E dopo l’attacco a Giuseppe Conte di Piero De Luca. Tofalo (M5S) lo dileggia: “Il figlio di De Luca? Tenero, spaventato, ininfluente”. Conte (LeU) PD senza stile verso l’ex Premier.
M5S e PD uniti ma distanti. Insieme al Governo, separati a Salerno con i grillini che si aggregano alla Barone con Ragosta e Federico Conte, e il PD a sostegno di Enzo Napoli. Insieme a Napoli dietro il paravento Manfredi. Insieme a Eboli ma al contrario da paravento al Candidato Sindaco Capaccio. E con Capaccio che incontra Conte a Salerno contro Il Sindaco uscente è incidente diplomatico.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – A Napoli M5S e PD alleati, a Salerno divisi: Il M5S con Elisabetta Barone candidata a Sindaco sostenuta da LeU e l’On. Federico Conte e Davvero Verdi con l’On. Michele Ragosta; Il PD e Centrosinistra a sostegno del Sindaco uscente Vincenzo Napoli; Vicini e distanti con alleanze territoriali che vanno avanti incuranti degli imbarazzi che procurano ai loro elettori i quali non capiscono perché mai si prendono a pugni in pubblico e poi stanno insieme nei palazzi e stanno insieme nelle coalozioni, appunto come nel caso di Napoli o come nel caso di Eboli. Ma se a Napoli PD e M5S si sono nascosti dietro Gaetano Manfredi e con la scusa dell’uomo che garantiva tutti si è fatto da paravento ad una operazione che è solo di potere per prendersi le spoglie di una Città ormai al capolinea, a Eboli M5S e PD al contrario fanno da paravento al candidato Sindaco Damiano Capaccio imposto dai vertici dei due Partiti in una “operazione impossibile” che ha fatto allontanare gli elettori, simpatizzanti ed iscritti, i quali a loro volta, non solo non si riconoscono in questa operazione ma non riconoscono nemmeno i casuali protagonisti di questa alleanza ibrida, alla quale è stato dato il nome di “Patto per Eboli“.
Alleanze così strane che gli stessi leaders dei due Partiti pur avendole permesse e favorite non trovano occasione migliore, in ogni circostanza, per attaccarsi come nel caso della visita a Salerno dell’ex Premier Giuseppe Conte, ora nelle vesti di Presidente del M5S, il quale, come promesso alla delegazione parlamentare salernitana composta dagli On.li Angelo Tofalo e Nicola Provenza e dal Sen. Andrea Cioffi, è rivenuto per sostenere oltre che la Lista del M5S, che ha aderito alla coalizione che sostiene la Candidata Sindaco Elisabetta Barone, anche la stessa Barone. E nel pomeriggio ha anche incoraggiato il candidato di Eboli Damiano Capaccio che accompagnato dall’On. del M5S Cosimo Adelizzi si è intrattenuto con “Giuseppi” Conte causando un vero e proprio incidente diplomatico.
Ma questa è un’altra storia e ne parleremo a parte, intanto dopo l’attacco del figlio del Governatore De Luca al Presidente Conte, che ha definito le sue parole per Salerno “il nulla“, non ha tardato ad arrivare la risposta del deputato salernitano del MoVimento 5 Stelle, Angelo Tofalo: “Provo tenerezza per chi cerca di farsi strada nel PD ma nonostante l’influenza del padre non trova il consenso dei propri concittadini. Sono certo che quando finirà il suo mandato ottenuto con i voti di Caserta potrà proporre anche ai salernitani un progetto appetibile. Le parole di De Luca jr fanno traspirare tutta la preoccupazione rispetto all’alternativa amministrativa che stiamo creando in città e che proponiamo alle prossime amministrative”.
Tofalo, due volte capolista per il MoVimento 5 Stelle a Salerno e due volte Sottosegretario di Stato alla Difesa proprio con il Presidente Giuseppe Conte rincara la dose: “Per ora auguro al figliolo di De Luca un percorso di redenzione in cui disintossicarsi dalle dipendenze di famiglia: la cementificazione senza alcuna strategia, la gestione dei rifiuti con un modello anni 80, l’utilizzo di luoghi istituzionali per la costruzione del proprio consenso. Questo approccio potrebbe magari aiutarlo a presentare per la prima volta a Salerno una lista PD che non competa contro le civiche militarizzate degli amici del padre“.
A Tofalo si aggiunge anche l’on. Federico Conte (Leu), che rinara la dose: «Pd senza stile verso ex presidente del Consiglio – e poi aggiunge – La reazione del Pd salernitano alla visita in città di Giuseppe Conte, presidente di un governo che Pd e Leu hanno sostenuto con grande impegno, non è apparsa né giusta né di stile. – continua Federico Conte – Non basta un elenco di opere programmate e finanziate negli anni 80/90, e peraltro in gran parte incompiute, per nascondere lo stato di crisi in cui versa la città. I fatti ci dicono che il Comune è in uno stato di pre-dissesto finanziario, con un monte debiti di circa 650 milioni; che non ci sono fondi per settori decisivi quali la tutela della qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento, lo sport e le politiche giovanili, il turismo; che per gli asili nido siamo al di sotto dei livelli della città di Napoli e ci contendiamo uno degli ultimi posti con Reggio Calabria; che mentre si continuano a costruire grattacieli e nuovi appartamenti, pur essendoci migliaia di vani invenduti, lo standard a verde è di 3mq a cittadino a fronte di un media nazione di 31 mq, peggio anche di Napoli dove ci sono 10 mq di verde per ogni abitante; che la città è sporca e maltenuta; che è agli ultimi posti nazionali per reddito procapite e sostenibilità sociale. Credo che siano questi i temi di discussione da cui partire, anche per programmare al meglio l’utilizzo dei Fondi europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza, a prescindere dalle diverse posizioni, senza cedere al rancore e all’ascia cieca del potere. – conclude l’On. Federico Conte – La lista Salerno città aperta, con Elisabetta Barone sindaco, è nata per questo.
Salerno, 20 agosto 2021
1 commento su “Scontro PD-M5S: Dal “nulla” di Piero De Luca alla “tenerezza” di Tofalo”