Riconoscimento indennità operatori Covid Ospedale di Polla: Fials Salerno, presenta ricorso all’ASL Salerno.
La Fials, attraverso il legale Avv. Antonietta Pelella, per effetto della costituzione dell’indennità art. 86 co.6 lett. C, ha richiesto l’immeditato riconoscimento della predetta indennità a tutti gli operatori afferenti al Reparto Covid del P.O. di Polla.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – La Segreteria Provinciale Fials Salerno rappresentata dallo studio legale Pelella dell’Avv. Antonietta Pelella ha presentato ricorso nei confronti dell’Asl Salerno ai sensi dell’art. 28 L. n. 300 del 20 maggio 1970 per la difesa dinanzi al Giudice del Lavoro delle proprie prerogative sindacali. (condotta antisindacale)
Nello specifico:
con atto 27/04/2021, La Fials, nella persona dei rappresentanti provinciali, per effetto della costituzione dell’indennità art. 86 co.6 lett. C, ha richiesto l’immeditato riconoscimento della predetta indennità a tutti gli operatori afferenti al Reparto Covid del P.O. di Polla.
Inoltre corre l’obbligo specificare che il Direttore Sanitario del P.O. di Polla in data 30/11/2020 ha inviato una nota prot. 238972 in cui riteneva necessario, attesa la specificità dell’area Covid e considerata l’emergenza, l’applicazione dell’indennità art. 86 comma 6 lettera c) a tutto il personale arruolato nel reparto Medicina Covid.
Duole costatare che ad oggi, nonostante la Disposizione del Direttore Sanitario non si sia proceduto a tale applicazione contrattualmente prevista.
Con la presente la scrivente O.S. Fials intende sollecitare Codesta Direzione al fine di INFORMARE ai sensi di legge, la scrivente Segreteria sulle misure che sono state intraprese al fine del riconoscimento a tutti gli operatori afferenti presso la Medicina Covid dell’indennità di cui all’art. 86 comma 6 lettera c).
Noi come Fials rispetto a quanto descritto, rammentiamo che, ai sensi di quanto previsto all’art. 4 del presente CCNL Comparto Sanità 2016-2018, l’informazione è il presupposto fondamentale per consentire alla parte sindacale di procedere ad una valutazione approfondita del potenziale impatto delle misure stabilite, prima della loro definita adozione, così da poter esprimere osservazioni a proposito. Ai sensi e per effetto degli Art. 3 e segg. della Legge 241/90, si domanda riscontro entro 5 giorni dalla notifica della presente nota e di conoscere il nominativo del responsabile del procedimento.”
5) La richiesta di informazioni sopra riportata fa riferimento ad una comunicazione del Direttore Sanitario del P.O. di Polla – prot. N. 2020/238972 del 30/11/2020, nella quale veniva annunciata l’introduzione di alcuni istituti retributivi per far fronte all’emergenza Covid, tra cui l’applicazione dell’art. 86, punto 6 co.C. , tale nota, frutto di una riunione tenutasi con le OO.SS.
In data 10/11/2020, discende a sua volta dall’esecuzione di una Delibera di Giunta Regionale n. 427 del 03/08/2020, nella quale, nel predisporre le misure economiche incentivanti la reta sanitaria nel fronteggiare l’emergenza Covid 19, veniva deciso “di dare mandato alle Aziende Sanitarie della Campania di procedere alla liquidazione delle premialità nel rispetto delle indicazioni e delle fasce di rischio per il periodo indicato nell’allegato A del presente provvedimento, già a decorrere da Agosto 2020”;
7) Nonostante i numerosi solleciti sia verbali che scritti sopraggiunti a seguito della nota ASL, dunque, l’ASL Salerno, ed in particolare il Direttore Sanitario del P.O. di Polla, non replicava in alcun modo.
8) Pertanto l’Organizzazione Sindacale si vedeva costretta, Suo malgrado, a rivolgersi allo Studio Legale Pelella per l’invio di un atto di messa in mora, significazione e diffida, che veniva notificato in data 03/05/2021 all’ASL Salerno, anche tale ultimo invito rimaneva totalmente privo di riscontro.
Invero, la ricorrente rivendica il proprio diritto ad essere informata circa le determinazioni prese dalla datrice di lavoro Asl Salerno in merito alla disposizione dell’art. 86 co.6 lett. C del CCNL Sanità 2016-2018, a tenore del quale “ nei servizi di malattie infettive e discipline equipollenti così come individuate dal DM del 30/01/1998 e s.m.i.: € 5,16;
Il silenzio serbato dolosamente in danno dell’O.S. Fials, ha perpetrato ai danni dell’opponente un comportamento discriminatorio, consistito nella negazione del diritto della O.S non solo di partecipare alle scelte datoriali per la determinazione delle indennità COVID, inquadrate, ai fini della cornice di spesa, all’interno dell art.86 c. 6 lett. C., ma anche e soprattutto di esserne informata con riguardo all’estensione di dette erogazioni sotto il profilo soggettivo ed oggettivo, secondo il dettame dell’art. 9 del medesimo CCNL Sanità 2016/2018.
Quanto sopra descritto, ha portato la scrivente O.S. Fials a rivolgersi al Tribunale di Salerno sezione Lavoro, per dare una risposta ai tanti colleghi che per mesi hanno prestato servizio nella Medicina Covid di Polla senza ricevere l’indennità spettante e per i tanti che ad oggi non hanno percepito la premialità Covid così come indicato dalla Regione Campania.
Polla, 4 agosto 2021