a nessuno, deve agire in piena autonomia.
Sono temi, sui quali i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, devono essere anche pronti a dimettersi.
La classe dirigente di eboli, per essere tale, non può soggiacere a timori riverenziali né sottomettersi per coltivare aspettative individuali e né saltare sul carro dei presunti potenti, ma deve far valere, costi quel che costa, le ragioni della comunità che rappresenta.
NOI SAREMO A FIANCO DI CHI SI ATTERRA’ A QUESTO PRINCIPIO.
Che schifezza. Conte ci vuole liberare e da chi? Noi vorremmo liberarci da lui e dai suoi nipoti. Le loro tracce si trovano solo nelle macerie che ci hanno lasciato.
come volevasi dimostrare si assiste alla coesione del pd ebolitano nel sostenere melchionda che schifo
Con Melchionda e De Luca, sono gli unici che hanno dimostrato di avere a cuore Eboli e la provincia di Salerno.
Gli altri sono solo un brodo scaldato, un film già visto! Le motivazioni di questo manifesto sono futili e cercare, attraverso tali temi, di impadronirsi di un partito è davvero preoccupante! Il loro livello è molto basso. Come ben afferma admin, sono persone come loro ad aver dato la provincia, la regione ed il governo al Centro Destra; persone abituate a remare contro…
Ma perchè vi prendete a capelli. S esi ritorna al voto il sindaco sarà di una frazione del pdl misto a civiche ù, in cui rientra melchionda e conte resta a guardare
CARMELO, METTITI L’ANIMO IN PACE…HAI AVUTO UN GRANDE PASSATO…DE LUCA IANNUZZI e co SONO IL FUTURO, SAPPI USCIRE DI SCENA DA PRIMADONNA ALMENO!
Allora anche il PD ebolitano e spaccato, con Cuomo pronto a fare l’incomodo della situazione. Tranquilli Carmelo alla fine rimedierà un’altra voluta sconfitta,oltre alla “ridotta “dell’ Elaion e di S.Cecilia e qualche altro adepto sparso,pochi anche nella sua terra natia, il Cilento, non ha un seguito degno di nota! Andria il suo consuocero, è schierato sulla sponda opposta, e questo la dice lunga,si consolino lui ed i nipotini della città di ca va sans dir,”Papereboli”,ancora per poco!
Basta con Conte e tutti i contini De Vita in testa.
Carmelo pur di emergere butta a mare anche i suoi nipoti. E’ uno spregiudicato. se ci libera del suo ingobro questo paese si salverà.
IL SOLITO SCHIFO, LA SOLITA SCHEFEZZA DELLA POLITICA EBOLITANA, ANCORA IN MANO A SCHELETRI E PEZZI DI SCHELETRI ARCHEOLOGICAMENTE FOSSILIZZATI! COME CAVOLO VUOLE COMBATTERE IL BERLUSCONISMO IL PD SE POI AL SUO INTERNO CI SI SCANNA? CHE SCHIFO!!!! E CHE DIRE DELLE TESSERE ASSEGNATE IN VISTA DEL CONGRESSO A PERSONE CHE IGNARE SONO STATE SCHEDATE COME PARTIGIANI DI QIESTA O QUELLA CORRENTE INTERNA AL PD EBOLITANO? FATE SCHIFO! FA SCHIFO LA DISTRIBUZIONE DELLE TESSERE CON MARCHIO DI “TIZIO”, DI “CAIO” O DI “SEMPRONIO”, PER AVERE IL PROPRIO TORNACONTO E IL PROPRIO CONSENSO ATTRAVERSO IL CONTROLLO DEI TESSERATI. ROBA DA PAZZI! METODI ANTICHI DI UNA POLITICA CHE SI PENSAVA FOSSE FINITA A EBOLI. EBOLITANI DI SINISTRA! RIBELLATEVI A QUESTE SPARTIZIONI DI TESSERE INTERNAMENTE AL VOSTRO PRATITO. COME CAVOLO FATE A COMBATTERE IL BERLUSCONISMO SE AL VOSTRO INTERNO SIETE DIVISI? VERGOGNATEVI! AVETE MESSO OLIO BRUCIATO NEI VOSTRI INGRANAGGI E PUZZA DI MARCIO E DI ANTICA POLITICA CLIENTELISTICA E AFFARISTICA! SONO UNA PERSONA DI SINISTRA MA NON MI RICPONOSCO NEI NEPOTISMI E NELLE COSORTERIE DI NICCHIA! FATE SCHIFO! VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!