Progetto “Mare & Terra”: I candidati Sindaco Visconti e Capaccio siglano l’intesa territoriale tra Battipaglia e Eboli.
Un progetto che unisce le due Città e scopre la così detta “area vasta”. Un primo tentativo di programmazione territoriale intercomunale dopo quello disegnato 50 anni fa dal Piano Fuccella, naufragato e affondato dal “mattone e tecnigrafo”. E dopo il tentativo culturale di Carmine Battipede che propose il nome di EBA alle due Città.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Si è tenuta nella mattinata di ieri, la conferenza stampa promossa dai vertici locali dei Democratici e Progressisti in compagnia con i due candidati a sindaco delle città di Battipaglia ed Eboli, rispettivamente Antonio Visconti e Damiano Capaccio. «Ribadiamo il nostro impegno e il nostro supporto alle due coalizioni – esordisce Corrado Martinangelo, dell’ufficio presidenza Democratici e Progressisti – guidate da Antonio Visconti e Damiano Capaccio. Il nostro contributo sarà civico, politico e programmatico. Battipaglia ed Eboli insieme possono essere la banca degli investimenti, ognuna con la loro autonomia. Abbiamo due risorse naturali, mare e terra, che non tutti i comuni possono permettersi. E costruire un grande distretto turistico sarà il nostro obiettivo».
Il presidente regionale dei Dem e Progressisti, Francesco Todisco, ha sottolineato la necessità di «valorizzare la storia e le tradizioni locali, coinvolgendo la cittadinanza che ha sentimenti progressisti. Battipaglia ed Eboli possono essere il grande anello in termini logistici di tutto il Mediterraneo. Siamo alle porte della Regione e del Mezzogiorno, e bisogna costruire un percorso politico a partire da questo aspetto».
Salvatore Vozza, ex parlamentare, ha ribadito che il tema fondamentale per uscire dalle difficoltà riguarda «i fondi a disposizione per programmare il futuro e ridurre il gap tra i comuni del Sud Italia e quelli del Nord. Questa campagna elettorale arriva in un momento in cui bisogna aprirsi e non chiudersi, pensando a un distretto produttivo tramite i fondi nazionali». Sulla stessa linea d’onda anche il candidato a sindaco Damiano Capaccio. «Dobbiamo fare rete con degli obiettivi ben precisi – afferma Capaccio -. Abbiamo una grande risorsa, il mare, ed Eboli e Battipaglia hanno il compito di rivendicarla come una loro ricchezza. Ancora oggi, non ci sentiamo città del mare. Cogliere le opportunità di finanziamento, tramite un coordinamento e una progettualità di una classe politica all’altezza delle nuove sfide».
Antonio Visconti, candidato a sindaco per la coalizione di centrosinistra a Battipaglia, pone l’accento sull’area produttiva: «Battipaglia ed Eboli – dice Visconti – devono essere un’unica area produttiva, sfruttando le due aree industriali e le eccellenze agricole. Questi sono i punti di partenza per garantire sviluppo e innovazione. C’è un legame profondo tra le due città, che ha toccato il punto più basso negli ultimi anni a causa di un’amministrazione incapace di dialogare. Che sia BEI (Battipaglia ed Eboli Insieme) o EBI (Eboli e Battipaglia Insieme) lo slogan del futuro poco cambia: sfruttiamo i nostri punti di forza per offrire un progetto politico concreto, e dare una speranza di un futuro dignitoso ai giovani di questa terra».
In verità è da tempo che si parla di “Area Vasta” per indicare un territorio dai confini “liquidi” ma da interessi comuni e variegati che vanno al di là delle municipalità, interessi per altro male interpetrati dalle lotte di campanili e da stupidi “campanari”, i quali spesso alimentano la grettezza dei confini per cercare stupidamente consensi, danneggiando irreparabilmente le due comunità. Va da se che una progettualità comune garantirebbe uno sviluppo armonioso dal punto di vista sociale, economico e produttivo. Va ricordato altresi ai più giovani e a chi, al contrario non lo è più ma è smemorato, che il primo tentativo di programmazione territoriale risale al Piano Regolatore redatto da Renato Fuccella nel 1972. In quel tempo il comune di Eboli, Battipaglia e Montecorvino Rovella, separatamente approvarono i rispettivi PRG che altri non erano che una anticipazione dei Piani territoriali intercomunali. Un progetto che omogeneizzava le reti comuni dei servizi e gli sviluppi urbanistici residenziali, oltre che armonizzava la parte pubblica. Piani fortemente aggrediti e scempiati, oltre che rallentati, favorendo e facendo prevalere gli interessi dei privati sul pubblico, fino a interpretazioni così ardite che poi hanno fatto il resto, e se Battipaglia ancora oggi non è dotato di un PUC è solo per quegli interessi prevalenti che di volta in volta hanno trovato le loro “teste di ponte“, e tra questi anche qualche Commissario Prefettizio ordinario e/o straordinario con il pallino urbanistico, le due Città facevano prevalere le rivalità grazie anche allo scemo di turno pronto a sentire la puzza dell’Impianto di compostaggio di Eboli e altrettanto addomesticato a non sentire le altre puzze come quella del depuratore in zona Asi o quella dello STIR, fino ad ignorare del tutto i 25 impianti privati che a vario titolo e per opera e virtù dello Spirito Santo stanno a Battipaglia.
Ma se a Battipaglia hanno prevalso “Mattone”, cemento e tecnigrafo e sono nati interi quartieri privi di ogni servizio, ad Eboli si è contenuto l’assalto dei palazzinari, che nel contempo hanno comunque speculato presentando in una notte che definimmo dei “lunghi coltelli” centinaia di progetti che fecero saltare in parte il Piano Stesso, e le varie amministrazioni hanno fatto il resto non sapendo mai riannodare quegli strappi oltre che mai si sono dedicati ad attuare, specie sulla Riviera di Eboli i particolareggiati che avrebbero favorito il lancio di quell’area con le dovute infrastrutture capaci di accogliere il turismo di massa. E poi, e poi “Il buio oltre la Pineta” e arrivarono gli abbattimenti, senza purtroppo nessun progetto futuro. E arrivando ad oggi, l’abbandono prevale e si attende quel “Grande Progetto” come una coperta che tutti tirano ma che nessuno riesce a coprirsi, ma lasciando scoperto le vergogne dell’abbandono, del degrado e della prostituzione e di ogni tipo di malaffare che in quella terra di nessuno proliferano.
E ritornando al Progetto “Mare e Terra” che i due candidati a Sindaco di Eboli e Battipaglia del Centrosinistra, Capaccio e Visconti, hanno discusso, e riconoscendo una minima traccia che è riconducibile più alle buone intenzioni che alla progettualità, va detto che il problema delle due Città, più che progettuale è culturale e questo aspetto fu trattato come punto di partenza straordinario dal brillantissimo e compianto Carmine Battipede, battipagliese ma formatosi come tantissimi giovani di allora al Liceo Classico di Eboli, il quale analizzando le ragioni culturali ed antropologiche volle anche proporne il nome che compendiasse le due Città e lanciò “EBA” il nome della futura Città di Eboli e BAttipaglia, e in quel tempo propria a metà, all’altezza della Fontana del Fico egli aprí un Ristorante che cole auspicio chiamò EBA.
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Battipaglia, 4 agosto 2021
NON ESSERE ELETTO E NON ESSERE ELETTO LA CONDIZIONE CHE ACCUMUNERA’ VISCONTI E CAPACCIO . IL CONTRIBUTO DE O’ CURT è PARI A 3 VOTI A EBOLI E 5 A BATTIPAGLIA