Tanto tuonó che piovve. E Bruno sul filo del traguardo elettorale lascia la Giunta Francese. E piovve. Piovve a ciel sereno.
Bruno da tempo in stand bay con la Francese, ora torna all’ovile, conquista la scena e mette fine ad un’operazione che tendeva con il Partito della Filiera Istituzionale di “annettersi” la Francese e Battipaglia.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – La maggioranza guidata dal sindaco Cecilia Francese perde pezzi e scricchiola? Assolutamente no. Ormai sta già sulla pista di atterraggio e le turbolenze non la preoccupano più di tanto anche perché mancando poco più di una trentina di giorni alla presentazione delle liste e circa due mesi dalle elezioni. Bruno lascia la Francese? In verità Davide Bruno l’aveva lasciata da un bel pó di tempo, ce ne siamo accorti dalle comunicazioni che egli faceva per nulla in sintonia con la Francese, o forse non si è mai sentito parte del team, insomma non si ers sentito mai accettato. In effetti lui era il “quarto uomo“, l'”agente esterno“, il “veicolatore“, e la Cecilia lo ha “acquistato“, prima perché con la sua presenza in giunta depotenziava l’opposizione PD, lanciando il messaggio: “il PD è con me” e quindi “De Luca è con me“, proprio mentre il Fdi se ne era uscito dalla Giunta e si avvertiva si stesse perdendo anche il sostegno di FI, ma anche per la sua bravura, e poi perché in quel tempo avanzava il “Partito della filiera Istituzionale“, avente come maggiore leader il Sindaco di Capaccio-Paestum Franco Alfieri, con il consenso del Governatore De Luca e il silenzio-assen’z’a- della direzione provinciale del PD, che in quella “terra di Mezzo” raccoglieva i sindaci civici Massimo Cariello e Cecilia Francese. E in effetti mai si era visto il Governatore De Luca a Battipaglia così frequentemente. Operazione riuscita a Eboli con Cariello e poi “affondata” dale indagini giudiziare fino a che fatto fuori Luca Sgroia si è consegnato il PD in mano al nulla del M5S e a quattro scappati comunisti fino a ieri intruppati con i Conte; tentata a Battipaglia e poi non portata a termine con la virata del PD su Antonio Visconti, candidato Sindaco del Centrosinistra.
Insomma quel che accade oggi è semplicemente la summa di tutte le traversie che hanno accompagnato il Partito Democratico di Battipaglia, ricordandoci che ad ogni elezione si inventava un marchingegno per rendere inoffensivi i Democrat e così negli ultimi 10 anni, una volta si è affidati a Giovanni Santomauro e l’ultima volta al compianto Lanaro, sebbene questi, comunque brava persona, non avesse nulla a che vedere con il PD, e Bruno è figlio di quel periodo confusionario durante il quale, sebbene ne fosse segretario, non si sentí per nulla responsabilizzato tanto da passare al nemico o “nemica” politica Cecilia Francese. Alcuni pensarono fosse un passaggio guidato, t’ant’è che egli si adoperó, per sua stessa ammissione, per realizzare una sorta di “Partito dei Responsabili“.
Quindi oggi il super assessore Davide Bruno, sbagliando i tempi, ha rassegnato le sue dimissioni, e lo ha fatto con tanto di conferenza stampa nel corso della quale l’ex segretario del Pd battipagliese ha annunciato l’intenzione di abbandonare la giunta, che indipendentemente dalla decisione presa sul filo del traguardo elettorale, nascondeva anche motivazioni che riconducevano a sue presunte “esclusioni” da parte della Sindaca, avvenute di recente, come nel caso della gestione dei fondi Pics, ancora tutti li, ed il nuovo Piano urbanistico comunale.
Un fulmine a ciel sereno? Ma che dalle parti di Bruno i tuoni “mugugnavano” da un bel pó di tempo e come ce ne eravamo accorti noi se ne era accorta anche la Sindaca, la quale se non fosse stato per il fatto che la consiliatura fosse al termine di certo lo avrebbe scaricato, non ritenendolo più organico e venendo a mancare anche quel disegno che fino a tre mesi fa vedeva la Francese “organica” a quel partito della così detta “Filiera Istituzionale” e probabilmente candidata Sindaca.
E ora invece Bruno torna all’ovile, e lo fa in maniera roboante, guadagnandosi la scena.
Battipaglia, 30 luglio 2021