Alessandro La Monica e 100 Firme hanno presentato il programma “Disegna la Città: Dalle colline al mare”.
Primo incontro pubblico e apertura della campagna elettorale per La Monica e 100 firme, occasione per lanciare i primi tre punti del programma e fare un’analisi della situazione politica ebolitana. Sottolineata l’intenzione di non allearsi con nessuna delle forze politiche in campo ritenendo siano tutte compromesse.

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «Si è tenuta ieri, nella splendida cornice del Mulino le 2 Chiavi di Vittorio Morrone, la presentazione di “Disegna la città: dalle colline al mare”, il patto tra 100 Firme e gli Ebolitani. – scrive in una nota 100 Firme all’indomani del “battesimo del fuoco” dell’Associazione che candida Alessandro La Monica a Sindaco di Eboli – Frutto del lavoro dei soci e dei consulenti, interni ed esterni all’associazione, ha richiesto enorme impegno, approfondimento e ascolto.
Moltissime problematiche sono affrontate in modo semplice e diretto. – di qui l’esempio che “100 Firme” mette in evidenza nel “patto” unilaterale che fa con la Città – Spendere ogni anno cifre importanti per riparare una guaina di copertura del solaio di una scuola e attendere l’anno successivo per fare la stessa cosa al ripresentarsi dell’ennesima infiltrazione d’acqua è stupido e antieconomico. Che le scuole e gli altri immobili di proprietà pubblica debbano essere sicure, confortevoli ed efficienti è un’ovvietà. Eppure, le forze politiche che hanno amministrato la nostra cittadina fino ad oggi hanno saputo solo “metterci la pezza”, la guaina.

Siamo consapevoli che altre problematiche, sono di più difficile soluzione, richiedono maggior impegno e tempo, ma vanno affrontate comunque, non si risolvono da sole, anzi, prima si inizia prima si finisce. – dicono ancora le 100 Firme che dal loro programma hanno idividuato i capisaldi in tre punti – Tre sono i punti del programma approfonditi nel corso dell’evento.
- Il primo riguarda l’area ex Pezzullo, divorata dal degrado, che andrà bonificata e convertita in una piscina comunale e un parco verde urbano a beneficio di tutti i cittadini, soprattutto minori e anziani. Al fine di ottimizzare gli spostamenti sarà indispensabile un collegamento pedonale tra gli impianti sportivi che già abbiamo e l’impianto natatorio che avremo.
- Altro punto è quello che prevede l’istituzione di una “Scuola di arti e mestieri”, ospitata nell’area dell’ex-macello, dove già insistono diversi fabbricati. I giovani in cerca di lavoro frequenteranno corsi base, realizzati col coinvolgimento delle maestranze che ancora esistono sul territorio, elaborando protocolli di didattica nuovi e adeguati allo scopo.
- E’, infine, inderogabile intraprendere una trattativa con l’IACP, affinché ricollochi le famiglie che al momento occupano quelle abitazioni, si proceda all’abbattimento degli edifici fatiscenti. Quella del Borgo è un’operazione importante non solo sul piano sociale ma anche sul piano urbanistico. Del decongestionamento dell’area beneficerebbero tutti i cittadini di piazza XXV Aprile, Pezza Paciana e Centro Storico.
L’evento si è chiuso con l’intervento del candidato sindaco, Alessandro La Monica che ha chiarito la posizione sua e quella di 100 Firme in merito all’attuale situazione politica, chiarendo tra l’altro che «100 Firme correrà da sola e non entrerà in alcuna coalizione o patto. In molti casi il problema è il merito, non la pensiamo allo stesso modo, in altri è il metodo; pur condividendo alcune idee, non tutte, l’idea di stringere alleanze con chi ad una tornata elettorale sostiene un candidato e all’altra sostiene colui che prima era il suo acerrimo nemico è ripugnante. – prosegue La Monica – Più concretamente, coloro che alle ultime elezioni erano con i “Contiani”, oggi stanno con il PD del commissario Sgroia, principale sostenitore dell’ultima amministrazione, quella che ci ha “regalato” ad Eboli spazio su tutti i giornali nazionali per corruzione. Non possiamo avere a che fare con loro, non è nella nostra natura.
Gli Ebolitani sanno bene che chi ha il compito di guidare la città lo deve fare mettendo al centro della sua azione i loro interessi, i loro bisogni e la loro voglia di fare, non interessi particolari. Per questo è fondamentale dedicarsi con passione e metodo, attraverso processi di partecipazione che prevedano regole chiare, tempi certi, risorse e competenze dedicate, opportunità per tutti. – conclude Alessandro La Monica – Al centro le persone, gli anziani, i giovani, la scuola, la formazione, la cultura e l’ambiente. La città dobbiamo viverla tutti insieme, facendoci carico della responsabilità di prenderci cura dei luoghi in cui viviamo, illuminandoli con le nostre energie».



Eboli, 31 luglio 2021
“Disegna la città: dalle colline al mare”. stando al resoconto giornalistico dell’evento avete cominciato benissimo e in maniera perfettamente coerente: non una sola parola sulle periferie.
Non si puo presentare un programma elettorale cercando di essere originali esponendo un progetto con fondi pubblici a scopo privato facendo capire che si rivaluta il centro storico.Il movimento puo essere anche nuovo ma ha diverse macchie come il Dalmata.