Neonatalogia di Battipaglia! Un disastro annunciato. La denuncia della Sindaca Francese contro l’Asl e la Regione.
La Prima Cittadina di Battipaglia Cecilia Francese lancia un avvertimento: “Sia chiaro ai vertici dell’ASL, noi non siamo disposti ad accettare passivamente un ulteriore colpo al nostro ospedale“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota politica di chiarimento relativamente alle polemiche hanno attraversato la vicenda della chiusura del UOC di Neonatologia TIN (Terapia intensiva Neonatale) dell’Ospedale di Battipaglia. Polemiche divenute anche oggetto di confronto politico tra le varie forze politiche e le varie coalizioni, ivi compreso i Candidati Sindaci, che hanno spinto la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese a fornire chiarimenti anche rispetto alle sue posizioni politiche tenute nel corso degli anni.
«Da mesi insieme al primario dell’UOC di Ostetricia dell’Ospedale di Battipaglia, dott. Auriemma avevamo denunciato la grave situazione in cui versava il reparto a causa della carenza di neonatologi. Inascoltato! I vertici dell’ASL, responsabili del disastro che stiamo vivendo in questi giorni, colpevolmente tacquero!
Quando qualche mese fa, in segno di protesta contro le condizioni in cui versavano diversi reparti del nostro ospedale per la carenza di personale, e fra questi il reparto di Ostetricia e Neanatalogia, fui costretta ad incatenati dinanzi al presidio ospedaliero, pezzi della politica locale irrisero a quel gesto, mi accusarono di volere ingigantire i problemi per fini elettorali. Adesso con quei problemi ci stanno sbattendo il muso tutti, adesso tutti scoprono le difficoltà dell’ospedale di Battipaglia.
Sia chiaro ai vertici dell’ASL, noi non siamo disposti ad accettare passivamente un ulteriore colpo al nostro ospedale .
Invitiamo pertanto il Direttore Generale dell’ASL di farsi finalmente carico del problema della neonatalogia di Battipaglia e di procedere, in via di assoluta urgenza alla assunzione di neonatologi, per evitare un ulteriore disservizio. Chi non ha ascoltato per tempo l’allarme lanciato dai territori ha adesso il dovere di rimediare ad una situazione che assume carattere di assoluta emergenza .
Non ci fidiamo nel modo piu’ assoluto di chi dopo anni non e’ stato ancora capace di riaprire la medicina nucleare nel nostro ospedale dopo anni di chiusura improvvida e lesiva del diritto alla salute di centinaia di migliaia di cittadini, nonostante impegni e promesse. O ha consentito la chiusura della chirurgia del rachide:
- Non c’e’ carenza di fondi che tenga;
- Non c’e’ difficolta’ burocratica da opporre come scusante.
Siamo di fronte al mero disinteresse verso un intero territorio. La verita’ che si disegna in modo sconcertante e’ quella di scelte politiche e manageriali che in questi anni hannoteso a potenziare l’ospedale San Leonardo penalizzando gli ospedali sul territorio, in particolare quello di Battipaglia.
Nel frattempo, per evitare di lasciare le puerpere a se stesse, ed evitare di dare , definitivamente, l’idea dello sfascio della sanità pubblica, chiedo quale Sindaca e responsabile primo della salute dei miei concittadini al direttore generale Di emettere ad horas apposita ordinanza che disponga il trasferimento delle gravide pre-termine che giungono al P.O. di Battipaglia verso il P.O. di Nocera e del San Leonardo con una corsia preferenziale, utilizzando l’ambulanza dell’ospedale di Battipaglia senza passare attraverso il 118, visto che passando attraverso il 118 occorrerebbe aspettare che si liberi un posto in TIN e in ostetricia della Regione Campania passa del tempo che potrebbe potrebbe risultare fatale per il nascituro pre maturo.
Evitiamo che una incapacita’ gestionale ed una politica sanitaria fallimentare si trasformi in un dramma per chi ha bisogno della funzionalita’ di quei reparti. Ovviamente il PO di Nocera ed il San Leonardo dovranno attrezzarsi per rispondere a questa nuova richiesta da altro territorio.
Bisogna mettere in campo anche una specifica campagna informativa, per evitare che le donne all’oscuro della chiusura della TIN del presidio ospedaliero di Battipaglia continuino a rivolgersi al nostro ospedale con aggravi temporali che possono risultare fatali. C’e’ bisogno di uno specifico intervento della politica regionale, per ricollocare fra le priorita’ della Regione Campania le questioni ospedaliere della Piana del Sele e di Battipaglia in particolare».
Battipaglia, 11 agosto 2021